Ecco il nuovo sogno di Lancini:
il Sole delle Alpi nella rotonda
LE POLEMICHE DI ADRO.
Il primo cittadino continua la sua battaglia, riprende quota il progetto di un monumento. «Me lo ha autorizzato nel 2007 la Provincia del Pdl Cavalli». Sette metri di cemento.
La rotonda di Torbiato in attesa di un «Sole» alto sette metri. La rotonda è, ovviamente, in via Sole delle Alpi
Adro.
Eccolo qui il nuovo sogno del cassetto di Oscar Lancini, il sindaco di Adro: un nuovo gigantesco Sole delle Alpi con 7 metri di diametro. Più o meno quanto una casa di due piani. Se verranno reperiti i finanziamenti l'amministrazione leghista del paese franciacortino è pronta a realizzarlo in mezzo alla grande rotatoria sulla strada provinciale XI all'altezza di Torbiato. Un rotatoria fatta realizzare dal Comune scaricando i costi sulla società che ha costruito il recente grosso contiguo complesso residenziale-commerciale che sorge a ovest della rotatoria stessa.
«Chi oggi si straccia le vesti contro i Soli della Alpi che abbiamo messo nel nuovo polo scolastico comunale, un'infrastruttura che, ricordo, è completamente di proprietà comunale come del resto anche tutti i suoi arredi - attacca Lancini - dovrebbe interrogarsi perché quando a fine 2006 richiedemmo l'autorizzazione a piazzare un gigantesco Sole delle Alpi in quella location alla Prefettura e alla Provincia nessuno ebbe nulla da ridire. Né gli uffici tecnici della Provincia di Brescia che, lo ricordo, nel 2006 aveva come presidente un esponente del PdL come Alberto Cavalli, non il nostro Daniele Molgora, né tantomeno il Prefetto di Brescia Francesco Paolo Tronca. A inizio 2007 i due enti da loro presieduti autorizzarono il posizionamento del Sole delle Alpi nel cuore della rotatoria. La Prefettura sulla base di una ricerca storica commissionata ad una società specializzata di Milano, la Studi Storici Lombardi, che con un suo studio decretò il soggetto Sole delle Alpi degno di un monumento su un'opera pubblica stradale. Né qualcuno ha mai polemizzato sull'intitolazione di quel tratto di SpXI come "via Sole delle Alpi", un nome meritevole di un'intitolazione visto che richiama le nostre radici».
In effetti agli atti dell'assessorato dei lavori pubblici di Palazzo Broletto, esiste l'autorizzazione datata marzo 2007 a firma dell'allora responsabile tecnico, l'ingegner Bortolo Perugini e nel fascicolo esiste già uno schizzo su come dovrà essere il monumento.
Come mai l'opera non venne mai realizzata?
«Solo ed esclusivamente per mancanza di fondi - rivela Lancini - del resto secondo il progetto sarebbe stato realizzato in uno speciale cemento, il "Tx Arca" dell'Italcementi, un cemento autopulente al 100 per cento, in grado di non assorbire le emissioni inquinamenti prodotte dalle migliaia di autoveicoli e autotreni di passaggio. Tale cemento speciale è stato utilizzato, ad esempio, per realizzare la splendida Chiesa delle vele di Roma progettata dall'architetto statunitense Richard Meier».
http://www.bresciaoggi.it/stories/Ho...nella_rotonda/

Borghezio difende Lancini:
«Merita un riconoscimento»
LE POLEMICHE DI ADRO.
Il sindaco del paese della Franciacorta a Milano in un convegno su «Simbolismo e politica»
L'europarlamentare leghista: «Ha dimostrato di essere un politico di grande cultura: il Sole è un simbolo dei popoli»
Oscar Lancini ieri era a Milano
Stefano Rottigni
MILANO
Oscar Lancini, il sindaco di Adro non si dà per vinto e ribadisce che la rimozione è avvenuta «in modo arbitrario e fuorilegge». Non a caso ha partecipato ieri a Milano ad un convegno dal tema inequivocabile «Simbolismo e politica» con l'europarlamentare leghista Mario Borghezio, che oltre a testimoniare la sua stima a Lancini ha lanciato bordate contro lo Stato italiano colpevole di avere «rapinato» i popoli degli stati preunitari, al punto da coinvolgere il Presidente della Repubblica che dovrebbe restituire i beni «saccheggiati» e conservati al Quirinale.
