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  1. #161
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    Predefinito Re: Venerabili Fratelli Sacerdoti, la Chiesa sta vivendo una crisi senza precedenti

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Sul piano sociologico è così, ma su quello teologico non è così, prova è la definizione di teologia che ho messo in questo thread.
    Ma la teologia citata da te, non ha spiegato niente del motivo per cui l'inferno non contiene il diavolo, nè hai avuto il coraggio di spiegare cosa voleva fare la chiesa se qualcuno non voleva convertirsi.


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Hai deciso di fare pubblicità ad un ebook invece di dirmi semplicemente cosa dicevano di preciso sulla religione Voltaire e Rousseau?
    Gli ebook sono utili, poi ti ho citato dei filosofi che criticano la religione, se vuoi sapere di preciso, basta che fari una ricerchina su Internet, mica devo fare tutto io no?


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Mai detto questo, rileggi bene tutti i post sulla questione.
    Hai detto che il male lo creaio noi, quindi dio non riesce a controllare l'inferno, in caso contrario, dovresti dire perchè l'inferno non impedisce il male se lo ha creato dio apposta.


    Non mi conosci, quindi non puoi sapere. Ho portato molte prove sulla mia Fede in questa ed in altre discussioni.
    No, hai soltanto ripetuto a pappagallo quello che dicono gli amici domenicani, senza spiegare perchè il male non si riesce a impedire.

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Anche io credo in quello che vedo, e quello che ho visto anni fa ha permesso il mio ritorno alla Fede.
    No tu racconti quello che immagini nella tua mente, ma non è che porti prove di avere visto dio, sennò le avresti fatte vedere.

  2. #162
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    Predefinito Re: Venerabili Fratelli Sacerdoti, la Chiesa sta vivendo una crisi senza precedenti e

    Citazione Originariamente Scritto da Baphomet Visualizza Messaggio
    Matteo e Luca danno delle discenze non concordi su alcuni punti e avendo spostato tutti gli eventi 40 anni prima della caduta del tempio, la loro genealogia è molto probabilmente fasulla, specialmente nella parte finale.

    Qui trovi parte della biografia del Cristo storico sotto il nome di Yochannan ben Zakkai, un testo copiato pedissequamente dall'autore del Vangelo di Nicodemo, che ha semplicemente sostituito Yochannan ben Zakkai con Gesù, Pilato con Vespasiano e Gamalliel I con Gamaliel II:


    E aggiunse: "Io me ne vado e manderò qui un altro [al mio posto]. Fammi una richiesta, e l'esaudirò." Gli disse: "Concedimi Yavne e i suoi saggi; e la dinastia di Rabban Gamliel [per salvare la discendenza del re David (Rashi)];

    http://www.anzarouth.com/2008/08/tal...55-57.html?m=1
    1. La genealogia riferita da S. Luca e quella riferita da S. Matteo hanno gli stessi nomi da Davide fino ad Abramo, ma da Gesù a Davide hanno solo due nomi comuni, Giuseppe e Zorobabele.
    Due sono le tesi escogitate dagli esperti per sciogliere tale difficoltà.

    2. Alcuni pensano che S. Matteo abbia tramandato la genealogia ufficiale di Gesù, e cioè gli antenati di S. Giuseppe e che S. Luca offra invece la genealogia reale, ossia gli antenati di Maria.
    Secondo questa sentenza, da parte di san Giuseppe Gesù discenderebbe da Davide per la linea di Salomone, mentre da parte della madre discenderebbe da Davide ma per la linea secondaria di Natan.

    3. La maggior parte degli interpreti sia antichi che moderni ritiene che i due Evangelisti riferiscano entrambi la genealogia di S. Giuseppe, e per spiegare le divergenze ricorrono alla legge del levirato (Dt 25,5-10; Mt 22,24ss.), la quale voleva che se un uomo fosse morto senza figli, il suo più prossimo parente ne dovesse sposare la vedova, e il primo figlio che fosse nato venisse considerato come figlio del defunto, a cui succedeva nei diritti e nell’eredità.
    Se perciò Giuseppe secondo S. Matteo è figlio di Giacobbe e secondo S. Luca invece è figlio di Eli, ciò proviene dal fatto che Giacobbe ed Eli erano due fratelli solo da parte di madre.
    Morto Giacobbe senza lasciar figli, Eli sposò la vedova cognata e generò Giuseppe, il quale, benché figlio naturale di Eli, dalla legge però veniva considerato come figlio di Giacobbe.
    S. Matteo quindi riferirebbe la genealogia legale di Gesù, mentre S. Luca riporterebbe la reale.
    Giulio Africano che fu il primo a dare questa spiegazione, dice di averla ricevuta dagli stessi parenti di Gesù, che ancora vivevano.
    Questa opinione è più probabile.

    4. San Luca parte da Adamo perché scrive il Vangelo per dei cristiani convertiti dal paganesimo e con questo vuole sottolineare che Gesù non è Messia solo per gli ebrei ma per tutto il genere umano.
    Matteo, invece, poiché scrive il Vangelo per degli ebrei convertiti. Inizia da Abramo perché secondo la promessa il Messia doveva nascere dalla stirpe di Abramo.


    https://www.bing.com/ck/a?!&&p=b5e0d...pZG9uby8&ntb=1

    I Vangeli di Gamaliele e Nicodemo sono apocrifi che risalgono come minimo al tra il IV e il V secolo d.C per il primo, mentre per il secondo da cui dipende interamente dal primo risale tra il II e il IV/V secolo d.C.
    Il Talmud Babilonese è stato composto tra il 200 d.C e il 500 d.C, sono tutte fonti molto tarde rispetto ai Vangeli canonici come quello di Matteo e Luca che risalgono tutti al I secolo d.C.
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  3. #163
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    Predefinito Re: Venerabili Fratelli Sacerdoti, la Chiesa sta vivendo una crisi senza precedenti

    Ma la teologia citata da te, non ha spiegato niente del motivo per cui l'inferno non contiene il diavolo, nè hai avuto il coraggio di spiegare cosa voleva fare la chiesa se qualcuno non voleva convertirsi.
    Rileggi tutti i post che trattano dell'Inferno e poi ne riparliamo.

