Mi riferivo ai paradossi rispetto al senso comune. Nella MQ ci sono particelle che compaiono letteralmente dal nulla. (Proprio come detto nella creazione della Genesi...). Ci sono particelle che sono connesse a distanze enormi (entalgement) e tanti altri comportamenti assurdi.
E' chiaro che non ci sono paradossi all'interno della specifica disciplina. Come non sono paradossi la Trinità e le due nature di Cristo all'interno della disciplina teologica.
In teologia le eresie non sono paradossi sono errori e basta. Esattamente come 2+2=5 in aritmetica. La tomistica ad es. è rigorosa, nel suo ambito, ed è il vertice della scolastica che si chiamava così perché aveva un metodo "da scuola" per comprendere razionalmente le verità rivelate.
Capisco, ma periodicamente fai qualche post con dubbi religiosi. Ma quando uno si impegna per risponderti puntualmente rispondi che non sei molto interessato.
Esatto, non io ma la Chiesa. Per capire cosa è un'eresia bisogna incominciare a capire come leggere i versetti e come fare teologia tra i versetti.
Perché spesso tutte le risposte non stanno in un solo versetto ma in molti versetti anche di libri diversi del testo sacro. Lo stesso motivo per cui serve fare teologia, cosa gli eretici negano o sminuiscono, è qualcosa che va capito e ci vuole pazienza.
In effetti è così però mentre costoro credono in Dio, con caratteristiche diverse (unicità, molteplicità, identificazione di Dio con la natura) i cristiani non credono in Dio.
Ti stupirà ma per la precisione i cristiani credono in Dio-fatto-uomo. Non semplicemente in Dio. Chi vuole parlare solo di Dio senza sforzarsi di capire questa condizione è bene che si rivolga ad ebrei e islamici.
Questa frase non significa letteralmente niente.
Ad es. se c'è scritto "casa" io posso leggere "Ci a esse a".... Anche così ho letto il testo "così com'è"...
Ci sono molti di livelli di lettura del testo.