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  1. #11
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    Predefinito Re: "non sta nascendo nessuna cosa nera"

    A Milano la grande festa dei neofascisti, con il concerto della band di CasaPound
    L'appuntamento nell'ex sede di Forza Nuova: "Un segnale preoccupante"

    Tutti allo stesso tavolo. Nella città "più ostile e globalista d'Italia". Venerdì 10 e sabato 11 marzo Milano si trasformerà nel centro di gravità delle sigle neofasciste meneghine, lombarde e italiane. Nel weekend, infatti, a "Presidio Milano" - il locale che si trova in piazza Aspromonte, storica sede dell'ormai disciolta Forza Nuova milanese - si terrà un evento di due giorni tra incontri, tavole rotonde e musica.

    "Prospettive politiche per unire i patrioti, per fare rete tra realtà con storie differenti ma accomunate da valori e visioni del mondo che hanno il dovere di confrontarsi e trovare un terreno comune per le battaglie di oggi e di domani", la presentazione dell'appuntamento. "Una tavola rotonda aperta al pubblico a cui parteciperanno tante realtà politiche identitarie e patriottiche, per un ambiente finalmente libero da complessi e personalismi, con il filo spinato chiaramente rivolto in fuori", proseguono gli organizzatori.

    E al tavolo effettivamente saranno in tanti. Ci saranno esponenti di CasaPound, di Lealtà Azione, di Veneto Fronte skinheads, di Fortezza Europa e di movimento nazionale, il gruppo nato proprio dai fuoriusciti di Forza Nuova. Per festeggiare i venti anni di "Presidio", ci saranno anche concerti, chiaramente a tema. Sul palco anche i ZetaZeroAlfa, la band fondata da Gianluca Iannone - leader di CasaPound - e diretta emanazione del movimento della tartaruga. "Un unico grande evento per festeggiare un traguardo incredibile in una delle città più ostili e globaliste d'Italia", assicurano dallo spazio.

    "Non solo un concerto, ma in piazza Aspromonte si ritroveranno quasi tutte le sigle del neofascismo. Un chiaro tentativo di azione e coordinamento - la protesta di Osservatorio democratico sulle nuove destre in Italia - negli spazi che un governo a guida Fratelli d'Italia offre alla peggiore parte di questo Paese nostalgica del fascismo". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Onorio Rosati, consigliere regionale di Verdi e Sinistra: "Visto quello che succede davanti alle scuole, in fatto in sé è preoccupante - la sua riflessione -. Si alimenta un clima di tensione nel silenzio del governo. È un segnale preoccupante".

    https://www.milanotoday.it/attualita/festa-casapound-presidio.html
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia dell'Europa del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  2. #12
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    Predefinito Re: "non sta nascendo nessuna cosa nera"

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Secondo me, era sbagliato attendersi qualcosa di diverso.
    Parliamo di movimenti che hanno da molto tempo un'esistenza distinta, pur essendo riconducibili alla medesima area politica e culturale.
    Fra questi movimenti ci sono pure differenze significative dovute non solo a passati personalismi ma pure a diversità di vedute su alcune tematiche e sul modo di agire. Insomma, se il frazionismo dell'area di destra radicale è stato spesso deleterio e politicamente masochista, è altrettanto vero che certe (non tutte) divisioni sono motivate. D'altronde, la cosiddetta "area" è unita da pochi elementi, alcuni dei quali prepolitici o impolitici.
    Non costruisci un progetto politico unitario dall'oggi al domani sulla base di presupposti simili. È invece un bene che tutti abbiano compreso che ci si deve coordinare, che si deve dialogare, che si possono/devono intraprendere riflessioni comuni, ecc.
    A quel punto, se son rose fioriranno. Non avrebbe senso poi intraprendere esperimenti elettorali: sono già stati fatti in passato e con esiti a dir poco discutibili, per non dire scarsi.
    Contestare la Meloni ed il governo attuale ha sicuramente senso, ma poi? Se i movimenti della destra radicale andassero al governo - ipotesi per assurdo -, sarebbero in grado di governare l'Italia? Di darle una nuova classe dirigente? Siamo sinceri: no. Non è in grado di farlo il centrodestra, che è sulla scena politica dal '94, figuriamoci la destra radicale. E allora bisogna certamente ripartire, ma dall'inizio.
    ...e trovare dirigenti seri, preparati e motivati... senza una seria base dirigenziale, in grado di parlare con i media senza scendere a compromessi ideologici, non si va da nessuna parte... al limite si finisce inglobati in qualche partito di regime e finisce tutto lì.
    Al netto delle sue posizioni sioniste e atlantiste, all'Area servirebbe una figura come Almirante... e non non nutro particolari simpatie per lui, ma le sue capacità dialettiche sono ancora inarrivabili... onestamente non vedo soggetti di tale caratura nella Nostra Area... quindi per me resta valida la "terza" opzione enunciata dal dott. Valli nel suo "Che fare?"... certamente rinunciataria e "lassista", ma credo sia l'unica praticabile nell'attuale temperie.
    When history comes to you enforced by law, only one thing is certain: IT'S A LIE!
    "Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme." (Charles Bukowsky)

