[Perché così tanti neonazisti si sono uniti alla causa dell'Ucraina
coraggiosi soldati ucraini stanno rischiando la vita per difendere la loro nazione e le loro famiglie dall'aggressione russa. C'è solo un problema: molti di coloro che combattono per l'Ucraina di oggi sembrano lottare anche per un passato ucraino vergognoso.
La maggior parte degli americani e degli europei applaude l'eroico esercito ucraino e spera nella sua vittoria sull'aggressione della Russia. Ma queste stesse persone potrebbero applaudire più piano se vedessero quanti di questi "eroi" ucraini e alleati indossano simboli che sono inequivocabilmente associati alla Germania nazista di Hitler.
Alcune delle più recenti battaglie della guerra si sono svolte all'interno della stessa Russia, con la città di confine di Belgorod attaccata da un gruppo di volontari che non portano altro che discredito al governo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky . Il Corpo dei volontari russi è gestito da Denis Kapustin, che sposa apertamente le opinioni di Hitler e minaccia di allargare una guerra che potrebbe inghiottire gran parte del resto dell'Europa.
Ma tale ideologia e simbologia non sono limitate alle forze alleate dell'Ucraina. Piuttosto, si trovano in molti posti sui lati ucraini delle linee del fronte.
Un gruppo chiamato Brigata Azov ha combattuto coraggiosamente per difendere l'Ucraina orientale, resistendo per settimane nell'acciaieria Azovstal di Mariupol dopo che altri avevano perso ogni speranza. Sfortunatamente, la stessa Brigata Azov si è orgogliosamente vantata della sua ideologia neonazista e ha indossato la propria versione della svastica fino a quando non è stato più conveniente per loro farlo. Eppure l'unità è stata "piegata nell'esercito ucraino" e ne è diventata una componente importanteNew York Timesha descritto il rapporto tra l'Ucraina e l'immaginario nazista come "complicato". Se questo è in qualche modo inteso come una giustificazione, sfida la storia. Sebbene molti ucraini siano stati uccisi dai soldati tedeschi, troppi si sono anche uniti all'esercito tedesco nel suo programma di genocidio. Le SS organizzarono un sottogruppo in Ucraina chiamato la 14ª Divisione Volontari delle SS "Galizia". Molti nazisti ucraini si offrirono volontari per diventare guardie dei campi di sterminio in Polonia, e molti furono complici del massacro di ebrei a Babi Yar. Un numero considerevole di ucraini ha sostenuto l'invasione nazista del loro paese e l'ha vista come una liberazione dall'oppressione dell'Unione Sovietica. Quello era allora!
Storicamente l'Ucraina è stata uno dei paesi più antisemiti del mondo. Anche prima dell'invasione nazista, i cittadini ucraini hanno condotto pogrom e uccisioni di massa di ebrei. Uno dei peggiori colpevoli fu Bohdan Khmelnytsky che diverse centinaia di anni fa uccise decine di migliaia di donne, bambini e uomini ebrei, come preludio all'Olocausto e in nome del nazionalismo ucraino. Anche quello era allora, ma ora la statua di questo assassino di massa antisemita si trova orgogliosamente al centro di Kiev e la sua immagine adorna l'attuale valuta ucraina.
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Quindi la questione non è complessa. Ci sono ancora troppi antisemiti e neonazisti ucraini. Ciò rappresenta un problema non solo per l'attuale guerra con la Russia, ma anche per le sue conseguenze. Se l'esercito ucraino sconfigge la Russia, molti di questi nazisti saranno considerati degli eroi. Alcuni saranno quasi certamente eletti a posizioni di potere e autorità. Se l'Ucraina perde la guerra contro la Russia, questi neonazisti daranno sicuramente la colpa agli ebrei e al presidente ebreo dell'Ucraina. Come spesso accade quando l'estremismo è tollerato, diventa una proposta perdente per gli ebrei.