    Gli ebook sono utili, poi ti ho citato dei filosofi che criticano la religione, se vuoi sapere di preciso, basta che fari una ricerchina su Internet, mica devo fare tutto io no?
    Chiedevo non un ebook sulla storia dell'ateismo, ma quanto meno una disamina sul pensiero di Voltaire e Rousseau. Potresti citarmi le loro opere, per favore?

    Hai detto che il male lo creaio noi, quindi dio non riesce a controllare l'inferno, in caso contrario, dovresti dire perchè l'inferno non impedisce il male se lo ha creato dio apposta.
    Il male in quanto tale non esiste. Esiste solo il bene. Noi chiamiamo male il bene che è corrotto.
    Dunque, sebbene nel nostro linguaggio siamo portati a personificare il male e a parlare dell’esistenza del male, a rigore esiste solo il bene, che talvolta è integro e talvolta corrotto (gli manca qualcosa che dovrebbe avere).
    Questo limite non viene da Dio, che essendo perfettissimo dà ad ogni realtà la sua perfezione, ma è derivante da chi, cooperando con Dio, non ha voluto dare alle proprie azioni la perfezione che dovrebbero avere.
    Infatti né gli angeli né gli uomini possono pensare o fare qualcosa indipendentemente da Dio, come ogni raggio di sole non può sussistere senza la sorgente da cui deriva.
    Quando compiono il male, gli angeli e gli uomini si comportano nella loro cooperazione con Dio come “cause deficienti”, e cioè come cause che non danno a quanto producono la perfezione che dovrebbero dare.

    8. Ne segue pertanto in maniera assoluta che Dio non causa il male.
    Creando angeli e uomini come esseri liberi, e pertanto partecipi del suo potere creativo, ha permesso indirettamente che questi potessero compiere il male.
    Ma Dio il male non lo vuole, né ne è la causa. Lo permette, sì. Ma Dio è così buono e così perfetto e onnipotente che anche dal male sa trarre dei beni.
    Aristotele diceva che mors unius est generatio alterius: la morte di una realtà è inizio della generazione di un’altra realtà.
    Questo lo vediamo nella natura.
    E non c’è motivo per negare che questo Dio non lo possa fare anche in riferimento al male derivante dagli angeli ribelli e dagli uomini.


    https://www.bing.com/ck/a?!&&p=04e0d...1tYWxlLw&ntb=1

    Rileggiti bene quanto ho citato testualmente addietro e poi ne riparliamo.

    No, hai soltanto ripetuto a pappagallo quello che dicono gli amici domenicani, senza spiegare perchè il male non si riesce a impedire.
    La risposta di Sant’Agostino è poi la seguente: “Dio, essendo sommamente buono, non permetterebbe in alcun modo che nelle sue opere ci fosse il male se non fosse così potente e buono da trarre il bene anche dal male” (Enchir. 11).
    San Tommaso commenta: “Appartiene dunque all’infinita bontà di Dio il permettere che vi siano dei mali e da essi trarre dei beni” (Somma teologica, I, 2, 3, ad 1).


    https://www.amicidomenicani.it/dio-n...salvarci-cosi/

    No tu racconti quello che immagini nella tua mente, ma non è che porti prove di avere visto dio, sennò le avresti fatte vedere.
    Non ho mai scritto questo, ho scritto ben altro.
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  4. #164
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    Predefinito Re: Venerabili Fratelli Sacerdoti, la Chiesa sta vivendo una crisi senza precedenti e

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    1. La genealogia riferita da S. Luca e quella riferita da S. Matteo hanno gli stessi nomi da Davide fino ad Abramo, ma da Gesù a Davide hanno solo due nomi comuni, Giuseppe e Zorobabele.
    Due sono le tesi escogitate dagli esperti per sciogliere tale difficoltà.

    2. Alcuni pensano che S. Matteo abbia tramandato la genealogia ufficiale di Gesù, e cioè gli antenati di S. Giuseppe e che S. Luca offra invece la genealogia reale, ossia gli antenati di Maria.
    Secondo questa sentenza, da parte di san Giuseppe Gesù discenderebbe da Davide per la linea di Salomone, mentre da parte della madre discenderebbe da Davide ma per la linea secondaria di Natan.

    3. La maggior parte degli interpreti sia antichi che moderni ritiene che i due Evangelisti riferiscano entrambi la genealogia di S. Giuseppe, e per spiegare le divergenze ricorrono alla legge del levirato (Dt 25,5-10; Mt 22,24ss.), la quale voleva che se un uomo fosse morto senza figli, il suo più prossimo parente ne dovesse sposare la vedova, e il primo figlio che fosse nato venisse considerato come figlio del defunto, a cui succedeva nei diritti e nell’eredità.
    Se perciò Giuseppe secondo S. Matteo è figlio di Giacobbe e secondo S. Luca invece è figlio di Eli, ciò proviene dal fatto che Giacobbe ed Eli erano due fratelli solo da parte di madre.
    Morto Giacobbe senza lasciar figli, Eli sposò la vedova cognata e generò Giuseppe, il quale, benché figlio naturale di Eli, dalla legge però veniva considerato come figlio di Giacobbe.
    S. Matteo quindi riferirebbe la genealogia legale di Gesù, mentre S. Luca riporterebbe la reale.
    Giulio Africano che fu il primo a dare questa spiegazione, dice di averla ricevuta dagli stessi parenti di Gesù, che ancora vivevano.
    Questa opinione è più probabile.

