occorre liberare subito la Corsica dal genocidio francese in coerso

[amaryllide]

visto che callidi russofobi sostengono l'argomento suicida per cui vietare l'uso di una lingua parlata dal popolo è ipso facto genocidio (e siccome sono callidi, non si rendono conto che è il loro regime preferito che lo sta facendo, addirittura bruciando libri come i nazisti in quella lingua...), cosa aspettiamo a liberare la Corsica dal genocida Macron?
https://www.lemonde.fr/politique/art...61_823448.html

[Menelik]

visto che callidi russofobi sostengono l'argomento suicida per cui vietare l'uso di una lingua parlata dal popolo è ipso facto genocidio (e siccome sono callidi, non si rendono conto che è il loro regime preferito che lo sta facendo, addirittura bruciando libri come i nazisti in quella lingua...), cosa aspettiamo a liberare la Corsica dal genocida Macron?
https://www.lemonde.fr/politique/art...61_823448.html

Parti, oggi stesso.
Prendi la motonave, arriva in Corsica e organizza la rivoluzione anti-francese.
Cosa aspetti ?

[Menelik]

Mi sa che non partirai mai.
In Italia si sta bene, c'è la democrazia dunque puoi spammare i forum di stronzate contro il sistema e la polizia politica non busserà mai alla tua porta, e tutto sommato in Francia pure.
Dunque non partirai mai per la missione di salvare la Corsica dal feroce dominio francese.
Consolati con una Corsa, va', di Ajaccio. Francofona doc.
Se le parli del genocidio dei Corsi da parte dei Francesi (come se i Corsi non lo fossero) ti ride in faccia.
Eccola, il suo nome (vero) è Alizeè:

[amaryllide]

Parti, oggi stesso.
Prendi la motonave, arriva in Corsica e organizza la rivoluzione anti-francese.
Cosa aspetti ?

non sono io quello che raglia di genocidio per l'(inesistente) imposizione di una sola lingua in Russia (mentre in realtà a farlo è il Reich ucraino).

[WalterA]

Amaryllide vai in Corsica che ti aspettano.

[amaryllide]

e niente, i ciucci russofobi non riescono proprio a capire testi di livello elementare. Sono LORO che ragliano di genocidio russo in Ucraina per l'inesistente imposizione del russo nelle regioni liberate....

[Menelik]

non sono io quello che raglia di genocidio per l'(inesistente) imposizione di una sola lingua in Russia (mentre in realtà a farlo è il Reich ucraino).

Ma chi se ne frega della lingua ?
Il genocidio è aver ridotto la popolazione civile ucraina senza abitazione e senza gas e senza corrernte ad affrontare l'inverno sotto zero.
Si chiama Holodomor II.
Il primo è del 31-32, il secondo (tentato) è del 2022-2023.
Quello è il genocidio tentato.
Poi c'è la pulizia etnica degli Ucraini nei territori occupati dai Russi.
Ecco il genocidio, non la stupidata della lingua, becchime per i pappagalli putinisti italiani, stupidi che più stupidi non si può.

[anton]

Ma chi se ne frega della lingua ?
Il genocidio è aver ridotto la popolazione civile ucraina senza abitazione e senza gas e senza corrernte ad affrontare l'inverno sotto zero.
Si chiama Holodomor II.
Il primo è del 31-32, il secondo (tentato) è del 2022-2023.
Quello è il genocidio tentato.
Poi c'è la pulizia etnica degli Ucraini nei territori occupati dai Russi.
Ecco il genocidio, non la stupidata della lingua, becchime per i pappagalli putinisti italiani, stupidi che più stupidi non si può.

se gli ucraini comandati da un comico finocchio, oltre che ebreo sempre in cerca di terre promesse, non avessero ucciso un po' di loro concittadini di lingua russa e li avessero rispettati non sarebbe successo nulla... invece hanno anche dato retta alla strega attaccabrighe della nato e ora si trovano nella cacca,,,, dovevano svegliarsi prima

[Second chance]

Poche idee ben confuse.

[scomunista]

visto che callidi russofobi sostengono l'argomento suicida per cui vietare l'uso di una lingua parlata dal popolo è ipso facto genocidio (e siccome sono callidi, non si rendono conto che è il loro regime preferito che lo sta facendo, addirittura bruciando libri come i nazisti in quella lingua...), cosa aspettiamo a liberare la Corsica dal genocida Macron?
https://www.lemonde.fr/politique/art...61_823448.html

