La Meloni, senza rendersene conto- sta diventando un problema, non per l'opposizione, ma per l'Italia. Il suo sfrenato bellicismo -motivato da esclusive ragioni di carrierismo che ha affidato/legato al suo appecoronamento ai guerrafondai americani- ha portato l'Italia sul piano (bellicista) di Gran Bretagna e Polonia, cioè dei due più ostinati nemici europei della Russia e della pace. La minaccia della Gran Bretagna di fornire all'Ucraina armi sporche (uranio impoverito) è da un lato prova di difficoltà del fronte ucraino e dall'altro di spregiudicatezza bellicista che alza ancora di più il livello della escalation militare. Se dovesse superarsi l'asticella, l'Italia, assieme alla Polonia, sarebbe la prima vittima dei missili russi 'europei' (che eviterebbero inizialmente paesi nucleari, come Gran Bretagna e Francia e forti come la Germania, che peraltro non è bellicista come l'Italia). Sarà una coincidenza, ma quando scoppia una guerra l'Italia a guida fascista (1940 e 2023) sceglie sempre l'alleato più guerrafondaio (Hitler, Biden) e più sbagliato perché destinato a perdere, specialmente adesso che è entrata in campo anche la Cina, che non potrà tollerare un nuovo mondo ancor più unipolare di prima ed in cui sarebbe la seconda vittima designata alla neutralizzazione (dopo la Russia). La guerra, purtroppo, è diventato il problema mondiale ed italiano più grave, più dei cambiamenti climatici e della siccità, e per questo ci vuole il massimo della ragionevolezza. L'Italia di Giorgia non può più mettere al primo posto la lotta ai clandestini e non può continuare ad eludere gli altri problemi italiani, di cui non ha idea di come risolverli se non con gli slogan ("ho la coscienza a posto", "sono una madre"). Spero che i suoi sostenitori glielo facciano capire prima che sia troppo tardi.