    4. San Luca parte da Adamo perché scrive il Vangelo per dei cristiani convertiti dal paganesimo e con questo vuole sottolineare che Gesù non è Messia solo per gli ebrei ma per tutto il genere umano.
    Matteo, invece, poiché scrive il Vangelo per degli ebrei convertiti. Inizia da Abramo perché secondo la promessa il Messia doveva nascere dalla stirpe di Abramo.


    https://www.bing.com/ck/a?!&&p=b5e0d...pZG9uby8&ntb=1

    I Vangeli di Gamaliele e Nicodemo sono apocrifi che risalgono come minimo al tra il IV e il V secolo d.C per il primo, mentre per il secondo da cui dipende interamente dal primo risale tra il II e il IV/V secolo d.C.
    Il Talmud Babilonese è stato composto tra il 200 d.C e il 500 d.C, sono tutte fonti molto tarde rispetto ai Vangeli canonici come quello di Matteo e Luca che risalgono tutti al I secolo d.C.
    Dalle riflessioni del teologo cristiano Vito Mancuso
    Perché non sono cattolico anche se ammiro moltissimo la figura di Gesù Cristo?

    Prima di tutto perché preferisco essere libero da qualunque forma istituzionale e in secondo luogo perché non sono affatto certo che Gesù, se potesse parlare, si riterrebbe cattolico, se non altro per le palesi contraddizioni esistenti nei Vangeli.

    Quali? Non sono poche e nemmeno poco importanti, come sottolineato da Vito Mancuso.

    Riassumo quanto segue:

    Il detto che caratterizza il primato papale: ‘Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa (Matteo 16,18-19)’ non trova alcuna corresponsione negli altri tre vangeli e insospettisce il fatto che ci si possa dimenticare di riportare un fattore di basilare importanza.

    Matteo (2,11) racconta di un Gesù nato nella casa dei genitori, a Betlemme, per poi fuggire da Erode recandosi in Egitto e quindi finire a Nazaret.

    Per Luca, (2,7) invece, Gesù nasce in una mangiatoia, fuori casa, perché Maria e Giuseppe erano a Betlemme per un censimento e tornarono a casa senza mai recarsi in Egitto.

    Secondo Matteo (5,1) il ‘Discorso della Montagna’ avviene, appunto, in montagna, mentre per Luca (6,17) in pianura.

    Matteo ci parla di otto beatitudini più una rivolta ai discepoli, mentre in Luca ci sono solo tre beatitudini più una e altrettante maledizioni che invece non si trovano in Matteo.

    Quest’ultimo riporta: ‘Beati i poveri in spirito’ mentre Luca solo: ‘Beati i poveri’ e la cosa non è di secondaria importanza poiché per Matteo la ricchezza materiale non era un ostacolo alla salvezza, mentre lo era per Luca il quale fece anche dire a Gesù: ‘E guai a voi ricchi’ (Matteo 5,3-10 – Luca 6,20-26).

    Il Padre nostro di Matteo (6,9-13) è quasi il doppio di quello di Luca (11,2-4).

    Marco (9,40) e Luca 9,50) ci raccontano di un Gesù più aperto verso le opinioni avverse: ‘Chi non è contro di noi, è per noi’, mentre Matteo (12,30) ci offre un Gesù dispotico: ‘Chi non è con me è contro di me’. Luca poi, si contraddice nel tempo (11,23) facendo anch’esso affermare a Gesù la stessa cosa.

    Clamorose contraddizioni le troviamo anche tra i Sinottici (Marco, Luca e Matteo) e Giovanni.

    La durata dell’attività pubblica di Gesù per i Sinottici è solo un anno, mentre per Giovanni è di tre anni.

    Il luogo dell’attività pubblica per i Sinottici è la Galilea e solo alla fine a Gerusalemme, mentre per Giovanni è subito sia la Galilea che Gerusalemme.


    https://www.expartibus.it/vangeli-e-contraddizioni/

    I vangeli si contraddicono tra di loro, perchè ci sono cristiani come te e krasotkin, che ammettono tranquillamente che la bibbia deve essere interpretata a seconda delle opinioni personali.
    Quindi per questo i vangeli hanno storie diverse, perchè appunto chi li scrive, interpreta la religione come vuole lui, non essendoci risposte chiare, e quindi non sono dati di fatto ma appunto idee personali.

  5. #165
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    Predefinito Re: Venerabili Fratelli Sacerdoti, la Chiesa sta vivendo una crisi senza precedenti

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Rileggi tutti i post che trattano dell'Inferno e poi ne riparliamo.
    No ne parliamo adesso, perchè se l'inferno non è creato da dio, allora esiste un luogo malefico dove lui non ha alcun potere, quindi non è onnipotente, se invece lo ha creato dio, allora il male non deve esistere perchè al di fuori del suo regno non dovrebbe uscire, non è difficile.


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Chiedevo non un ebook sulla storia dell'ateismo, ma quanto meno una disamina sul pensiero di Voltaire e Rousseau. Potresti citarmi le loro opere, per favore?
    Wikipedia ti da tutte le risposte che vuoi, visto che anche a te piace citarla, se poi non vuoi leggere quello che c'è scritto perchè sei sfaticato, la colpa è solo tua, io non posso farci niente.

