Anche la scienza lo conferma: i soldi fanno la felicità

[King Z.]

In un mondo dove la felicità è condizionata dal materialismo

Esiste un mondo che non sia così? Non penso proprio che sia mai esistita un epoca in cui la felicità non fosse condizionata dal godimento di beni e piaceri materiali.Cio' non esclude il resto, tu per esempio ricerchi il piacere psichico e spirituale con il rolex al polso.Cioè li ricerchi entrambi, come ovvio che sia.

[Triangolo nero]

Esiste un mondo che non sia così? Non penso proprio che sia mai esistita un epoca in cui la felicità non fosse condizionata dal godimento di beni e piaceri materiali.Cio' non esclude il resto, tu per esempio ricerchi il piacere psichico e spirituale con il rolex al polso.Cioè li ricerchi entrambi, come ovvio che sia.

Le suore di clausura sono felicissime... e non possiedono nulla... come te lo spieghi?

[Seyen]

Quando leggo queste cose, e le risposte di alcuni asceti del forum (soprattutto quelli emigrati in Spagna), mi cascano le palle a terra.ù
Il denaro è ovviamente uno strumento creato dall'uomo per avere accesso a beni e servizi di terzi. E' altrettanto vero che avere tali beni e servizi SPESSO ti permettono di vivere un esistenza tranquilla e soddisfacente. Come è altrettanto vero che vivere ogni giorno con il dubbio se si metterà in bocca un tozzo di pane non ti rende la vita un'esperienza di felicità.

POI ci sono anche le soddisfazioni personali ed emotive che non sono collegate al materialismo. Ma queste DA SOLE rarissimamente rendono la vita vissuta come un'esperienza di felicità. Pensare che la società umana riesca a virare "magicamente" verso una vita di tipo ascetico, dove le soddisfazioni arrivino solo perchè si è contemplato la bellezza di un fiore che viene impollinato da un ape....beh...francamente la vedo utopistica. Alla fine il 99% di quelle persone si chiederà se quel fiore può prenderlo e staccarlo per odorarlo, e magari si chiederà se può prenderlo e mangiarlo. E la stessa domanda se la faranno tutti quelli che sono accanto a lui...ma solo 1 potrà farlo.

[Seyen]

Le suore di clausura sono felicissime... e non possiedono nulla... come te lo spieghi?

Che hanno scoperto che coltivare cetrioli e zucchine gli bastava per la felicità.

[King Z.]

Le suore di clausura sono felicissime... e non possiedono nulla... come te lo spieghi?

I singoli casi non fanno "il mondo", anzi proprio il fatto che siano eccezioni confermano che la regola è un altra.
I proletari da sempre hanno invidiato e provato a far propria la ricchezza borghese, proprio perchè il "materialismo" è un fenomeno umanissimo da sempre.

[anton]

Viviamo in un sistema capitalista dove il denaro è di fatto il mezzo di scambio, l'unico, con cui acquistiamo beni, servizi e soprattutto è l'elemento di compensazione nel rapporto lavoratore/datore di lavoro.

Quindi un bel "grazie al ..." ce lo mettiamo?

Hanno scomodato Matthew Killingsworth e il premio Nobel Daniel Kahneman per dire qualcosa che è ovvio e propinarci il solito articolo in salsa "lo dice la scienza".

La questione non è tanto il fatto che i soldi ci permettano di comprare ogni cazzata che ci passa per la testa aumentando il nostro coefficiente di felicità; quello è il modo dei poveracci (persone che hanno qualche soldo e lo spendono appena possono) o gli arricchiti, che pensano di diventare felici comprando le cose e ostentandole come se queste facessero di loro delle persone migliori.

Il vero benessere mentale deriva dalla sicurezza che ti dà il denaro: quella di poter acquistare cibo di qualità, sano; di poterti curare se stai male nei migliori modi e soprattutto fare prevenzione con visite mediche periodiche; di poter avere tempo per dedicarsi al proprio benessere facendo fitness e/o attività all'aperto. Uscire a cena e frequentare persone senza preoccuparsi di quanto si stia spendendo.
Visitare musei, partecipare a conferenze, viaggiare, comprare libri. Tutto quello che ci arricchisce come individui.

