Posto qua... nel "fondo"... un pensiero per ricordare Sergio Ramelli... che venne aggredito il 13 marzo del 1975 e morì il 29 aprile fra gli applausi di felicità di molti "compagni" perché.... uccidere un fascista non è reato.
Sergio era un ragazzo di 19 anni e non si distingueva dagli altri suoi coetanei, ma aveva idee di destra e non le nascondeva.
Non era -.cosí racconta chi lo ha conosciuto - un fanatico... era un militante del Fronte della Gioventù e purtroppo era capitato in una scuola dove le sue idee non erano tollerate.
Tutto è cominciato con un compito in classe... il professore aveva chiesto ai ragazzi di descrivere un episodio che li ha impressionati e Sergio ha scritto un tema sul primo assassinio delle Brigate Rosse, quello compiuto a Padova nel 1974, in cui dei terroristi erano entrati in una sede del Msi e avevano ucciso a freddo Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola.
Quel tema fu l'inizio della sua fine... i compagni ne vennero a conoscenza e i membri del collettivo politico di Avanguardia Operaia affissero i fogli di carta protocollo al muro sottolineandone le frasi e commentandolo con la scritta: "Ecco il tema di un fascista".
....lo hanno aspettato sotto casa e gli hanno aperto la testa a colpi di chiave inglese.
"Forse è destino che gli uomini di coraggio muoiano uccisi dai vili"