Da sabato è iniziata la raccolta firme per il referendum promosso dal Comitato unitario Ripudia la guerra – Generazioni future

Il significato di questo referendum è insieme semplice e cruciale: si tratta di segnalare al governo italiano, al parlamento e alla “comunità internazionale” che l’Italia non vuole essere un paese co-belligerante, non vuole alimentare un massacro senza fine e vuole che venga fatto ciò che finora non è stato neppure menzionato, ovvero un serio tentativo di mettere i contendenti ad un tavolo negoziale.

L’idea alimentata sin dall’inizio dai soliti media a gettone è stata quella infantile ed irresponsabile che il torto stava tutto da una parte, la ragione tutta dall’altra, e che l’unico risultato accettabile sarebbe stato una vittoria sul campo.

Questo fondamentalismo unilaterale è stato considerato da molti sin dall’inizio, e si è dimostrato nel tempo, moralmente imperdonabile, geopoliticamente catastrofico ed economicamente suicida.

Questa prospettiva fondamentalista ha già portato ad una distruzione di risorse e persone inaudita, che non ha eguali dalla seconda guerra mondiale, ad un danno grave e probabilmente irreversibile per l’economia italiana ed europea, e ad un rischio concreto di eventi estremi, dalla distruzione di centrali nucleari in territorio ucraino ad un’escalation termonucleare diretta.

Chi accetta di non esprimersi è complice di quel fondamentalismo e dei danni che ne sono seguiti e che ne seguiranno.

Se la popolazione italiana si esprimesse contro il proseguimento di questo massacro illimitato il segnale sarebbe di portata non meramente italiana, ma mondiale, e la pace diverrebbe una prospettiva prossima e concreta.

Il primo ostacolo da superare per poter adire l’espressione del voto popolare è la raccolta firme.

Chi voglia firmare può trovare qui https://dovefirmare.it il banchetto per firmare più vicino a casa.

E’ inoltre possibile firmare nei Comuni capoluogo di provincia (solo per i residenti).

Oppure è possibile firmare online sul sito internet (costo 1,5 o 3 euro, a seconda che si possieda o meno una firma digitale). Le istruzioni per firmare online sono disponibili qua:
https://referendumripudialaguerra.it/firma-online

Aggiornamenti relativi alla campagna referendaria si possono trovare su:
https://t.me/referendumRipudiaLaGuerra

Trent’anni di distrazione, inerzia e passività ci hanno ridotto all’impotenza, è ora di invertire la marcia.

DoveFirmare.it (https://dovefirmare.it/)
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