Il decreto legislativo 114 del 1998 recante "Riforma della disciplina relativa al settore del commercio" e il decreto Bersani-Visco convertito in legge 248 del 2006 hanno operato una liberalizzazione delle attività commerciali in Italia, prevedendo:
- l'abolizione dell'obbligo di iscrizione nel Registro degli esercenti il commercio, che rimane in vigore solo per le attività di somministrazione di alimenti e bevande;
- un drastico ridimensionamento del sistema delle preventive autorizzazioni comunali per l'esercizio del commercio;
- l'eliminazione delle 14 tabelle merceologiche fino ad allora vigenti che venivano accorpate in due settori: alimentare e non alimentare;
- conferimento alle regioni di ampi poteri normativi per promuovere l'attività commerciale;
- nuova disciplina degli orari di vendita;
- norme a tutela dei consumatori in materia di vendite straordinarie;
- la promozione del commercio elettronico;
- la revisione della disciplina del commercio al dettaglio sulle aree pubbliche;
- la liberalizzazione della vendita di giornali e riviste;
- abolizione dell'iscrizione a registri abilitanti;
- abolizione del possesso di requisiti professionali soggettivi per l'esercizio delle attività commerciali;
- abolizione del rispetto di distanze minime obbligatorie tra attività;
- abolizione delle limitazioni quantitative all'assortimento merceologico;
- abolizione delle limitazioni riferite a quote di mercato predefinite;
- abolizione dei divieti ad effettuare vendite promozionali;
- abolizione dell'autorizzazione preventiva allo svolgimento di vendite promozionali;
- abolizione delle autorizzazioni preventive al consumo immediato di prodotti gastronomici.