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  1. #21
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    Predefinito re: Il cattolicesimo rende atii

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    La risposta di Sant’Agostino è poi la seguente: “Dio, essendo sommamente buono, non permetterebbe in alcun modo che nelle sue opere ci fosse il male se non fosse così potente e buono da trarre il bene anche dal male” (Enchir. 11).
    San Tommaso commenta: “Appartiene dunque all’infinita bontà di Dio il permettere che vi siano dei mali e da essi trarre dei beni” (Somma teologica, I, 2, 3, ad 1).


    San Tommaso a proposito della tolleranza di un male che si sta subendo scrive: “Il governo dell’uomo deriva da quello di Dio, e deve imitarlo.
    Ora, Dio, sebbene sia onnipotente e buono al sommo, permette tuttavia che avvengano nell’universo alcuni mali che egli potrebbe impedire, per non eliminare con la loro soppressione beni maggiori, oppure per impedire mali peggiori.
    Parimenti, anche nel governo umano, chi comanda tollera giustamente certi mali, per non impedire dei beni, o anche per non andare incontro a mali peggiori” (Somma Teologica, II-II, 10, 11).
    In realtà, nella tolleranza non si fa del male una scelta positiva delle proprie azioni, ma si cerca di salvare il bene che si può salvare per non correre il rischio di perdere tutto.


    https://www.amicidomenicani.it/la-di...-e-tollerarlo/
    https://www.amicidomenicani.it/dio-n...salvarci-cosi/

    Di poche cose si può essere certi come della non esistenza di Dio. Teorie scientifiche, come quella dell’evoluzione, e posizioni teoriche filosofiche di matrice illuministica che riconducono i costrutti fantastici dei miti a un’attività antropologica sottostante, hanno fatto piazza pulita del Dio creatore, fondatore del suo stesso culto, così come presentato dalle religioni del Libro. Di conseguenza la vita umana non ha uno scopo, un destino ultraterreno o qualcosa di simile, e l’ordine dell’universo non è che un battito di ciglia nell’infinità dei tempi e nel suo caos. Queste proposizioni sono vere, nel senso che hanno alle spalle teorie, perfino dimostrazioni di tipo matematico, che fanno del Dio personale nulla di più che un’invenzione derivante da una particolare attitudine che si esprime come monoteismo. Però proprio qui si apre una chance per le religioni in generale – non soltanto per Dio ma per gli dèi. Muovendosi sul piano della credenza e non su quello della teoria, le religioni vanno viste come attribuzioni di realtà: l’elemento loro proprio è la realtà non la verità (i due registri, soprattutto nel mondo contemporaneo, si presentano disgiunti, e il concreto-fattuale non è l’astratto-concettuale). Ciò significa che i prodotti delle religioni hanno una loro efficacia simbolica, costruiscono in maniera autoreferenziale la propria esistenza culturale, in modo tale da infischiarsene completamente delle teorie scientifiche o filosofiche.


    https://www.leparoleelecose.it/?p=15395
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  2. #22
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    Predefinito re: Il cattolicesimo rende atii

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Alla prima fase guardare alla definizione di Peccato Originale che ho dato

    Per la seconda: Ciò non significa però che l’uomo sarebbe stato sempre nel paradiso terrestre, perché Dio lo aveva creato per dargli un’altra abitazione, nel cuore di Dio stesso.
    E questa abitazione è il paradiso celeste, di cui quello terreste era solo una prefigurazione e un richiamo.

    3. Pertanto, sebbene nell’immortalità, il paradiso terrestre non sarebbe stato l’abitazione eterna dell’uomo.
    L’abitazione eterna si identifica solo col Paradiso celeste.
    Sicché se non ci fosse stata la caduta, dopo aver soggiornato nel paradiso terrestre dove potevano conoscere e amare Dio, gli uomini sarebbero passati nel paradiso celeste dove avrebbero goduto dell’intimità di Dio.


    https://www.amicidomenicani.it/se-l-...-del-paradiso/
    Il peccato originale ha permesso all'umanità di esistere, altrimenti adamo ed eva restavano soli.