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Il male in quanto tale non esiste. Esiste solo il bene. Noi chiamiamo male il bene che è corrotto.
    Dunque, sebbene nel nostro linguaggio siamo portati a personificare il male e a parlare dell’esistenza del male, a rigore esiste solo il bene, che talvolta è integro e talvolta corrotto (gli manca qualcosa che dovrebbe avere).
    Questo limite non viene da Dio, che essendo perfettissimo dà ad ogni realtà la sua perfezione, ma è derivante da chi, cooperando con Dio, non ha voluto dare alle proprie azioni la perfezione che dovrebbero avere.
    Infatti né gli angeli né gli uomini possono pensare o fare qualcosa indipendentemente da Dio, come ogni raggio di sole non può sussistere senza la sorgente da cui deriva.
    Quando compiono il male, gli angeli e gli uomini si comportano nella loro cooperazione con Dio come “cause deficienti”, e cioè come cause che non danno a quanto producono la perfezione che dovrebbero dare.

    8. Ne segue pertanto in maniera assoluta che Dio non causa il male.
    Creando angeli e uomini come esseri liberi, e pertanto partecipi del suo potere creativo, ha permesso indirettamente che questi potessero compiere il male.
    Ma Dio il male non lo vuole, né ne è la causa. Lo permette, sì. Ma Dio è così buono e così perfetto e onnipotente che anche dal male sa trarre dei beni.
    Aristotele diceva che mors unius est generatio alterius: la morte di una realtà è inizio della generazione di un’altra realtà.
    Questo lo vediamo nella natura.
    E non c’è motivo per negare che questo Dio non lo possa fare anche in riferimento al male derivante dagli angeli ribelli e dagli uomini.


    https://www.bing.com/ck/a?!&&p=04e0d...1tYWxlLw&ntb=1

    Rileggiti bene quanto ho citato testualmente addietro e poi ne riparliamo.
    La cronaca quotidiana rende sempre più complicato raggiungere non diciamo la felicità, ma momenti di serenità e tranquillità dell’animo, un animo gettato in una landa deserta, continuamente sottoposto a un malessere esistenziale e a un bombardamento di stress, ansia, angoscia e sofferenza.

    Secondo una vasta letteratura che va dai primi filosofi agli autori moderni e contemporanei, bene e male sono i due principi fondamentali che governano la vita umana. Essi sono in perenne lotta fra loro e corrispondono alle pulsioni originarie teorizzate da Freud: Eros e Thanatos, amore e odio, vita e morte.

    Sono state le religioni, la filosofia e la teologia ad aver iniziato ad indagare il mistero del male, un problema che da sempre suscita nell’uomo un senso di angoscia e tormento, e rappresenta una sfida alla ragione e alla scienza.

    Gli studiosi hanno fornito le risposte più varie. Sono stati chiamati in causa la volontà divina, i sentimenti morali, l’ordine del cosmo, la libertà soggettiva, la ragione, la cultura, l’evoluzione, l’architettura del cervello.

    Le grandi religioni hanno fatto riferimento all’esistenza di un Dio del bene e di un Dio del male (Zoroastrismo) o al dolore come elemento costitutivo dell’esistenza umana (Buddismo e Taoismo). Per il Confucianesimo, il male nasce dalla materia, mentre l’Islamismo fa risalire l’origine del male alla ribellione di Sanata e fonda la distinzione tra bene e male sulla legge rivelata (Corano) e sull’obbedienza a Dio. A sua volta, l’Ebraismo attribuisce la radice del male ad una caduta primitiva. Il Cristianesimo infine fa perno sul peccato originale e sulla redenzione.

    Il pensiero antico, già con Omero, Esiodo e Sofocle, rivela una coscienza molto intensa dell’angosciosa presenza del male nel mondo. L’idea del male come antitesi del bene e dell’essere, ossia come non-essere in filosofia si trova a partire dalla concezione stoica, la quale asserisce che il male non esiste in sé in quanto è privazione del bene. Per Socrate, il male è ignoranza, assenza cioè di principi etici, mentre il bene è conoscenza, cultura, sapienza. Platone, Aristotele e sant’Agostino considerano il male metafisico come una “privazione” di essere, come il “non-essere”. Il male è una proprietà congenita della natura umana, sintomo di un uso disordinato del libero arbitrio. Il male – precisa sant’Agostino – è punizione di una colpa, di una trasgressione. Questa teoria ha influenzato tutta la filosofia cristiana.


    https://www.neuroscienze.net/il-bene...vono-lumanita/

    Ho letto tutte la arrampicate sugli specchi che hai fatto fin'ora, tranquillo.


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    La risposta di Sant’Agostino è poi la seguente: “Dio, essendo sommamente buono, non permetterebbe in alcun modo che nelle sue opere ci fosse il male se non fosse così potente e buono da trarre il bene anche dal male” (Enchir. 11).
    San Tommaso commenta: “Appartiene dunque all’infinita bontà di Dio il permettere che vi siano dei mali e da essi trarre dei beni” (Somma teologica, I, 2, 3, ad 1).


    https://www.amicidomenicani.it/dio-n...salvarci-cosi/
    Ci si può chiedere se esistano un bene e un male assoluti, oppure se tali idee siano relative a epoche e gruppi umani diversi. Quello che è bene per una società può essere male per un'altra, e una stessa azione, in situazioni diverse, può essere valutata differentemente all'interno di una stessa comunità. Così per esempio, nelle tribù dei Sioux gli adulti insegnavano ai ragazzi a rubare con destrezza. Uccidere un uomo è universalmente considerata un'azione da condannare (è uno dei comandamenti ricevuti da Mosè), tuttavia si ritiene accettabile uccidere per legittima difesa; e uccidere un nemico in guerra è addirittura considerato un atto d'onore, da premiare; come pure, in alcune nazioni che ammettono la pena di morte, uccidere un criminale è un atto di giustizia.


    https://www.treccani.it/enciclopedia...ei-ragazzi%29/
    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Non ho mai scritto questo, ho scritto ben altro.
    No, hai scritto quello che pensi tu, cioè che sei convinto che dio possa trarre il bene dal male, ma allora il male non ha nessuna speranza di vincere, e quindi non rappresenta un pericolo per le persone semplice.

