Qualche giorno fa scrivevo di come la politica volesse dei tifosi affamati e non troppo folli, meglio un po' rincoglioniti.
Oggi leggo che questo governo vuole abolire il reato di tortura.
Non che la cosa mi stupisca, lo promettevano in campagna elettorale.
Tutto funzionale per aizzare i cani rabbiosi che confidano di veder realizzate le proiezioni delle loro più intime frustrazioni.
Godere nell'immaginare i propri avversari politici coperti di sangue, dopo un azione violenta della polizia, è qualcosa che raggiunge livelli di sfiga fuori scala per essere misurati da qualunque rilevatore sociale.
Siamo di fronte ad un vero e proprio degrado morale che, nella perenne campagna elettorale che sta portando avanti il governo, deve essere mantenuto ad un certo livello di vibrazione perché la macchina del consenso non si inceppi.
Ad oggi non c'è alcuna emergenza sicurezza in Italia, gli anni di piombo sono uno sbiadito ricordo e non esistono movimenti antagonisti degni di tale nome.
Il popolo è pigramente oscillante tra una serata sul divano a guardare la TV e girare per qualche centro commerciale. Non si rilevano tensioni tali da rendere necessaria la forza bruta (gratuita) contro bande di sovversivi.
Ci sarebbe la mafia da reprimere con forza ma a "Don Raffaè" glielo portano ancora 'o cafè [Cit.].
Siate affamati siate folli?
No.
Siate assetati di sangue, noi vi accontenteremo.