    Sulla seconda cosa, L'ipotesi che nell'essere umano possa esistere una malattia mentale congenita, dovuta alla sua natura stessa, rende ovviamente impossibile, ma sarebbe meglio dire inconcepibile, qualsiasi idea di cura che non sia il mero contenimento di istanze "naturalmente" distruttive. Allo stesso tempo, e per lo stesso motivo, risulta improponibile qualsiasi possibilità di trasformazione che non sia nella direzione del consolidamento strutturale che tenga le dinamiche inconsce sotto stretto controllo.

    Questa impostazione è, nello stesso tempo, cristiana e freudiana dal momento che "il bambino secondo Freud, sarebbe un 'polimorfo perverso'" (1). L'essere umano sarebbe cioè 'segnato' da una perversione naturale, concetto non dissimile da quello dello status naturae lapsae (2), ovvero 'decaduto', cristiano. La lettura cristiana non risulta essere più tanto critica, infatti, verso la teoria psicanalitica freudiana, ma sembra oggi valutarne positivamente gli aspetti fondamentali (3).
    Fagioli al contrario ha elaborato la "teoria della nascita" che si fonda su un assunto diametralmente opposto: l'essere umano nasce sano, ma può poi ammalarsi nel corso dei successivi rapporti interumani. La primitiva sanità originaria, nel momento in cui non la si renda culturalmente inesistente, può quindi essere ricercata e ricreata nell'ambito di altri rapporti, questa volta positivi, cioè terapeutici.


    http://fabiodellapergola.blogspot.co...l-peccato.html

  3. #23
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    Predefinito re: Il cattolicesimo rende atii

    Citazione Originariamente Scritto da Geralt di Rivia Visualizza Messaggio

    Di poche cose si può essere certi come della non esistenza di Dio. Teorie scientifiche, come quella dell’evoluzione, e posizioni teoriche filosofiche di matrice illuministica che riconducono i costrutti fantastici dei miti a un’attività antropologica sottostante, hanno fatto piazza pulita del Dio creatore, fondatore del suo stesso culto, così come presentato dalle religioni del Libro. Di conseguenza la vita umana non ha uno scopo, un destino ultraterreno o qualcosa di simile, e l’ordine dell’universo non è che un battito di ciglia nell’infinità dei tempi e nel suo caos. Queste proposizioni sono vere, nel senso che hanno alle spalle teorie, perfino dimostrazioni di tipo matematico, che fanno del Dio personale nulla di più che un’invenzione derivante da una particolare attitudine che si esprime come monoteismo. Però proprio qui si apre una chance per le religioni in generale – non soltanto per Dio ma per gli dèi. Muovendosi sul piano della credenza e non su quello della teoria, le religioni vanno viste come attribuzioni di realtà: l’elemento loro proprio è la realtà non la verità (i due registri, soprattutto nel mondo contemporaneo, si presentano disgiunti, e il concreto-fattuale non è l’astratto-concettuale). Ciò significa che i prodotti delle religioni hanno una loro efficacia simbolica, costruiscono in maniera autoreferenziale la propria esistenza culturale, in modo tale da infischiarsene completamente delle teorie scientifiche o filosofiche.


    https://www.leparoleelecose.it/?p=15395
    https://www.leparoleelecose.it/
    Tuttavia ricorda che San Paolo dice che dalle creature si risale al Creatore.

    Tanti filosofi non cristiani, e di primo calibro come Platone e Aristotele, sono giunti alla certezza razionale dell’esistenza di Dio.
    Come non rimanere stupiti dinanzi alla grande affermazione di Aristotele che definiva Dio come Motore immobile, che muove ma senza muoversi, senza passare dalla potenza all’atto?
    E che Dio è atto puro, senza potenzialità alcuna perché è pienezza di essere?


    https://www.amicidomenicani.it/e-dog...della-ragione/
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  4. #24
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    Predefinito re: Il cattolicesimo rende atii

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Tuttavia ricorda che San Paolo dice che dalle creature si risale al Creatore.

