Originariamente Scritto da
IlWehrwolf
raduzione di Giorgio Bizzi, Maria Fausta Marino, Riccardo Masini, Chiara Vatteroni e Isabella Zani
«Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente, controlla il passato». Con questo esergo di George Orwell si apre l’abnorme reportage che avete in mano: l’opus magnum di un maestro del giornalismo di denuncia, frutto di trent’anni di ricerche, che negli USA ha avuto decine di edizioni a tiratura forzosamente limitata ed è stato salutato dai maggiori intellettuali radical come il Repertorio Definitivo delle marachelle statunitensi. Se nell’avvertimento orwelliano sta il motivo ispiratore di questo Libro nero e nella completezza – insuperabile – il suo pregio più evidente, la forza vera è nei documenti, sempre di prima mano, nelle argomentazioni, stringenti e appassionate, nello stile, che vira imprevedibilmente dall’oratio severa all’ironia al sarcasmo e di nuovo all’invettiva. Questa edizione italiana è unica al mondo. Ai cinquantasei capitoli firmati da William Blum, che percorrono vicende note (ma veramente note?) e oscure (chi saprebbe dire cos’è successo in Albania fra il ’49 e il ’53 o in Ghana nel ’66?), Nafeez Mossadeq Ahmed, autore di Guerra alla libertà (Fazi 2002), ha aggiunto con la supervisione dello stesso Blum dieci nuovi capitoli sulle vicende degli ultimi anni e sui possibili scenari futuri. Quali? Come scrive Blum, «purtroppo, a quelli come me, grazie ai governi americani, il lavoro non manca mai».