
Originariamente Scritto da
pippo palla e pertica
Ho fatto i nomi di tre “sinistri” uccisi negli anni 70 da avversari politici: nessuno o quasi li ricordava.
Chi è nato dopo, chi non ne aveva mai sentito parlare, chi in quel giorno lì inseguiva un’altra chimera, qualcuno ha perfino fatto battute idiote. Qualcuno ha ricordato perché direttamente coinvolto: abitava nelle vicinanze, frequentava quel cinema, e l’evento lo aveva (giustamente) sconvolto.
Eppure ogni anno ci viene ricordata l’ingiusta fine di Sergio Ramelli, anche lui ucciso da avversari politici negli anni 70. Ma Benedetto Petrone, Mario Lupo e Alceste Campanile non li ricorda nessuno, e questo non va per niente bene.
Intendiamoci: io ho il massimo rispetto per la memoria di Sergio Ramelli e per il dolore di chi lo conosceva e gli voleva bene; e ho scritto “avversari politici” solo per rendere l’idea; per definire coloro che hanno ucciso Ramelli, Campanile, Lupo e Petrone, nella mia mente il termine esatto è “delinquenti assassini”. Per rendere meglio l’idea potrei aggiungere a questi quattro le vittime dell’ignobile rogo di Primavalle, un atto criminale e vigliacco di cui spero gli autori portino con sé la vergogna, oltre che il rimorso.
Ma non mi piace la memoria selettiva, quella che considera vittime solo quelle della sua parte politica. Si parla sempre del Commissario Calabresi, non si parla mai del Giudice Occorsio: avrei potuto iniziare un altro thread intitolato: Vittorio Occorsio, chi era costui? Qualcuno avrebbe detto non so, qualcun altro avrebbe cercato su wikipedia, molti non avrebbero nemmeno aperto il thread.
E così per tanti altri: ragazzi, ragazze, servitori dello Stato, semplici lavoratori, tutti vittime della violenza insensata di un’epoca iniziata con grandi speranze e terminata con la conta dei morti.
Proviamo a togliere alle vittime il colore politico e iniziamo a considerarle per quello che effettivamente sono: persone alle quali è stata tolta la vita.
Che la memoria valga per tutti. E che aiuti tutti a non ricominciare mai più.