Senza denaro tutto questo non è possibile.

tutto giusto e ben detto.. comprendo inoltre quella minoranza che sostiene che dopo i 100.000 dollari la soddisfazione diminuisce,,, forse dipende dal fatto che anche la ricchezza da fastidi nel senso di maggiori grattacapi per difenderla e per amministrarla.

[Conte Oliver]

Viviamo in un sistema capitalista dove il denaro è di fatto il mezzo di scambio, l'unico, con cui acquistiamo beni, servizi e soprattutto è l'elemento di compensazione nel rapporto lavoratore/datore di lavoro.

Quindi un bel "grazie al ..." ce lo mettiamo?

Hanno scomodato Matthew Killingsworth e il premio Nobel Daniel Kahneman per dire qualcosa che è ovvio e propinarci il solito articolo in salsa "lo dice la scienza".

La questione non è tanto il fatto che i soldi ci permettano di comprare ogni cazzata che ci passa per la testa aumentando il nostro coefficiente di felicità; quello è il modo dei poveracci (persone che hanno qualche soldo e lo spendono appena possono) o gli arricchiti, che pensano di diventare felici comprando le cose e ostentandole come se queste facessero di loro delle persone migliori.

Il vero benessere mentale deriva dalla sicurezza che ti dà il denaro: quella di poter acquistare cibo di qualità, sano; di poterti curare se stai male nei migliori modi e soprattutto fare prevenzione con visite mediche periodiche; di poter avere tempo per dedicarsi al proprio benessere facendo fitness e/o attività all'aperto. Uscire a cena e frequentare persone senza preoccuparsi di quanto si stia spendendo.
Visitare musei, partecipare a conferenze, viaggiare, comprare libri. Tutto quello che ci arricchisce come individui.

Senza denaro tutto questo non è possibile.

concordo in toto; più che di felicità io parlerei di serenità di sapere di poter affrontare senza patemi gli inevitabili bassi della vita

poi la felicità, se legata al denaro, è sempre relativa e legate alle personali ambizioni/ambiente in cui vivi e le persone con cui ti confronti;c’è poco da fare, nel mondo di oggi il successo economico di una persone è considerato segno di valore della stessa e se sei un poveraccio vali meno

che poi il denaro va integrato da altro per essere felici davvero, è una banalità che credo non valga la pena di essere menzionata

[Triangolo nero]

Che hanno scoperto che coltivare cetrioli e zucchine gli bastava per la felicità.

[Sentenza]

Tornare ad un sistema incentrato sull'essere piuttosto che sull'avere significa ristrutturare la società creando persone in grado di essere individui e non più solo consumatori.

Complimenti per aver ricordato Fromm, una boccata d'ossigeno in questo forum, specialmente nelle ultime settimane.

Questa ristrutturazione può basarsi solo su idee di destra Tradizionalista, in quanto le dottrine di sinistra (socialismo e comunismo) si basano su presupposti materialistici, cioè mettono il benessere materiale alla base di tutto.

[anton]

concordo in toto; più che di felicità io parlerei di serenità di sapere di poter affrontare senza patemi gli inevitabili bassi della vita

poi la felicità, se legata al denaro, è sempre relativa e legate alle personali ambizioni/ambiente in cui vivi e le persone con cui ti confronti;c’è poco da fare, nel mondo di oggi il successo economico di una persone è considerato segno di valore della stessa e se sei un poveraccio vali meno

che poi il denaro va integrato da altro per essere felici davvero, è una banalità che credo non valga la pena di essere menzionata

è evidente che la base della felicità è non avere bisogni insoddisfatti, e il denaro permette di soddisfare i bisogni materiali, poi esistono altri bisogni, amore, carriera, successo professionale, etc per se e per i figli, e tutto questo il denaro non può garantirlo anche se ne facilita il raggiungimento. spesso invece la mancanza di denaro impedisce il soddisfacimento di tutti questi altri bisogni.