  3. #13
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    Predefinito Re: "non sta nascendo nessuna cosa nera"

    Citazione Originariamente Scritto da Triangolo nero Visualizza Messaggio
    ...e trovare dirigenti seri, preparati e motivati... senza una seria base dirigenziale, in grado di parlare con i media senza scendere a compromessi ideologici, non si va da nessuna parte... al limite si finisce inglobati in qualche partito di regime e finisce tutto lì.
    Al netto delle sue posizioni sioniste e atlantiste, all'Area servirebbe una figura come Almirante... e non non nutro particolari simpatie per lui, ma le sue capacità dialettiche sono ancora inarrivabili... onestamente non vedo soggetti di tale caratura nella Nostra Area... quindi per me resta valida la "terza" opzione enunciata dal dott. Valli nel suo "Che fare?"... certamente rinunciataria e "lassista", ma credo sia l'unica praticabile nell'attuale temperie.
    Perchè non comunichi ai camerati che sono tenuti d'occhio e che non sempre possono fare quello che vogliono...alcune volte dovrebbero fare quello che il bene del Volk esige!
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia dell'Europa del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  4. #14
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    Predefinito Re: "non sta nascendo nessuna cosa nera"

    Citazione Originariamente Scritto da Triangolo nero Visualizza Messaggio
    ...e trovare dirigenti seri, preparati e motivati... senza una seria base dirigenziale, in grado di parlare con i media senza scendere a compromessi ideologici, non si va da nessuna parte... al limite si finisce inglobati in qualche partito di regime e finisce tutto lì.
    Al netto delle sue posizioni sioniste e atlantiste, all'Area servirebbe una figura come Almirante... e non non nutro particolari simpatie per lui, ma le sue capacità dialettiche sono ancora inarrivabili... onestamente non vedo soggetti di tale caratura nella Nostra Area... quindi per me resta valida la "terza" opzione enunciata dal dott. Valli nel suo "Che fare?"... certamente rinunciataria e "lassista", ma credo sia l'unica praticabile nell'attuale temperie.
    Per la DR ormai la via culturale è l'unica concretamente percorribile, viste le circostanze odierne. La via politica è sempre più ostica. I partiti d'area ormai non esistono più, le comunità militanti ed i movimenti politici che per anni hanno legittimamente tentato la strategia "entrista" nei partiti della destra istituzionale oggi si vedono la strada sbarrata perché sia la Lega che FdI, seppur in modi diversi, si sono annacquati significativamente e nessuno lì dentro ha voglia di sputtanarsi per la DR. Il problema però è che per "fare cultura" in modo serio serve sia una preparazione solida che...una quantità di soldi considerevole che purtroppo, nella nostra area, salvo qualche rarissimo mecenate, scarseggia fortemente. L'ulteriore problema è che, ci piaccia o meno, per quanti sforzi si facciano, ormai la nostra civiltà è paragonabile ad un organismo malato da tempo che ha talmente cronicizzato ed "assorbito" la malattia da aver quasi esaurito le possibilità di recupero. Perciò, più passa il tempo e più si va verso la morte dell'organismo stesso. Lo vediamo dal tasso demografico bassissimo e dal tasso di fertilità risibile, da tempo al di sotto della soglia di sopravvivenza. Sono entrambi segni che siamo malati, anzi, malatissimi e che, a meno che non avvenga un evento o una serie di avvenimenti difficilmente prevedibili che ribalti completamente la situazione, andiamo sempre di più verso la conclusione della nostra gloriosissima storia come popolo, razza e civiltà. Come singoli o come gruppi ristretti di uomini possiamo in qualche modo salvarci, ma per quanto riguarda la società nel suo insieme sono estremamente scettico (e col passare del tempo lo sono sempre di più, vista la pervasività che la degenerazione sovversiva sta assumendo ogni giorno che passa). In un contesto simile, come poter trovare il materiale umano adatto alla recezione integrale e non superficiale o parziale di determinate istanze etiche, spirituali, culturali e politiche, se non in rari casi?
    Ultima modifica di Giò; 17-03-23 alle 17:55
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    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

