FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.
"NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.
Per come la vedo io, basandomi aggiuntivamente sulla mia esperienza personale, essendo stato contiguo nella fase 20-25 anni a coetanei che facevano stronzate (qualche volta pure io), credo che certe pulsioni distruttive, di conflitto, siano naturali. Tali attitudini si manifestano secondo gradazioni diverse in base al carattere, alla classe sociale, alla situazione personale, all' età (da che mondo è mondo, i giovani sono la fascia anagrafica maggiormente aggressiva e violenta), per cui trovi quello completamente mansueto e quello troppo pazzo-delinquente. La società aziendalista-tecnologica, sinonimo coniato dal sottoscritto per indicare genericamente il mondo moderno creatosi negli ultimi 3-4 secoli, ha bisogno di comprimere gli istinti conflittuali per funzionare, ma oltre a scontrarsi con i limiti naturali, la sua caratterizzazione finisce per scatenare, provocare e incrementare certe pulsioni "negative": voi avete citato il fatto che la società attuale crea per molti tanto tempo senza nulla da fare, oppure il fenomeno migratorio che certamente genera occasione di comportamento antisociale. Io potrei aggiungere altre cause, ad esempio che il sistema induce automaticamente infelicità, che non ci sono gli scontri tra tribù come nel mondo primitivo ma che questi vengono allora sostituiti da quelli tra teppisti, ultrà ecc. C'è il fatto che la società moderna produce troppa roba da arraffare. Non parliamoo della voglia di evasione dalla realtà che la società complessa innesca. Potrei continuare ...
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"NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.
Lo Stato anche se del tipo che abbiamo, quando un fenomeno cosiddetto deviante trabocca da degenerare in un malfunzionamento dell' ingranaggio tecnologico-aziendalista o in un pericolo per l' ordine costituito, quando suscita un enorme allarme sociale nell' opinione pubblica al punto da minare il consenso per la classe politica, interviene a reprimere duramente il fenomeno, mettendo da parte anche le buone maniere. Interviene con durezza quando il fenomeno assume connotazioni culturali apertamente ostili agli ideali ostentati dalla classe politica e culturale, si veda la repressione degli skinheads negli anni '90 e la celerità con cui vengono arrestati i "neonazisti" e "neofascisti" spesso senza aver fatto nessun danno materiale ma giusto per aver passato molto tempo sul web a esprimere desiderio di fare azioni ostili.
Se non si verificano queste condizioni, lo Stato tende un pò a lasciar fare o per menefreghismo o perché sa che l' aggressività ed altre pulsioni come la voglia di evadere sono naturali e talvolta esacerbate dal mondo moderno, così può essere più conveniente non porsi in modo troppo repressivo nei confronti delle categorie più guerresche della società, per non averle contro.
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Non so quanto le serie tv "crime" o la trap possano avere influito, se ben ricordo si parlava di "emergenza baby gang" anche nei primi anni 2000 senza che questi fattori esistessero o avessero lo stesso peso di oggi. La principale differenza è che allora si parlava di bullismo ai danni di coetanei mentre oggi di spaccio, accoltellamenti e roba simile, ma è probabile che nello sviluppo in senso maggiormente delinquenziale del fenomeno piuttosto che la musica o le serie tv abbia avuto un peso maggiore l'etnicizzazione delle suddette "gang", ora perlopiù composte da maghrebini e sudamericani di seconda generazione provenienti da famiglie collocate in ambiti borderline dal punto di vista sociale ed economico.
https://www.ramispogli.it/
"…Credo che lo sapevo fin da principio. Lo sapevo che non ci saremmo mai arrivati. A lui piaceva tanto sentirne parlare che anch’io ho creduto fosse possibile."
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