Originariamente Scritto da
Triangolo nero
sono pienamente d'accordo... spesso guardo al passato, ai sogni, alle speranze, alla voglia di essere parte e di assistere ad un cambiamento reale... ci credevo davvero, lo visualizzavo - almeno nella mia mente - come possibile e realizzabile....................... poi sono arrivate le delusioni, tantissime... e non mi sto certo riferendo ai risultati elettorali... ma proprio alle delusioni che mi hanno dato le persone a me più vicine politicamente.
Ricordo ancora un giovane Alessio Butti, era uno dei dirigenti del FdG di Como al quale mi ero iscritto a 14 anni, ero un giovanissimo militante pieno di passione, sentivo che quella era la "mia parte", al liceo scrivevo temi che esaltavano la figura di Mussolini, delle Camicie Nere e dell'esperienza del ventennio... avevo ovviamente tutti contro, professori e compagni, ma non mi interessava, mi sentivo un ribelle della giusta causa - quella "sbagliata", quella "nera", quella sull'altra barricata - studiavo su libri "proibiti" e costruivo le basi della mia crescita politica... poi sono arrivate le prime delusioni, i primi voltafaccia, le prime vergognose "calate di braghe" e ho capito che la coerenza è una strada di difficile praticabilità... sono passati gli anni, la mia ideologia si è ulterirmente radicalizzata frequentando ambienti revisionisti... ovviamente avevo già abbandonato da anni l'MSI che nel frattempo si era trasformato in AN e in seguito in FLI per militare in Forza Nuova, non avevo alcuna velleità politica... la mia militanza era dettata più dall'amore per il cameratismo e per l'Area piuttosto che per la politica comunemente intesa... anche se la speranza non era ancora definitivamente morta..................... e poi ho capito tutto.
era il 2011 o il 2012.. ero in piazza a Como a "presidiare" un banchetto di Forza Nuova... a qualche decina di metri da Noi c'era il banchetto di FLI.... ovviamente erano tutti ben conosciuti, non li definivamo camerati, ma eravamo in buoni rapporti.... e chi vedo in giacca e cravatta, abbronzato come un turista tornato dalle Maldive???? il mio vecchio dirigente Alessio Butti divenuto senatore e che per svariati motivi non mi era più tanto simpatico... si avvicina al banchetto per salutarci e mi stringe anche l'avambraccio... "Mirko come stai??? bla bla bla"... "ho saputo della conferenza" (si riferiva ad una piccola conferenza revisionista che avevo tenuto pochi mesi prima a Como e che aveva suscitato un discreto scalpore con tanto di interrogazione parlamentare di Fiano, ecc... ecc..) "hai tutta la mia solidarietà, è vergognoso che venga proposta una legge antinegazionista" mi guardava dritto negli occhi, sembrava crederci davvero e la cosa mi ha fatto davvero piacere... ci siamo salutati con un sorriso e con i soliti convenevoli "dobbiamo vederci per una birra, ecc... ecc...".
Poi c'è stata la prima proposta di legge contro i "negazionisti"... leggo l'elenco dei firmatari e non volevo crederci... c'era anche lui... Alessio Butti................. mi aveva guardato dritto negli occhi e mi aveva mentito spudoratamente....... e finalmente ho capito tutto, dopo tanti anni ho finalmente compreso come si deve essere e quale spessore morale si deve necessariamente avere per diventare un politico in quest'italietta puttana.... ringrazio Alessio Butti per avermi - suo malgrado - aperto gli occhi.
Rispetto molto chi ci crede ancora, ma per me i giochi sono finiti... io proprio non riesco a scendere a compromessi con la mia coscienza e con i miei ideali, non riuscirei mai a tradire i miei camerati per una poltroncina e quattro soldi... quell'ennesima delusione mi ha fatto davvero capire tutto.
............................ringrazio anche Wotan per avermi concesso il privilegio dell'amicizia del dott. Valli, le lunghissime telefonate serali, i pomeriggi passati nel suo studio fra migliaia di libri, i viaggi in Polonia, gli insegnamenti di vita che mi ha regalato, la sua pacatezza e la pazienza con cui sopportava le mie - così le chiamava lui - "intemperanze di una persona ben nata".... quello che mi ha lasciato il Gian è tutto racchiuso nello "zaino" che forse qualcuno un giorno aprirà... perchè.... e mi vedo costretto a citarlo per la centesima volta ritornando a bomba nel post di @
Giò :
"...Oggi ci troviamo in un deserto, siamo ai bordi di un deserto che va attraversato. Non ha senso negare il deserto, credersi in terra grata, fantasticare di poterlo aggirare o sperare che il tempo lo muti in eden. È un deserto. Sappiamo però che il deserto, del quale non vediamo oggi i confini, prima o poi finirà. E se non finisse,
avremo almeno dato senso alla vita. Sappiamo che, non ora, ci saranno tempo e modo per ricostruire una città, rifondare una civiltà. Non ora. Nel deserto non si costruisce. Mancano le condizioni elementari, mancano i materiali, l'acqua, i rifornimenti, il vento ti sferza la faccia, la sabbia ti acceca, i miraggi t'ingannano, imperversano predoni, operano assassini, i tuoi compagni, e tu stesso, sono soggetti ad umani cedimenti. Nel deserto si può solo andare avanti, senza sperare di costruire. Si può solo cercare un riparo quale che sia, perché cala la notte e nell'incerto mattino riprende la marcia. Sempre vigili, in guardia. Ringraziando gli Dei per quelle poche oasi, per quella poca acqua. E magari anche il Sistema, che nella sua infinita bontà non ti ha ancora tolto l'aria per respirare.
Nello zaino c'è quanto hai potuto salvare. C'è quello in cui credi. La tua vita. Che va portata al di là del deserto. Altri uomini, generazioni, individui sconosciuti, gente che mai vedrai, magari neppure i tuoi figli, verranno. La storia lo insegna. Anime simili alla tua, segmenti su una stessa retta, fedeli agli stessi Dei. Ne nasceranno ancora. Ne sono sempre nati. Ciò che è certo, è che l'Estremo Conflitto fu disfatta totale. Totale per la generazione che lo ha combattuto, per i milioni di morti, i milioni di sopravvissuti e avviliti, per la nostra generazione, per quella dopo di noi. Catastrofi seguiranno fra qualche decennio, anarchia e rovine per altri decenni, crollo di ogni istituto civile.
Ma qualcuno ci sarà. A raccogliere, ad aprire lo zaino..."
....e scusate lo sfogo