  5. #15
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    Predefinito Re: "non sta nascendo nessuna cosa nera"

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Per la DR ormai la via culturale è l'unica concretamente percorribile, viste le circostanze odierne. La via politica è sempre più ostica. I partiti d'area ormai non esistono più, le comunità militanti ed i movimenti politici che per anni hanno legittimamente tentato la strategia "entrista" nei partiti della destra istituzionale oggi si vedono la strada sbarrata perché sia la Lega che FdI, seppur in modi diversi, si sono annacquati significativamente e nessuno lì dentro ha voglia di sputtanarsi per la DR. Il problema però è che per "fare cultura" in modo serio serve sia una preparazione solida che...una quantità di soldi considerevole che purtroppo, nella nostra area, salvo qualche rarissimo mecenate, scarseggiano fortemente. L'ulteriore problema è che, ci piaccia o meno, per quanti sforzi si facciano, ormai la nostra civiltà è paragonabile ad un organismo malato da tempo che ha talmente cronicizzato ed "assorbito" la malattia da aver quasi esaurito le possibilità di recupero. Perciò, più passa il tempo e più si va verso la morte dell'organismo stesso. Lo vediamo dal tasso demografico bassissimo e dal tasso di fertilità risibile, da tempo al di sotto della soglia di sopravvivenza. Sono entrambi segni che siamo malati, anzi, malatissimi e che, a meno che non avvenga un evento o una serie di avvenimenti difficilmente prevedibili che ribalti completamente la situazione, andiamo sempre di più verso la conclusione della nostra gloriosissima storia come popolo, razza e civiltà. Come singoli o come gruppi di ristretti di uomini possiamo in qualche modo salvarci, ma per quanto riguarda la società nel suo insieme sono estremamente scettico (e col passare del tempo lo sono sempre di più, vista la pervasività che la degenerazione sovversiva sta assumendo ogni giorno che passa). In un contesto simile, come poter trovare il materiale umano adatto alla recezione integrale e non superficiale o parziale di determinate istanze etiche, spirituali, culturali e politiche, se non in rari casi?
    Questa società va distrutta per salvare le nostre Comunità di Popolo. Ma chi può farlo?!?Io non vedo uomini come Mussolini o Hitler all'orizzonte. Mi accontenterei di uomini come Orban o Putin....
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia dell'Europa del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  6. #16
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    Predefinito Re: "non sta nascendo nessuna cosa nera"

    Citazione Originariamente Scritto da IlWehrwolf Visualizza Messaggio
    Questa società va distrutta per salvare le nostre Comunità di Popolo. Ma chi può farlo?!?Io non vedo uomini come Mussolini o Hitler all'orizzonte. Mi accontenterei di uomini come Orban o Putin....
    Concettualmente possiamo pure distinguere fra l'attuale società e la nostra società in quanto tale (quella che tu chiami "comunità di popolo"), ma in concreto le due cose vanno a coincidere. Certo: noi dobbiamo difendere quanto vi è ancora di sano nella nostra società, per quanto sia sempre più residuale. Ma se parliamo di mezzi meramente umani c'è poco da fare. Non abbiamo più il tipo di società che potrebbe "partorire" non dico uomini come Mussolini ma anche solo come Putin oppure Orban.
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  7. #17
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    Predefinito Re: "non sta nascendo nessuna cosa nera"