    Tanti filosofi non cristiani, e di primo calibro come Platone e Aristotele, sono giunti alla certezza razionale dell’esistenza di Dio.
    Come non rimanere stupiti dinanzi alla grande affermazione di Aristotele che definiva Dio come Motore immobile, che muove ma senza muoversi, senza passare dalla potenza all’atto?
    E che Dio è atto puro, senza potenzialità alcuna perché è pienezza di essere?


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    I creazionisti sostengono che nessuna cosa può essere causa di se stessa; allora chi ha creato Dio? I fondamentalisti notano l'improbabilità dell'evoluzione; perché non quella di una qualsiasi mano di bridge? John Alien Paulos ci offre una feroce rassegna dei cosiddetti "argomenti razionali" dei teisti convinti. Paradossali, fulminanti e impeccabili, le sue controprove "matematiche" li smontano uno per uno, senza formule, ma solo con molta laica logica e altrettanta dissacrante ironia. Dio, ammette l'autore, può essere per alcuni un'idea necessaria. Ma di per sé non è più reale (e non è certo più utile) di una qualunque teoria complottista: un modo per ostinarsi a cercare ragioni nascoste dietro eventi casuali. La fede è solo questione di fede. E purtroppo, spesso, di credulità. Prefazione di Piergiorgio Odifreddi.

    https://www.hoepli.it/libro/la-prova...817039048.html

  5. #25
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    Predefinito re: Il cattolicesimo rende atii

    Citazione Originariamente Scritto da Geralt di Rivia Visualizza Messaggio
    Il peccato originale ha permesso all'umanità di esistere, altrimenti adamo ed eva restavano soli.

    Sulla seconda cosa, L'ipotesi che nell'essere umano possa esistere una malattia mentale congenita, dovuta alla sua natura stessa, rende ovviamente impossibile, ma sarebbe meglio dire inconcepibile, qualsiasi idea di cura che non sia il mero contenimento di istanze "naturalmente" distruttive. Allo stesso tempo, e per lo stesso motivo, risulta improponibile qualsiasi possibilità di trasformazione che non sia nella direzione del consolidamento strutturale che tenga le dinamiche inconsce sotto stretto controllo.

    Questa impostazione è, nello stesso tempo, cristiana e freudiana dal momento che "il bambino secondo Freud, sarebbe un 'polimorfo perverso'" (1). L'essere umano sarebbe cioè 'segnato' da una perversione naturale, concetto non dissimile da quello dello status naturae lapsae (2), ovvero 'decaduto', cristiano. La lettura cristiana non risulta essere più tanto critica, infatti, verso la teoria psicanalitica freudiana, ma sembra oggi valutarne positivamente gli aspetti fondamentali (3).
    Fagioli al contrario ha elaborato la "teoria della nascita" che si fonda su un assunto diametralmente opposto: l'essere umano nasce sano, ma può poi ammalarsi nel corso dei successivi rapporti interumani. La primitiva sanità originaria, nel momento in cui non la si renda culturalmente inesistente, può quindi essere ricercata e ricreata nell'ambito di altri rapporti, questa volta positivi, cioè terapeutici.