  6. #166
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    Predefinito Re: Venerabili Fratelli Sacerdoti, la Chiesa sta vivendo una crisi senza precedenti

    m96m: I Vangeli di Gamaliele e Nicodemo sono apocrifi che risalgono come minimo al tra il IV e il V secolo d.C per il primo, mentre per il secondo da cui dipende interamente dal primo risale tra il II e il IV/V secolo d.C.
    Il Talmud Babilonese è stato composto tra il 200 d.C e il 500 d.C, sono tutte fonti molto tarde rispetto ai Vangeli canonici come quello di Matteo e Luca che risalgono tutti al I secolo d.C.
    Questa è la solita campagna a favore dei padri della Chiesa, che hanno pubblicizzato i loro vangeli come ispirati e più antichi, facendo nello tempo la campagna inversa con gli altri vangeli gnostici e apocrifi.
    Luca ad esempio potrebbe essere stato scritto nel 135 d.C. dalla scuola di Marcione da Sinope assieme alle lettere lettere di Paolo e tutti i vangeli allora esistenti, furono adattati a questo per la creazione del Canone.

    Il TALMUD non potevano scriverlo prima, prechè gli ebrei dopo la rivolta del 135 d.C., furono deportati e schiavizzati dall'imperatore Adriano, negò nello stesso tempo d'nsegnare la Torah e punì con la morte tutti coloro che eseguirono i suoi ordini: lo permise soltanto a suo nipote Aquila da Sinope, che scrisse una Bibbia tutta sua ed era il figlio di Clemente Romano.Molto probabilmente Aquila da Sinope era quel Marcione da Sinope che creò il Cannone biblico!
    Quindi...per me la versione ufficiale della Chiesa è da rigettare!

  7. #167
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    Predefinito Re: Venerabili Fratelli Sacerdoti, la Chiesa sta vivendo una crisi senza precedenti

    Citazione Originariamente Scritto da Baphomet Visualizza Messaggio
    Questa è la solita campagna a favore dei padri della Chiesa, che hanno pubblicizzato i loro vangeli come ispirati e più antichi, facendo nello tempo la campagna inversa con gli altri vangeli gnostici e apocrifi.
    Luca ad esempio potrebbe essere stato scritto nel 135 d.C. dalla scuola di Marcione da Sinope assieme alle lettere lettere di Paolo e tutti i vangeli allora esistenti, furono adattati a questo per la creazione del Canone.

    Il TALMUD non potevano scriverlo prima, prechè gli ebrei dopo la rivolta del 135 d.C., furono deportati e schiavizzati dall'imperatore Adriano, negò nello stesso tempo d'nsegnare la Torah e punì con la morte tutti coloro che eseguirono i suoi ordini: lo permise soltanto a suo nipote Aquila da Sinope, che scrisse una Bibbia tutta sua ed era il figlio di Clemente Romano.Molto probabilmente Aquila da Sinope era quel Marcione da Sinope che creò il Cannone biblico!
    Quindi...per me la versione ufficiale della Chiesa è da rigettare!
    I Vangeli apocrifi sono stati rigettati dai santi padri della Chiesa a causa delle varie dottrine eretiche e gnostiche che contenevano, che erano in contrasto con le Sacre Scritture, per non parlare del fatto che sono quasi tutti di epoca tardiva (secondo o terzo secolo) e quasi tutti (soprattutto i vangeli) si differenziano dai testi sacri per lo stile miracolistico e fantasioso.
    https://www.amicidomenicani.it/ecco-...ede-cattolica/

    Quello di Luca che risale al 135 d.C con Marcione insieme alle altre lettere paoline al momento è poco più di un ipotesi accademica sostenuta principalmente da Klinghardt e Vinzent, ma la maggioranza degli studiosi concorda che il cosiddetto Vangelo di Marcione sia poco più che una versione modificata di Luca, con altre ipotesi che affermano il contrario, ma come ho scritto si tratta solo di ipotesi.

    Il Talmud babilonese comprende la Mishnah e la Ghemara babilonese, quest'ultima rappresenta il culmine di oltre 300 anni di analisi della Mishnah nelle Accademie Talmudiche di Babilonia. Le basi di questo processo di analisi furono poste da Abba Arika (175-247), un discepolo di Judah ha-Nasi. La tradizione attribuisce la compilazione del Talmud babilonese nella sua forma attuale a due saggi babilonesi, Rav Ashi e Ravina II. Rav Ashi fu presidente dell'Accademia di Sura dal 375 al 427. Il lavoro iniziato da Rav Ashi fu completato da Ravina, che è tradizionalmente considerato come l'ultimo esponente amoraico. Di conseguenza, i tradizionalisti sostengono che la morte di Ravina nel 475 è l'ultima data possibile per il completamento della redazione del Talmud. Tuttavia, anche nella visione più tradizionale, alcuni passaggi sono considerati come il lavoro di un gruppo di rabbini che hanno curato il Talmud dopo la fine del periodo amoraico, noto come Savoraim o Rabbanan Savora'e (che significa "ragionatori" o "consideratori").https://en.wikipedia.org/wiki/Talmud

    Nulla che centra con Aquila di Sinope la cui traduzione fu apprezzata assai da Origene tanto da inserirla nel suo Exapla.
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  8. #168
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    Predefinito Re: Venerabili Fratelli Sacerdoti, la Chiesa sta vivendo una crisi senza precedenti e

    @m96m



    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Scusa cosa c'è che non ti è chiaro? Papa Benedetto XVI è stato piuttosto chiaro al riguardo verso la FSSSPX.