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Concettualmente possiamo pure distinguere fra l'attuale società e la nostra società in quanto tale (quella che tu chiami "comunità di popolo"), ma in concreto le due cose vanno a coincidere. Certo: noi dobbiamo difendere quanto vi è ancora di sano nella nostra società, per quanto sia sempre più residuale. Ma se parliamo di mezzi meramente umani c'è poco da fare. Non abbiamo più il tipo di società che potrebbe "partorire" non dico uomini come Mussolini ma anche solo come Putin oppure Orban.
    Magari in qualche piccola comunità dell'Europa è nato una futura nuova Guida per l'Europa...noi intanto DOBBIAMO fare in modo che le nostre Comunità di Popolo non diventino fogne. E' nostro dovere farlo politicamente e/o culturalmente.
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  8. #18
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    Predefinito Re: "non sta nascendo nessuna cosa nera"

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Per la DR ormai la via culturale è l'unica concretamente percorribile, viste le circostanze odierne. La via politica è sempre più ostica. I partiti d'area ormai non esistono più, le comunità militanti ed i movimenti politici che per anni hanno legittimamente tentato la strategia "entrista" nei partiti della destra istituzionale oggi si vedono la strada sbarrata perché sia la Lega che FdI, seppur in modi diversi, si sono annacquati significativamente e nessuno lì dentro ha voglia di sputtanarsi per la DR. Il problema però è che per "fare cultura" in modo serio serve sia una preparazione solida che...una quantità di soldi considerevole che purtroppo, nella nostra area, salvo qualche rarissimo mecenate, scarseggia fortemente. L'ulteriore problema è che, ci piaccia o meno, per quanti sforzi si facciano, ormai la nostra civiltà è paragonabile ad un organismo malato da tempo che ha talmente cronicizzato ed "assorbito" la malattia da aver quasi esaurito le possibilità di recupero. Perciò, più passa il tempo e più si va verso la morte dell'organismo stesso. Lo vediamo dal tasso demografico bassissimo e dal tasso di fertilità risibile, da tempo al di sotto della soglia di sopravvivenza. Sono entrambi segni che siamo malati, anzi, malatissimi e che, a meno che non avvenga un evento o una serie di avvenimenti difficilmente prevedibili che ribalti completamente la situazione, andiamo sempre di più verso la conclusione della nostra gloriosissima storia come popolo, razza e civiltà. Come singoli o come gruppi ristretti di uomini possiamo in qualche modo salvarci, ma per quanto riguarda la società nel suo insieme sono estremamente scettico (e col passare del tempo lo sono sempre di più, vista la pervasività che la degenerazione sovversiva sta assumendo ogni giorno che passa). In un contesto simile, come poter trovare il materiale umano adatto alla recezione integrale e non superficiale o parziale di determinate istanze etiche, spirituali, culturali e politiche, se non in rari casi?
    sono pienamente d'accordo... spesso guardo al passato, ai sogni, alle speranze, alla voglia di essere parte e di assistere ad un cambiamento reale... ci credevo davvero, lo visualizzavo - almeno nella mia mente - come possibile e realizzabile....................... poi sono arrivate le delusioni, tantissime... e non mi sto certo riferendo ai risultati elettorali... ma proprio alle delusioni che mi hanno dato le persone a me più vicine politicamente.
    Ricordo ancora un giovane Alessio Butti, era uno dei dirigenti del FdG di Como al quale mi ero iscritto a 14 anni, ero un giovanissimo militante pieno di passione, sentivo che quella era la "mia parte", al liceo scrivevo temi che esaltavano la figura di Mussolini, delle Camicie Nere e dell'esperienza del ventennio... avevo ovviamente tutti contro, professori e compagni, ma non mi interessava, mi sentivo un ribelle della giusta causa - quella "sbagliata", quella "nera", quella sull'altra barricata - studiavo su libri "proibiti" e costruivo le basi della mia crescita politica... poi sono arrivate le prime delusioni, i primi voltafaccia, le prime vergognose "calate di braghe" e ho capito che la coerenza è una strada di difficile praticabilità... sono passati gli anni, la mia ideologia si è ulterirmente radicalizzata frequentando ambienti revisionisti... ovviamente avevo già abbandonato da anni l'MSI che nel frattempo si era trasformato in AN e in seguito in FLI per militare in Forza Nuova, non avevo alcuna velleità politica... la mia militanza era dettata più dall'amore per il cameratismo e per l'Area piuttosto che per la politica comunemente intesa... anche se la speranza non era ancora definitivamente morta..................... e poi ho capito tutto.