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    Il peccato originale compiuto da Adamo ed Eva è stato un atto di superbia, per il quale i nostri due, suggestionati, da Satana, hanno preteso di mettersi al posto di Dio e di segnare con la loro volontà ciò che è bene e ciò che è male.
    Dio aveva vietato all’uomo di mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male: “Perché quando tu ne mangiassi, certamente moriresti” (Gen 2,17).
    “L’albero della conoscenza del bene e del male” (Gen 2,17) evoca simbolicamente il limite invalicabile che l’uomo, in quanto creatura, deve liberamente riconoscere e con fiducia rispettare. L’uomo dipende dal Creatore, è sottomesso alle leggi della creazione e alle norme morali che regolano l’uso della libertà.
    Il primo peccato dell’uomo è consistito in una disobbedienza al comandamento di Dio e in una mancanza di fiducia nella sua bontà.
    Ogni peccato porterà in sé questo dupliche marchio: disobbedienza a Dio e mancanza di fiducia nella sua bontà.


    https://www.amicidomenicani.it/in-ch...-si-trasmette/
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  6. #26
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    Predefinito re: Il cattolicesimo rende atii

    Citazione Originariamente Scritto da Geralt di Rivia Visualizza Messaggio
    I creazionisti sostengono che nessuna cosa può essere causa di se stessa; allora chi ha creato Dio? I fondamentalisti notano l'improbabilità dell'evoluzione; perché non quella di una qualsiasi mano di bridge? John Alien Paulos ci offre una feroce rassegna dei cosiddetti "argomenti razionali" dei teisti convinti. Paradossali, fulminanti e impeccabili, le sue controprove "matematiche" li smontano uno per uno, senza formule, ma solo con molta laica logica e altrettanta dissacrante ironia. Dio, ammette l'autore, può essere per alcuni un'idea necessaria. Ma di per sé non è più reale (e non è certo più utile) di una qualunque teoria complottista: un modo per ostinarsi a cercare ragioni nascoste dietro eventi casuali. La fede è solo questione di fede. E purtroppo, spesso, di credulità. Prefazione di Piergiorgio Odifreddi.

    https://www.hoepli.it/libro/la-prova...817039048.html
    Giunte anche razionalmente alla conclusione dell’esistenza di Dio come Creatore, si domandano: “E Dio chi l’ha fatto?”.
    Si pongono questa domanda senza accorgersi di fare un errore molto grande.
    Dopo aver concluso che gli esseri di questo mondo esistono senza avere in se stessi la ragion d’essere, perché possono perdere l’esistenza e senza dubbio prima non ce l’avevano, concludono giustamente: dunque la loro esistenza deve derivare da un essere che è diverso da loro, che ha in se stesso la ragion d’essere, e questo essere è Dio.

    2. Dopo essere giunto a dire “la loro esistenza deve derivare da un essere che è diverso da loro” subito – dimentichi di quello che hanno detto – si domandano: “E Dio chi l’ha fatto?”.
    Se questo essere che è il loro Creatore è diverso, significa che da parte nostra non è pienamente concettualizzabile.
    Dio, proprio perché è “diverso”, è al di là di tutto ciò che noi possiamo immaginare o pensare.
    È, come dicono i teologi, “il totalmente altro”.

    3. Di Dio, certo, siamo capaci di dire tante cose: che è esistente, che è intelligente, che è onnipotente, onnisciente, infinito…
    Ma quando diamo tutti questi attributi a Dio non glieli diamo nella medesima linea in cui li vediamo espressi nelle realtà di questo mondo, ma in una maniera che li trascende del tutto, che da noi è inimmaginabile.
    Per questo i teologi dicono che di Dio – a partire dalle cose di questo mondo – sappiamo più quello che non è che quello che è.
    San Tommaso con la sua solita chiarezza dice: “Ora, dagli effetti divini non possiamo conoscere la natura di Dio come è in se stessa, fino al punto di saperne la definizione; ma la conosciamo per via di eminenza, di causalità e di negazione, come abbiamo già detto. Solo in tal modo il termine Dio significa la natura divina. Questo nome infatti serve a indicare un essere che è al di sopra di tutto, che è il principio di tutto e che è diverso (essenzialmente) da tutto. Questo è l’essere che intendono designare coloro che pronunziano il nome di Dio” (Somma teologica, I,13,8, ad 2).