    Non hai letto tutto il documento o hai dato per scontato qualcosa solo perché in sintonia con la narrazione mainstream. Punto 3, a pagina 2 del pdf. I dubbi sulla storia non rientrano nel Magistero del Papa. Sono dubbi legittimi e si discutono in sede di scienza storica, anche fossero sbagliati non tolgono nulla alla cattolicità di chi li esprime.


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Lo scioglimento dalla scomunica ha liberato i quattro Vescovi da una pena canonica gravissima, ma non ha cambiato la situazione giuridica della Fraternità San Pio X, che, al momento attuale, non gode di alcun riconoscimento canonico nella Chiesa Cattolica. Anche i quattro Vescovi, benché sciolti dalla scomunica, non hanno una funzione canonica nella Chiesa e non esercitano lecitamente un ministero in essa
    Ancora: Per un futuro riconoscimento della Fraternità San Pio X è condizione indispensabile il pieno riconoscimento del
    Concilio Vaticano II e del Magistero dei Papi Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e
    dello stesso Benedetto XVI.



    Sono cose che sappiamo.


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    In sintesi: hanno molte ragioni, ma non hanno ragione.




    Questo è quello che ho detto anch'io ad inizio di questo 3D mi pare.


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Cosa non ti è chiaro nella frase del Papa: “Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?

    In primis, Papa Francesco non ha cambiato nulla della dottrina della Chiesa Cattolica riguardo la sodomia.

    Inoltre se uno cerca Dio e cerca di camminare secondo le sue vie non abbiamo che da compiacerci.

    Chiaro che per buona volontà, si intende ovviamente il proposito di cambiare vita e di non peccare mai più.

    https://www.amicidomenicani.it/e-pos...o-si-ripetono/

    Sul linguaggio, posso comprendere che alle volte ci sia poca chiarezza e non possa essersi capito, ma riguardo a quanto ha detto Papa Francesco questo non mi sembra il caso.



    Ripeto che secondo me il discorso del Papa non è sbagliato in ciò che dice, ci mancherebbe, ma è incompleto del monito evangelico. E' sbagliato per ciò che non dice, quindi.

    "va' e d'ora in poi non peccare più". Perché al "chi sono io per giudicare" che corrisponde al "non giudicate e non sarete giudicati" dovrebbe seguire esplicitamente il "non peccare più".

    Tu essendo cattolico, e ben consapevole della dottrina, lo dai per sotteso ma tu pensa se quel discorso fosse stato fatto da un autore cristiano dei primi secoli, e oggi noi leggessimo un frammento del genere: potresti dedurne compiutamente la dottrina cattolica in merito? Non credo proprio.


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Ah ok, molto spesso si tratta di travisazioni ideologiche e propagandistiche.



    Ok, ma la vedi la realtà ecclesiale che ci circonda?


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio

    ???

    Sull'arcobaleno, ne ho spiegato le origini cristiane come simbolo, se poi qualcuno lo ha cooptato e gli ha dato un diverso significato, questo non annulla il diverso signiicato die sso nelle Scritture.


    Ma è proprio quello che sta accadendo! Se l'arcobaleno non è mai stato usato in passato nell'iconografia cristiana come simbolo astratto ci sarà un motivo. E' stato rappresentato come fenomeno naturale dentro un contesto, vedi questi esempi:








    Questo è un esempio di uso un po' più astratto:




    E non a caso è un dipinto di un artista del Nord Europa. Cioè più lontano dall'influenza romana e dove attecchirà la Riforma. Meditare...


    Spiego: "astratto" vuol dire che l'elemento figurativo viene isolato e valorizzato acquisendo un'importanza elevata che ne fa un simbolo degno di stare nello stesso ambito della croce (seppur sempre in ordine inferiore). Anche il mosaico bizantino rimane naturalistico: Cristo non ci sta seduto sopra come nel dipinto fiammingo, perciò resta una manifestazione naturale che non fa cose diverse che in natura. E' sempre un simbolo ma è di rango minore e aspecifico nel cristianesimo.




    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    "Mafie", "organizzazioni criminali" "associazioni a delinquere" chiamale come vuoi, comunque lottare contro di esse è un merito encomiabile. per il resto non capisco il senso del tuo discorso.


    Lo vedo.

    Don Puglisi ad es. ha certamente combattuto la mafia ma quello non era fare politica come certi preti sociali ma testimoniare il vangelo fino a dare la vita per i fratelli.


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Io non ho detto che Lefebvre sia un eretico, ma uno scismatico il che è diverso,

    Tuttavia ti risulta che lo scisma sia un peccato veniale? Sarà anche meno grave dell'eresia, ma rimane un peccato grave.



    Non andare dall'estremo all'altro. Lo Scisma resta inferiore all'eresia che non essendo necessariamente scismatica è più difficile da individuare. Anzi gli eretici in genere vogliono sostituirsi come legittimi interpreti del messaggio cristiano, non vogliono fare scismi ma sostituirsi. Io sto solo cercando di segnalare questo aspetto molto poco considerato oggi.


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    ???



    La Chiesa Cattolica è Cattolica, Romana e Apostolica. Sul concetto di "Romanità" non si riflette più da dopo il Concilio. Cos'è questa romanità? Indica solo una mera espressione geografica o qualcosa di ben più importante?