    era il 2011 o il 2012.. ero in piazza a Como a "presidiare" un banchetto di Forza Nuova... a qualche decina di metri da Noi c'era il banchetto di FLI.... ovviamente erano tutti ben conosciuti, non li definivamo camerati, ma eravamo in buoni rapporti.... e chi vedo in giacca e cravatta, abbronzato come un turista tornato dalle Maldive???? il mio vecchio dirigente Alessio Butti divenuto senatore e che per svariati motivi non mi era più tanto simpatico... si avvicina al banchetto per salutarci e mi stringe anche l'avambraccio... "Mirko come stai??? bla bla bla"... "ho saputo della conferenza" (si riferiva ad una piccola conferenza revisionista che avevo tenuto pochi mesi prima a Como e che aveva suscitato un discreto scalpore con tanto di interrogazione parlamentare di Fiano, ecc... ecc..) "hai tutta la mia solidarietà, è vergognoso che venga proposta una legge antinegazionista" mi guardava dritto negli occhi, sembrava crederci davvero e la cosa mi ha fatto davvero piacere... ci siamo salutati con un sorriso e con i soliti convenevoli "dobbiamo vederci per una birra, ecc... ecc...".
    Poi c'è stata la prima proposta di legge contro i "negazionisti"... leggo l'elenco dei firmatari e non volevo crederci... c'era anche lui... Alessio Butti................. mi aveva guardato dritto negli occhi e mi aveva mentito spudoratamente....... e finalmente ho capito tutto, dopo tanti anni ho finalmente compreso come si deve essere e quale spessore morale si deve necessariamente avere per diventare un politico in quest'italietta puttana.... ringrazio Alessio Butti per avermi - suo malgrado - aperto gli occhi.
    Rispetto molto chi ci crede ancora, ma per me i giochi sono finiti... io proprio non riesco a scendere a compromessi con la mia coscienza e con i miei ideali, non riuscirei mai a tradire i miei camerati per una poltroncina e quattro soldi... quell'ennesima delusione mi ha fatto davvero capire tutto.
    ............................ringrazio anche Wotan per avermi concesso il privilegio dell'amicizia del dott. Valli, le lunghissime telefonate serali, i pomeriggi passati nel suo studio fra migliaia di libri, i viaggi in Polonia, gli insegnamenti di vita che mi ha regalato, la sua pacatezza e la pazienza con cui sopportava le mie - così le chiamava lui - "intemperanze di una persona ben nata".... quello che mi ha lasciato il Gian è tutto racchiuso nello "zaino" che forse qualcuno un giorno aprirà... perchè.... e mi vedo costretto a citarlo per la centesima volta ritornando a bomba nel post di @Giò :
    "...Oggi ci troviamo in un deserto, siamo ai bordi di un deserto che va attraversato. Non ha senso negare il deserto, credersi in terra grata, fantasticare di poterlo aggirare o sperare che il tempo lo muti in eden. È un deserto. Sappiamo però che il deserto, del quale non vediamo oggi i confini, prima o poi finirà. E se non finisse, avremo almeno dato senso alla vita. Sappiamo che, non ora, ci saranno tempo e modo per ricostruire una città, rifondare una civiltà. Non ora. Nel deserto non si costruisce. Mancano le condizioni elementari, mancano i materiali, l'acqua, i rifornimenti, il vento ti sferza la faccia, la sabbia ti acceca, i miraggi t'ingannano, imperversano predoni, operano assassini, i tuoi compagni, e tu stesso, sono soggetti ad umani cedimenti. Nel deserto si può solo andare avanti, senza sperare di costruire. Si può solo cercare un riparo quale che sia, perché cala la notte e nell'incerto mattino riprende la marcia. Sempre vigili, in guardia. Ringraziando gli Dei per quelle poche oasi, per quella poca acqua. E magari anche il Sistema, che nella sua infinita bontà non ti ha ancora tolto l'aria per respirare. Nello zaino c'è quanto hai potuto salvare. C'è quello in cui credi. La tua vita. Che va portata al di là del deserto. Altri uomini, generazioni, individui sconosciuti, gente che mai vedrai, magari neppure i tuoi figli, verranno. La storia lo insegna. Anime simili alla tua, segmenti su una stessa retta, fedeli agli stessi Dei. Ne nasceranno ancora. Ne sono sempre nati. Ciò che è certo, è che l'Estremo Conflitto fu disfatta totale. Totale per la generazione che lo ha combattuto, per i milioni di morti, i milioni di sopravvissuti e avviliti, per la nostra generazione, per quella dopo di noi. Catastrofi seguiranno fra qualche decennio, anarchia e rovine per altri decenni, crollo di ogni istituto civile. Ma qualcuno ci sarà. A raccogliere, ad aprire lo zaino..."