    https://www.amicidomenicani.it/non-s...ha-creato-dio/
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  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Il peccato originale compiuto da Adamo ed Eva è stato un atto di superbia, per il quale i nostri due, suggestionati, da Satana, hanno preteso di mettersi al posto di Dio e di segnare con la loro volontà ciò che è bene e ciò che è male.
    Dio aveva vietato all’uomo di mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male: “Perché quando tu ne mangiassi, certamente moriresti” (Gen 2,17).
    “L’albero della conoscenza del bene e del male” (Gen 2,17) evoca simbolicamente il limite invalicabile che l’uomo, in quanto creatura, deve liberamente riconoscere e con fiducia rispettare. L’uomo dipende dal Creatore, è sottomesso alle leggi della creazione e alle norme morali che regolano l’uso della libertà.
    Il primo peccato dell’uomo è consistito in una disobbedienza al comandamento di Dio e in una mancanza di fiducia nella sua bontà.
    Ogni peccato porterà in sé questo dupliche marchio: disobbedienza a Dio e mancanza di fiducia nella sua bontà.


    https://www.amicidomenicani.it/in-ch...-si-trasmette/
    Il primo problema è questo: la scienza teologica non è quella scientifica, è diversa e non sono totalmente compatibili. Se il giovane lettore tornando a casa trovasse sul tavolo una mazzetta di un milione di euro, riterrebbe che sia passato un benefattore. Supponiamo che lo voglia ringraziare. Come fa a rintracciarlo? Se è uno scienziato analizza il denaro, che porta alla tipografia, e da qui alla fabbrica della carta e infine al bosco di betulle, da dove la materia dei fogli di denaro è stata tratta. Un scienziato non potrà mai arrivare al benefattore. Se invece è un teologo, lascia sul tavolo il denaro e cerca di indagare tra gli amici, o riflette su se stesso se ha meritato tanto, o pensa a chi possa esser rimasto simpatico. Lo scienziato indaga il denaro, il teologo il «dono» che non è il denaro. Per cui avendo Dio creato il mondo ex nihilo, lo scienziato tornerà al nulla del mondo e mai a Dio, e il teologo indagherà, non sul mondo ma, sul senso del mondo e da qui a Dio.

    https://www.toscanaoggi.it/Rubriche/...ce-la-teologia

  8. #28
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    Predefinito re: Il cattolicesimo rende atii

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Giunte anche razionalmente alla conclusione dell’esistenza di Dio come Creatore, si domandano: “E Dio chi l’ha fatto?”.
    Si pongono questa domanda senza accorgersi di fare un errore molto grande.
    Dopo aver concluso che gli esseri di questo mondo esistono senza avere in se stessi la ragion d’essere, perché possono perdere l’esistenza e senza dubbio prima non ce l’avevano, concludono giustamente: dunque la loro esistenza deve derivare da un essere che è diverso da loro, che ha in se stesso la ragion d’essere, e questo essere è Dio.

    2. Dopo essere giunto a dire “la loro esistenza deve derivare da un essere che è diverso da loro” subito – dimentichi di quello che hanno detto – si domandano: “E Dio chi l’ha fatto?”.
    Se questo essere che è il loro Creatore è diverso, significa che da parte nostra non è pienamente concettualizzabile.
    Dio, proprio perché è “diverso”, è al di là di tutto ciò che noi possiamo immaginare o pensare.
    È, come dicono i teologi, “il totalmente altro”.

