Sparita...? Eppure è stata l'argomento principale nei mesi scorsi, i telegiornali ci hanno riempito di immagini del Po ridotto ad un rigagnolo, paventando scenari catastrofici di noi che saremmo dovuti strisciare con la lingua a leccare le residue gocce di umidità trasudanti dai letti dei fiumi inariditi. Ci avevano detto, i Grandi Giornalisti che dettano l'agenda degli argomenti da mettere all'ordine del giorno, che per rimettere a posto le cose ci sarebbero voluti almeno 50 giorni di piogge continue, ma che questo era impossibile, che avremmo passato un'estate disastrosa.
Ed ecco qua, sono stati accontentati, i 50 giorni di pioggia continua sono arrivati. Ma adesso invece di commentare con sollievo la cosa, invece di dire "cazzo, ci eravamo sbagliati, siamo stati un po' precipitosi a dare per distrutta la Civiltà!", ricominciano a mettere paura alla gente sul disastro delle inondazioni, sui danni immani che tanta pioggia sta recando alle campagne, al traffico, ecc... ecc...
Passiamo così da una emergenza (la siccità!) all'altra (le alluvioni!) senza riuscire ad avere un giusto equilibrio su questa Natura che continua a fare la Natura, e noi non ci possiamo fare niente.
I giornalisti italiani sono diventati tutti isterici per ragioni di bottega, ma niente è cambiato da quando dicevano "metti il mostro in prima pagina!", l'importante è mantenere la gente sempre sul chi va là, e fargli dimenticare di vivere e fare progetti, che invece è la cosa più importante.
E così passiamo da una emergenza all'altra, ma tanto i giornali non si vendono più! Vuoi sapere cosa ha scritto quel tale "Grande Giornalista"...? Se non ci fossero le rassegne stampa delle radio e delle televisioni, non lo saprebbe proprio nessuno.
Adesso non resta che aspettare che arrivi l'estate, per rivedere i Grandi Giornalisti tornare a romperci le palle con la "Siccità!". E poi a novembre ce le romperanno con "Le inondazioni!".
Ma tanto in Italia qualunque fesso si può reinventare come "Giornalista".