In Italia gli immigrati assicurano allo sviluppo dell'economia un contributo notevole, nonostante la crisi ne abbia ridotto l'afflusso e costretto molti al licenziamento, e versano alle casse pubbliche più di quanto ottengano come fruitori di prestazioni e servizi sociali.
Dai dati del 20esimo Rapporto sull'immigrazione di Caritas/Migrantes -- presentato oggi -- emerge infatti che gli immigrati rappresentano circa il 10% degli occupati come lavoratori dipendenti, sono titolari del 3,5% delle imprese ma anche che dichiarano al fisco un imponibile di oltre 33 miliardi di euro e che pagano 7,5 miliardi in contributi previdenziali.
Il rapporto tra le spese pubbliche sostenute per gli immigrati e i contributi e le tasse da loro pagati "va a vantaggio del sistema Italia", si legge in una nota di Caritas/Migrantes:
le uscite infatti sono pari a circa 10 miliardi di euro a fronte di entrate assicurate dagli immigrati per circa 11 miliardi di euro, secondo le stime contenute nel dossier.
"I quasi 11 miliardi di contributi previdenziali e fiscali l'anno hanno contribuito al risanamento del bilancio dell'Inps, trattandosi di lavoratori giovani e perciò ancora lontani dall'età pensionabile", si legge nella nota.
Tra le conseguenze della crisi economico-occupazionale c'è anche la predisposizione negativa della popolazione italiana nei confronti della presenza immigrata. Il crollo di produzione e investimenti nel 2009 ma anche la drastica diminuzione di posti di lavoro e del tasso di occupazione ha fatto sì che si sia "ridotto l'afflusso di immigrati (...) che molti siano stati licenziati, in parte costretti a lasciare il Paese o a scivolare nell'irregolarità".
Tuttavia, secondo Caritas/Migrantes, "alla luce degli effetti della crisi bisogna chiedersi se gli immigrati (...) siano il problema o non piuttosto un contributo per la sua soluzione. Venendo essi a mancare, o a cessare di crescere, nei settori produttivi considerati non appetibili dagli italiani (...) il Paese sarebbe impossibilitato ad affrontare il futuro".
Il Rapporto 2010 ricorda anche che gli immigrati sono sempre più indispensabili per rispondere alle
esigenze delle famiglie, "come emerso in occasione dell'ultima regolarizzazione, chiusa a settembre
2009 con quasi 300.000 domande".
Immigrati,Caritasagano tasse più di quanto ricevono in servizi | Prima Pagina | Reuters