Purtroppo penso che per la Corsica sia troppo tardi, dopo tre secoli di colonizzazione, non solo è stato cancellato ogni retaggio italico (fino a Napoleone III la lingua delle istituzioni era l'Italiano), sta inesorabilmente sparendo anche il dialetto Corso, molto simile al toscano con inflessioni Sarde e una spiccata contaminazione francofona. Abbiamo due tipi di corsi quelli autoctoni, anche se ormai locutori francesi vogliono sottolineare la loro diversità, rivendicano le loro radici e non si sentono per niente francesi e vogliono l'autonomia, poi abbiamo quei francesi continentali in gran pare tunisini islamici che son schiettamente filo francesi. La morte del patriota Ivan Colonna ha scatenato uno shock nell'isola con autentiche rivolte, con Parigi impaurita che ha fatto le solite promesse disattese, in pratica Macron ha promesso un autonomia simile ai territori d'oltre mare, ma niente per quanto riguarda la richiesta dei corsi di una parificazione linguistica corso francese, nelle scuole e nelle istituzioni. Tra i molti hanno anche pensato di poter affiancare l'Italiano al Corso per poterlo rivitalizzare, anche se un corso è in grado di avere una discreta comprensione dell'Italiano, la lingua del pane rimane il francese, la lingua corsa è ormai morente, la parlano per lo più gli anziani, il genocidio culturale oramai quasi completato, ma non ha certo reso i corsi dei francesi, anzi.. I corsi caratterialmente rimangono degli italici con tutti i pregi e difetti, ma nessuno vuole veramente l'indipendenza, i soldi di Parigi servono per vivere, la Corsica da sola non sarebbe in grado di sopravvivere, ne tanto meno vorrebbero sostituire Parigi con Roma. Io su Fb sono iscritto a circoli di amicizia Italia Corsica, tra rigurgiti nazionalisti italiani e fratellanza culturale, i corsi sentono il bisogno di avvicinarsi culturalmente all'Italia, ma se scrivi di Corsia italiana reagiscono molto male. Ironia della sorte la dominazione francese si manifesta alle origini con violenza, con impiccagioni e fucilazioni, nei vari paesi corsi non di rado ci si imbatte in lapidi che ricordano impiccagione e fucilazioni dei pinzuti, non solo un genocidio culturale, ma anche una sorta di pulizia etnica. Frequenti sono i richiami al "Babbu di a Patria", il patriota Pasquale Paoli, con evidenti rivisitazione francesi, gli storici transalpini hanno cercato di fatto di modificare la storia a loro vantaggio.

Testamento di Pasquale Paoli.

«... Lascio cinquante lire sterline annue per il mantenimento di un abile maestro, che nel paese di Morosaglia, luogo di mezzo della pieve del Rostino, insegni a ben leggere e scrivere l'italiano, secondo il più approvato stile normale, e l'aritmetica alli giovinetti di detta pieve, ed agli altri che vorranno profittare di tale stabilimento. ... Avendo desiderato che fosse dal governo riaperta una scuola pubblica in Corte, luogo di mezzo per la maggior parte della popolazione dell'isola, lascio ducento lire sterline annue per il salario di quattro professori, il primo perché insegni la teologia naturale e i principj di evidenza naturale della divinita della religione cristiana; il secondo la etica e ii dritto delle genti; il terzo i principj della filosofia naturale, ed il quarto, gli elementi della matematica. E desidero che agli alunni l'insegnamento dovrà farsi in italiano, lingua materna de' miei nazionali ... In caso poi che questa scuola in Corte non potesse aver luogo, fermo nel proposito di contribuire all'istruzione de' miei nazionali, lascio ducento cinquante lire sterline annue per il mantenimento di cinque alunni in alcuna delle migliori università del continente italiano. Due dovranno essere scelti nel dipartimento del Golo, due in quello del Liamone..., il quinto sarà della pieve di Rostino.»

(Testamento di Pasquale Paoli, 23 novembre 1804)


«Siamo Còrsi per nascita e sentimenti, ma prima di tutto ci sentiamo italiani per lingua, costumi e tradizioni... E tutti gli italiani sono fratelli e solidali davanti alla Storia e davanti a Dio... Come Còrsi non vogliamo essere né servi e né "ribelli" e come italiani abbiamo il diritto di essere trattati uguale agli altri italiani... O non saremo nulla... O vinceremo con l'onore o moriremo con le armi in mano... La nostra guerra di liberazione è santa e giusta, come santo e giusto è il nome di Dio, e qui, nei nostri monti, spunterà per l'Italia il sole della libertà.»

(Pasquale Paoli a Napoli nel 1750)

Il padre e la madre di Napoleone (in grembo) hanno combattuto per Pasquale Paoli contro i francesi nella battaglia di Ponte Nuovo, poi chiaramente la nobiltà italica dell'isola e virata ver la Francia per interessi. Cosa rappresenta la Corsica per la Francia?: in pratica un costo notevole, una servitù militare e un punto d'orgoglio del nazionalismo giacobino francese. Cosa chiedono i Corsi alla Francia?, paradossalmente chiedono quello che chiedono Siciliani, Sardi, Campani, Calabresi, che lo stato ci dia i soldi e ci lasci vivere come vogliamo e che abbia fine a francisata, che significato abbia per loro questo termine a volte non è pienamente comprensibile a noi, il Corso è visto dai francesi sempre come un elemento estraneo nonostante loro abbiano provato ad essere più francesi dei francesi.