    ....e scusate lo sfogo
    When history comes to you enforced by law, only one thing is certain: IT'S A LIE!
    "Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme." (Charles Bukowsky)

  9. #19
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    Predefinito Re: "non sta nascendo nessuna cosa nera"

    Citazione Originariamente Scritto da Triangolo nero Visualizza Messaggio
    sono pienamente d'accordo... spesso guardo al passato, ai sogni, alle speranze, alla voglia di essere parte e di assistere ad un cambiamento reale... ci credevo davvero, lo visualizzavo - almeno nella mia mente - come possibile e realizzabile....................... poi sono arrivate le delusioni, tantissime... e non mi sto certo riferendo ai risultati elettorali... ma proprio alle delusioni che mi hanno dato le persone a me più vicine politicamente.
    Ricordo ancora un giovane Alessio Butti, era uno dei dirigenti del FdG di Como al quale mi ero iscritto a 14 anni, ero un giovanissimo militante pieno di passione, sentivo che quella era la "mia parte", al liceo scrivevo temi che esaltavano la figura di Mussolini, delle Camicie Nere e dell'esperienza del ventennio... avevo ovviamente tutti contro, professori e compagni, ma non mi interessava, mi sentivo un ribelle della giusta causa - quella "sbagliata", quella "nera", quella sull'altra barricata - studiavo su libri "proibiti" e costruivo le basi della mia crescita politica... poi sono arrivate le prime delusioni, i primi voltafaccia, le prime vergognose "calate di braghe" e ho capito che la coerenza è una strada di difficile praticabilità... sono passati gli anni, la mia ideologia si è ulterirmente radicalizzata frequentando ambienti revisionisti... ovviamente avevo già abbandonato da anni l'MSI che nel frattempo si era trasformato in AN e in seguito in FLI per militare in Forza Nuova, non avevo alcuna velleità politica... la mia militanza era dettata più dall'amore per il cameratismo e per l'Area piuttosto che per la politica comunemente intesa... anche se la speranza non era ancora definitivamente morta..................... e poi ho capito tutto.
    era il 2011 o il 2012.. ero in piazza a Como a "presidiare" un banchetto di Forza Nuova... a qualche decina di metri da Noi c'era il banchetto di FLI.... ovviamente erano tutti ben conosciuti, non li definivamo camerati, ma eravamo in buoni rapporti.... e chi vedo in giacca e cravatta, abbronzato come un turista tornato dalle Maldive???? il mio vecchio dirigente Alessio Butti divenuto senatore e che per svariati motivi non mi era più tanto simpatico... si avvicina al banchetto per salutarci e mi stringe anche l'avambraccio... "Mirko come stai??? bla bla bla"... "ho saputo della conferenza" (si riferiva ad una piccola conferenza revisionista che avevo tenuto pochi mesi prima a Como e che aveva suscitato un discreto scalpore con tanto di interrogazione parlamentare di Fiano, ecc... ecc..) "hai tutta la mia solidarietà, è vergognoso che venga proposta una legge antinegazionista" mi guardava dritto negli occhi, sembrava crederci davvero e la cosa mi ha fatto davvero piacere... ci siamo salutati con un sorriso e con i soliti convenevoli "dobbiamo vederci per una birra, ecc... ecc...".
