Si peccato che le analisi del DNA autosomico degli Etruschi raccontino una storia completamente diversa. Gli Etruschi erano al 100% europei e del tutto simili ai Latini della prima età del ferro. L'aplogruppo più difuso tra gli Etruschi era R1b1a1b, ill 75% degli Etruschi aveva questo aplogruppo, una percentuale che oggi è riscontrabile solo in alcune aree dell'Europa nordoccidentale. Non è mai esistito il "naso etrusco" e Dante aveva un naso comune in tutta Italia oggi.
Mentre gli italiani moderni, a differenza degli Etruschi, discendono in parte dalle migrazioni dal Mediterrano orientale di epoca romana imperiale quando la cittandinanza romana fu concessa a tutti gli abitanti dell'Impero e Roma imperiale divenne una città multietnica.Si tratta di una discendenza comune alla maggior parte dei popoli europei: dal 3000 a.C. circa, il patrimonio genetico di noi europei porta le tracce di una mescolanza con popoli provenienti dalle steppe pontico-caspiche, identificabili con la cultura di Jamna. Almeno nel DNA, quindi, gli Etruschi non erano poi così diversi dai loro vicini, cosa coerente con una loro origine autoctona.
https://pikaia.eu/origine-etruschi/Dal primo secolo d.C., invece, il profilo genetico (della popolazione del periodo imperiale romano) cambia, e mostra un contributo importante dalle regioni orientali del Mediterraneo, cosa riscontrata anche nelle popolazioni dell’antica Roma. Secondo i ricercatori, il motivo probabile sarebbe il movimento di schiavi e soldati all’interno dell’Impero (la variazione, infatti, ha riguardato in particolare i cromosomi Y: a spostarsi erano gli uomini, anche se non si può escludere un contributo femminile). Galeotto sarebbe stato anche l’Editto di Caracalla che, rendendo cittadini tutti gli abitanti dell’Impero, avrebbe facilitato le unioni tra diverse popolazioni.