Lancini ha difeso senza esitazione la scelta di riempire la scuola con il Sole delle Alpi, inequivocabile simbolo della Lega che lo ha anche depositato: «Oggi - ha spiegato - nessuno mi ha ancora detto quale è la legge, il comma, l'articolo che avrei violato».
Per questo motivo ha ricordato di aver incaricato dei tecnici di studiare una via giudiziaria per dirimere la questione. Anche se Bossi aveva detto che i 700 simboli erano troppi, il sindaco ha sostenuto di sentirsi tutelato dalla Lega: «Non ho mai dubitato che i vertici del mio partito mi abbiano sostenuto in questa iniziativa».
[Giornalista un pochino impreciso: Lancini ha detto e ripetuto più volte di avere sempre agito in ogni fase della vicenda in collegamento e con l'approvazione dei vertici della Lega]
Borghezio non ha alcun dubbio nel sostenerlo: «Ha dimostrato di essere un politico di grande cultura a differenza di molti ignoranti di cui è affollata la politica, perchè sa come e da quando esiste questo simbolo che non è un simbolo di partito ma metapolitico, appartenente quindi ai popoli».
«Se fossi stato il presidente della Repubblica - ha aggiunto l'europarlamentare leghista - avrei dato un riconoscimento a questo sindaco perchè, con questa sua scelta coraggiosa, ha dato un'indicazione che dobbiamo riconnetterci ai nostri simboli ancestrali». Oltre a dare un riconoscimento a Lancini, il Capo dello Stato dovrebbe porre rimedio al «saccheggio dei beni degli Stati preunitari che sono stati portati nel palazzo in cui vive». «Il Quirinale - ha spiegato - è pieno di arazzi, documenti, quadri rapinati in maniera garibaldina dai luoghi in cui stavano e, per il rispetto del diritto di ogni popolo di tenere sul proprio territorio i propri beni culturali, il presidente della Repubblica dovrebbe liberare il Quirinale di questi beni di rapina».
http://www.bresciaoggi.it/stories/Pr...iconoscimento/

Borghezio: “Unità d’Italia, Napolitano si scusi. E un cavalierato per Lancini!”
Per l’esponente leghista bisognerebbe restituire tutti i beni e fare ammenda ai tanti “morti per le proprie patrie”.
Il sindaco di Adro avrebbe dato prova di “saggezza e cultura” e meriterebbe un riconoscimento “dal Quirinale”.
Mario Borghezio è decisamente in giornata: parlando ad un convegno organizzato dalla Lega Nord a Milano, l’eurodeputato del Carroccio fa mostra di voler archiviare l‘unità d’Italia.
Pretendendo, addirittura, le scuse ufficiali di Giorgio Napolitano, da rivolgersi alle vittime delle guerre di unificazione.
“Lo Stato dovrebbe ‘chiedere scusa a tutti quelli sono stati fucilati per difendere la loro patria’ mentre il presidente della Repubblica dovrebbe restituire i beni presenti nel Quirinale che ’sono stati saccheggiati”, dice il politico leghista, ripreso dalle agenzie.
“Il Quirinale” continua Borghezio “e’ pieno di arazzi, documenti, quadri rapinati in maniera garibaldina dai luoghi in cui stavano e, per il rispetto del diritto di ogni popolo di tenere sul proprio territorio i propri beni culturali, il presidente della Repubblica dovrebbe liberare il Quirinale di questi beni di rapina”.
ONORIFICIENZE
Non manca il richiamo al caso di Adro, della scuola “Gianfranco Miglio”, tappezzata dal sindaco del piccolo comune bergamasco di simboli riferibili al partito della Lega Nord. Per Borghezio Oscar Lancini avrebbe “dimostrato di essere un politico di grande cultura a differenza di molti ignoranti di cui e’ affollata la politica’. ‘Questo perche’ sa come e da quando esiste questo simbolo che non e’ un simbolo di partito ma metapolitico, appartenente quindi ai popoli”. Anche e soprattutto per questo motivo “Non vedo perche’ non si debba riconoscere il grande valore di questa scelta. Se fossi stato il presidente della Repubblica avrei dato un riconoscimento a questo sindaco perche’, con questa sua scelta coraggiosa, ha dato un’indicazione che dobbiamo riconnetterci ai nostri simboli ancestrali”.
Quindi il Quirinale svuotato, e per Lancini, un cavalierato!
Parola di Borghezio.
http://www.giornalettismo.com/archiv...o-per-lancini/