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    È vero che il Concilio Vaticano II non ha voluto definire dogmi particolari ma è stato un concilio di carattere più pastorale.
    Tuttavia si è impegnato anche sul profilo dottrinale, tanto che vi sono due costituzioni dogmatiche, la Lumen gentium e la Dei Verbum.
    Anche altri documenti di carattere pastorale tuttavia fondano questa stessa pastorale sulla dottrina che nel concilio viene riespressa e approfondita.
    Ebbene, sotto un profilo teologico la dottrina espressa da un concilio è vincolante sia sul profilo della fede che su quello dell’approfondimento teologico.
    È un insegnamento dottrinale garantito dall’Alto.


    https://www.amicidomenicani.it/le-vo...-del-concilio/

    https://www.didatticaermeneutica.it/...o-magistralis/



    Non vi è dubbio alcuno che il magistero di un concilio sia un Magistero solenne e straordinario.
    Allora ecco che cosa dice la Costituzione dogmatica Lumen gentium del Concilio Vaticano II: “Questa infallibilità, della quale il divino Redentore volle provveduta la sua Chiesa nel definire la dottrina della fede e della morale, si estende tanto, quanto il deposito della divina Rivelazione, che deve essere gelosamente custodito e fedelmente esposto. Di questa infallibilità il romano Pontefice, capo del collegio dei vescovi, fruisce in virtù del suo ufficio….
    L’infallibilità promessa alla Chiesa risiede pure nel corpo episcopale quando esercita il supremo magistero col successore di Pietro. A queste definizioni non può mai mancare l’assenso della Chiesa, data l’azione dello stesso Spirito Santo che conserva e fa progredire nell’unità della fede tutto il gregge di Cristo” (LG 25).
    4. Gli argomenti concernenti la libertà religiosa e la collegialità episcopale riguardano la dottrina della fede e della morale.
    Non si tratta di un insegnamento opinabile o di una direttiva pastorale, ma di dottrina, di verità importanti.
    Circa la libertà religiosa: come ho già detto più volte in questo nostro sito, non si tratta di libertà dalla verità, perché questa non esiste. Vi è infatti un intimo legame tra libertà e verità.
    Ma il Magistero qui parla di libertà nei confronti delle autorità politiche e religiose. Di questa libertà hanno diritti i cristiani stessi nei confronti di regimi che politici o religiosi che impediscono ai cristiani di vivere come tali.
    Circa la collegialità: i due riferimenti biblici (Mt 18,18 e At 15,28) sono chiari.
    È altrettanto chiaro che non esiste collegialità a prescindere da Pietro e dal riconoscimento dei poteri datigli da Cristo.
    Pertanto vi è vera collegialità solo là dove i vescovi sono con Pietro e sotto Pietro (cum Petro et sub Petro).

    5. Le singole parole di un Concilio non sono tutte, certo, del medesimo valore.
    Le sentenze dogmatiche sancite dai concili stessi hanno un valore particolare: sono dogmi.
    I testi di un Concilio godono ugualmente di un’assistenza particolare dello Spirito Santo, nel medesimo modo in cui si espresse il concilio di Gerusalemme.
    I contenuti insegnati sono espressione di un magistero solenne e straordinario al quale si deve in modo tutto particolare l’ossequio interno ed esterno dei fedeli.
    Sottolineo l’ossequio interno: esso parte dalla consapevolezza che quelle affermazioni il magistero le ha fatte con l’assistenza dello Spirito Santo, che è lo Spirito di verità ed è infallibile.
    Sicché in caso di difformità tra il proprio pensiero e l’insegnamento della Chiesa, il credente, se intende agire da credente, preferisce la sentenza del Magistero alla sua e obbedisce.

    6. Pertanto alla tua specifica domanda “è corretto dire che ci sono delle dottrine "Erronee"?” devo dire: no, non è corretto, è sbagliato, è erroneo.

    7. Il Concilio Vaticano II ha avuto un carattere pastorale nel senso che non ha inteso definire nuovi dogmi.
    Ma per Concilio Pastorale non s’intende che il suo insegnamento sia di serie b. Intanto perché si tratta di magistero solenne e straordinario.
    Inoltre perché vi sono costituzioni dogmatiche.
    E anche quando le costituzioni non sono dogmatiche vi sono insegnamenti ben precisi, come quelli relativi alla libertà religiosa, che vincolano chiedendo l’ossequio interno, oltre che quello esterno.

    https://www.amicidomenicani.it/le-ch...ia-dottrinale/

    Qualcuno però è andato oltre affermando ad esempio che una religione vale l’altra o che all’interno della Chiesa i laici possono consacrare l’eucaristia al posto dei sacerdoti.
    Secondo costoro il Concilio avrebbe segnato una rottura con la Chiesa precedente.
    Un’affermazione del genere ha conseguenze enormi: significherebbe che la nostra fede non sarebbe più quella dei nostri padri o quella degli apostoli.

    6. Altri, al contrario, dicono che la Chiesa ha tradito se stessa e che alcuni papi avrebbero deviato dalla retta fede.

    7. Come vedi si tratta di due forme estremiste che vanno corrette.
    Circa il primo estremismo va ricordata quella che Benedetto XVI ha chiamato “ermeneutica della continuità”: il Concilio Vaticano è uno sviluppo della dottrina e della vita precedente.
    Circa il secondo estremismo va ricordato che Cristo non ha abbandonato la Chiesa, che Pietro e solo Pietro continua ad essere il vero garante della fede, proprio perché Cristo l’ha assicurato e immunizzato su questo punto (Lc 22,32).

    https://www.amicidomenicani.it/perch...a-del-passato/
    Questa è la pietra testata d'angolo di tutto l'edificio:

    Luca 22,32. «ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli».


    Se Cristo dice che Pietro ha bisogno di preghiere è perché può sbagliare, mi sembra chiaro. Facciamocene una ragione. Dico "ragione". Non che si debba agire in modo particolare, ma ragionare. La soluzione è nella mistica non nella disciplina, non è scismatica ma non vuol dire avere i paraocchi per non vedere.