    3. Di Dio, certo, siamo capaci di dire tante cose: che è esistente, che è intelligente, che è onnipotente, onnisciente, infinito…
    Ma quando diamo tutti questi attributi a Dio non glieli diamo nella medesima linea in cui li vediamo espressi nelle realtà di questo mondo, ma in una maniera che li trascende del tutto, che da noi è inimmaginabile.
    Per questo i teologi dicono che di Dio – a partire dalle cose di questo mondo – sappiamo più quello che non è che quello che è.
    San Tommaso con la sua solita chiarezza dice: “Ora, dagli effetti divini non possiamo conoscere la natura di Dio come è in se stessa, fino al punto di saperne la definizione; ma la conosciamo per via di eminenza, di causalità e di negazione, come abbiamo già detto. Solo in tal modo il termine Dio significa la natura divina. Questo nome infatti serve a indicare un essere che è al di sopra di tutto, che è il principio di tutto e che è diverso (essenzialmente) da tutto. Questo è l’essere che intendono designare coloro che pronunziano il nome di Dio” (Somma teologica, I,13,8, ad 2).


    https://www.amicidomenicani.it/non-s...ha-creato-dio/
    È uscito da qualche settimana questo brillante pamphlet di Antonio Vigilante, Dio è falso. Una breve introduzione all’ateismo, edito da endehors. Non si tratta solo di una rapida sintesi dei più noti argomenti razionalistici contro i testi sacri dei tre principali monoteismi che l’Occidente ha elaborato – diciamo – da Vanini a Dawkins (entrambi citati nella “bibliografia minima” posta in chiusura, insieme a Spinoza, Meslier, Hume, Holbach, Feuerbach, Nietzsche, Rensi, Onfray e Odifreddi). Vigilante è filosofo e pedagogista, conosce l’ebraico ed è soprattutto un cultore della spiritualità orientale, e questo lo spinge a focalizzare l’attenzione soprattutto sugli aspetti etici delle dottrine religiose esaminate. Dopo una carrellata sulle classiche argomentazioni filosofiche contro l’idea stessa di un qualsiasi dio, il lettore è guidato nel luna park dell’orrore dell’Antico Testamento, in cui il dio ebraico appare in tutta la sua ferocia, a tratti persino grottesca: un creatore che ordina e compie in prima persona stragi pantagrueliche, tradisce il suo stesso popolo eletto, si contraddice platealmente e rivela tratti comportamentali di un infantilismo molesto e profondamente immorale.

    Ma non è qui che Vigilante offre i suoi contributi più originali. La sua analisi diventa di notevole interesse filosofico-morale laddove decostruisce il dispositivo di discorso neotestamentario, rivelandone la natura intimamente violenta. Contro la vulgata che vede nel messaggio di Gesù una rivoluzione etica all’insegna dell’amore universale e di una nuova immagine di Dio, più conciliante e “umana”, Vigilante mette in luce il meccanismo della demonizzazione e della conseguente disumanizzazione del diverso che sta alla base del messaggio cristiano e che sfocia in una vera e propria metafisica del Nemico, in nome della quale chi non è già da sempre “con” Gesù è ipso facto esposto all’odio e alla cancellazione in questa vita e alla dannazione eterna nell’altra.

    Per fare un esempio di come persino le prime comunità cristiane praticassero un’etica che oggi non può non farci inorridire, vale la pena leggere per intero la storia poco nota di Anania e Saffira, sulla quale giustamente Vigilante richiama l’attenzione. È narrata in Atti 5: 1-11 e questa è la versione della Bibbia CEI:

    https://www.micromega.net/sulla-mise...l-dio-biblico/

  9. #29
    Kрасотkин
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    Predefinito re: Il cattolicesimo rende atii

    Citazione Originariamente Scritto da Geralt di Rivia Visualizza Messaggio
    Io ti mando a cacare direttamente senza bisogno di usare figure retoriche, visto che non c'è bisogno di perdere tempo con un pirla come te...
    grazie, piccoletto, sei quello di sempre....fatti un riposino, sei più lucido dopo...

  10. #30
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    Predefinito re: Il cattolicesimo rende atii

    Citazione Originariamente Scritto da krasotkin Visualizza Messaggio
    grazie, piccoletto, sei quello di sempre....fatti un riposino, sei più lucido dopo...
    Non preoccuparti cucciolino, che sono sempre pronto a dimostrare che sei un bugiardo di professione seriale.....

 

 
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