    Poi c'è stata la prima proposta di legge contro i "negazionisti"... leggo l'elenco dei firmatari e non volevo crederci... c'era anche lui... Alessio Butti................. mi aveva guardato dritto negli occhi e mi aveva mentito spudoratamente....... e finalmente ho capito tutto, dopo tanti anni ho finalmente compreso come si deve essere e quale spessore morale si deve necessariamente avere per diventare un politico in quest'italietta puttana.... ringrazio Alessio Butti per avermi - suo malgrado - aperto gli occhi.
    Rispetto molto chi ci crede ancora, ma per me i giochi sono finiti... io proprio non riesco a scendere a compromessi con la mia coscienza e con i miei ideali, non riuscirei mai a tradire i miei camerati per una poltroncina e quattro soldi... quell'ennesima delusione mi ha fatto davvero capire tutto.
    ............................ringrazio anche Wotan per avermi concesso il privilegio dell'amicizia del dott. Valli, le lunghissime telefonate serali, i pomeriggi passati nel suo studio fra migliaia di libri, i viaggi in Polonia, gli insegnamenti di vita che mi ha regalato, la sua pacatezza e la pazienza con cui sopportava le mie - così le chiamava lui - "intemperanze di una persona ben nata".... quello che mi ha lasciato il Gian è tutto racchiuso nello "zaino" che forse qualcuno un giorno aprirà... perchè.... e mi vedo costretto a citarlo per la centesima volta ritornando a bomba nel post di @Giò :
    "...Oggi ci troviamo in un deserto, siamo ai bordi di un deserto che va attraversato. Non ha senso negare il deserto, credersi in terra grata, fantasticare di poterlo aggirare o sperare che il tempo lo muti in eden. È un deserto. Sappiamo però che il deserto, del quale non vediamo oggi i confini, prima o poi finirà. E se non finisse, avremo almeno dato senso alla vita. Sappiamo che, non ora, ci saranno tempo e modo per ricostruire una città, rifondare una civiltà. Non ora. Nel deserto non si costruisce. Mancano le condizioni elementari, mancano i materiali, l'acqua, i rifornimenti, il vento ti sferza la faccia, la sabbia ti acceca, i miraggi t'ingannano, imperversano predoni, operano assassini, i tuoi compagni, e tu stesso, sono soggetti ad umani cedimenti. Nel deserto si può solo andare avanti, senza sperare di costruire. Si può solo cercare un riparo quale che sia, perché cala la notte e nell'incerto mattino riprende la marcia. Sempre vigili, in guardia. Ringraziando gli Dei per quelle poche oasi, per quella poca acqua. E magari anche il Sistema, che nella sua infinita bontà non ti ha ancora tolto l'aria per respirare. Nello zaino c'è quanto hai potuto salvare. C'è quello in cui credi. La tua vita. Che va portata al di là del deserto. Altri uomini, generazioni, individui sconosciuti, gente che mai vedrai, magari neppure i tuoi figli, verranno. La storia lo insegna. Anime simili alla tua, segmenti su una stessa retta, fedeli agli stessi Dei. Ne nasceranno ancora. Ne sono sempre nati. Ciò che è certo, è che l'Estremo Conflitto fu disfatta totale. Totale per la generazione che lo ha combattuto, per i milioni di morti, i milioni di sopravvissuti e avviliti, per la nostra generazione, per quella dopo di noi. Catastrofi seguiranno fra qualche decennio, anarchia e rovine per altri decenni, crollo di ogni istituto civile. Ma qualcuno ci sarà. A raccogliere, ad aprire lo zaino..."

    ....e scusate lo sfogo


    Che bei tempi quando vi erano Gozzoli, Sella, Valli e Pitzus...
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia dell'Europa del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

 

 
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