    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Riflessioni interessanti che meritano un thread a parte


    Riguardano la questione della Romanità della Chiesa, che secondo me è il tema urgente che è esiziale non comprendere.


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    E prima della preghiera a San Michele Arcangelo?


    Dai, su... non banalizzare. Dovresti sapere che tempi non sono tutti uguali, mai sentito parlare di "tempi ultimi"?


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    A momenti non si sa neanche più l'italiano, figurati il latino



    Guarda che il destinatario del latino come strumento di preghiera o liturgia non è tanto l'uomo ma un essere intelligentissimo... molto più dotato di noi uomini che conosce bene tutte le lingue... e se Padre Amorth che se ne intendeva assicurava che costui teme il latino una ragione ci sarà.

    Ci vorrebbe una maggior trascendenza, ecco perché c'è questa crisi...


    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Tranquillo, qua si discute pacificamente cambia che bisogna fare le dovute distinzioni: In primis potrei chiederti a quale Credo ti riferisci?

    Avevamo chiarito. Esercita lo stesso puntiglio su Romanità, Arcobaleno ed Eresie.
    IN PALESTINA È GENOCIDIO!
    ROSA E OLINDO, LIBERI SUBITO!
    FUORI DALLA NATO! FUORI DALLA UE!
    BASTA ECOFOLLIE GREEN!
    "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…"


  9. #169
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    Predefinito Re: Venerabili Fratelli Sacerdoti, la Chiesa sta vivendo una crisi senza precedenti e

    Citazione Originariamente Scritto da emv Visualizza Messaggio
    Mamma mia quante cazzate.
    Se non hai capito un cazzo leggilo meglio.

  10. #170
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    Predefinito Re: Venerabili Fratelli Sacerdoti, la Chiesa sta vivendo una crisi senza precedenti e

    Citazione Originariamente Scritto da emv Visualizza Messaggio
    Humm, come anticipato dal titolo, l’articolo tratta di questioni specifiche del mondo ecclesiale.
    Il testo ha due parti che corrono parallele, una è la questione della Crisi della Chiesa, che l’autore, Padre Ariel, non vive in senso anti-conciliare (correttamente) e che è la mancanza di trascendenza.
    L’altra parte riguarda i temi della vita dei sacerdoti, solitudine ecc..

    Secondo me non c’è nessun vantaggio spirituale a leggere articoli dedicati strettamente agli addetti ai lavori perché se ne possono trarre conclusioni errate dall’esterno.
    Come i laici, quelli semplici che non sono dei terziari o che svolgano dei ruoli, dovrebbero stare lontani dalle sacrestie, c’è il rischio di scandalizzarsi e perdere la fede, così, a mio avviso, articoli di quel genere andrebbero riservati al clero non alla lettura di tutti, perché arrivano quasi a costituire una mormorazione alle orecchie di chi è fuori, che non è un bene.
    Sei rimasto indietro. O vivi in un Mondo tutto tuo...


    Genova, rivoluzione a Messa: “Verso celebrazioni senza prete all’altare”



    "... I preti non bastano nemmeno se si fanno in quattro. Per questo i laici devono avere più spazio nelle celebrazioni domenicali e, prima ancora, è necessario il pieno coinvolgimento dei diaconi permanenti (consacrati che possono avere moglie e figli) nella celebrazione di liturgie della parola domenicali. E più spazio alle donne, mentre al sinodo verrà portato in discussione anche il celibato dei preti. I vescovi di tutto il mondo si interrogano sul futuro della Chiesa universale e intanto la stessa Chiesa cerca, seguendo le indicazioni e le aperture di papa Francesco, il modo di gestire al meglio le sue comunità locali. Per questo, l’arcivescovo Marco Tasca ha affidato al suo vicario episcopale don Gianfranco Calabrese (laicamente, il ministro “per l’Annuncio del Vangelo e per la Missionarietà”) un lungo intervento in apertura del settimanale cattolico Il Cittadino per disegnare un futuro in cui in tante liturgie domenicali, aspettando la vera Messa, non potrà esserci il prete all’altare..." (CONTINUA NEL LINK SOPRA)

    D'altronde, è risaputo che Pietro aveva moglie e figli. E' scritto, nero su bianco, che San Paolo voleva Vescovi e Diaconi sempre con una propria famiglia. Ed è quasi sconosciuto a tutti che, già in questo momento, ci sono dei preti cattolici che hanno una famiglia (legalmente).

    Preti cattolici sposati: esistono (anche in Italia)



    "... Molti preti cattolici sono anche sposati. Anche in Italia. Per esempio, i preti cattolici di rito orientale (greco-bizantino, siriaco, etc) possono sposarsi prima di diventare sacerdoti. Anche il matrimonio dei sacerdoti anglicani sposati che sono ritornati in comunione con la Chiesa cattolica rimane valido. In Sicilia i comuni di Piana degli Albanesi, Contessa Entellina, Mezzojuso, Palazzo Adriano e Santa Cristina Gela costituiscono l’Eparchia di Piana degli Albanesi, ovvero una regione di rito cattolico bizantino; a Venezia è presente la più grande comunità armeno-cattolica del paese; in più di 30 città italiane vi è almeno una parrocchia di rito greco-cattolico della comunità romena. In tutte queste città non è raro trovare un prete che va a prendere i figli a scuola o fare due chiacchiere con la moglie del parroco..." (CONTINUA NEL LINK SOPRA)

    E tu EVM, sai benissimo quale è il vero motivo per cui la CCAR, dopo quattro secoli, decise di imporre il celibato ai sacerdoti.
    Do you want to translate this post in English, or another Language? Click ---> HERE - "Ricordatevi sempre che nel nostro Parlamento siedono i nostri Rappresentanti. E che ci rappresentano benissimo..." (Indro Montanelli)

 

 
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