Il New York Times sottolinea che anche alcuni soldati russi indossano simboli nazisti, come se ciò giustificasse in qualche modo le azioni dei neonazisti dalla parte del "Buono". Ciò dimostra solo che il razzismo antiebraico (termine migliore di antisemitismo) è pervasivo sia nell'estrema destra che nell'estrema sinistra, tra ultranazionalisti e antinazionalisti e su entrambi i fronti della guerra ucraino-russa. Qualunque altra variabile possa esserci, l'unica costante nel corso dei millenni è stata il tropo "incolpare gli ebrei".
Il Times riporta che anche alcune organizzazioni ebraiche sono pronte a concedere all'Ucraina la sua tolleranza nei confronti dei neonazisti, perché non vogliono essere percepite come sostenitrici della narrativa del presidente russo Vladimir Putin secondo cui l'Ucraina è uno stato nazista
https://www.newsweek.com/why-have-so...pinion-1804642
URL="https://www.newsweek.com/why-have-so-many-neo-nazis-rallied-ukraines-cause-opinion-1804642"]https://www.newsweek.com/why-have-so-many-neo-nazis-rallied-ukraines-cause-opinion-1804642[/URL]
https://www.nytimes.com/2023/06/05/w...s-ukraine.html
Da quando la Russia ha iniziato la sua invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022, il governo ucraino e gli alleati della NATO hanno pubblicato, poi cancellato silenziosamente, tre fotografie apparentemente innocue dai loro feed sui social media: un soldato in piedi in un gruppo, un altro che riposa in una trincea e un soccorritore in posa davanti a un camion. In ogni fotografia, gli ucraini in uniforme indossavano toppe con simboli che sono stati resi famosi dalla Germania nazista e da allora sono diventati parte dell'iconografia di 8 min di lettura In ogni fotografia, gli ucraini in uniforme indossavano toppe con simboli che sono stati resi famosi dalla Germania nazista e da allora sono diventati parte dell'iconografia dei gruppi di odio di estrema destra.
https://headtopics.com/us/nazi-symbo...story-39846656
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
[#anime gemelle] Ovviamente ci sono anche i neonazisti russi! Ora indovina da che parte stanno combattendo.
https://www.reddit.com/r/TrueAnon/co..._neonazis_too/
https://www.nytimes.com/live/2023/05...a-ukraine-news
https://news.yahoo.com/ukraine-milit...140829328.html
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
l'ho sempre detto che stiamo armando i nazisti,, ce li ritroveremo tra i piedi prima o poi..
su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
se l'europa non cambia sistema conviene andarsene...altrimenti ci ridurrà come e peggio della grecia.
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Alessandro Di Battista: Qui Belgorod, dove gli sfollati chiamano “nazisti” gli ucraini
La rabbia. Mi mostrano le foto delle loro case distrutte, dei villaggi bombardati, oltre a macabre immagini di cadaveri sulla strada: “Questo succede da 8 anni”. “Govorì pravdu”. “Racconta la verità”. È ciò che mi chiedono i profughi del Donbass che ho incontrato a Belgorod […]
(DI ALESSANDRO DI BATTISTA – Il Fatto Quotidiano) – “Govorì pravdu”. “Racconta la verità”. È ciò che mi chiedono i profughi del Donbass che ho incontrato a Belgorod. Non credo esista la verità assoluta, ancor meno in mezzo ad una guerra fratricida. Esistono singole verità. È vero che in Russia il dissenso viene soffocato ancor prima che possa irrobustirsi. È vero che c’è chi teme che criticare il governo possa provocare ritorsioni. È vero che Putin ha cambiato la Costituzione per continuare a dettar legge nel Paese più grande al mondo. È altrettanto vero che le riforme costituzionali volute dal Cremlino sono state votate dalla maggioranza dei russi, che in molti più che Putin sono terrorizzati dal dopo-Putin e che, per adesso, le sanzioni non stanno provocando gli effetti desiderati. Sono vere anche le storie dei rifugiati di Belgorod.
Belgorod è una delle città gloriose per i russi. Qui si tennero violenti combattimenti tra la Wehrmacht e l’Armata Rossa. Belgorod resistette strenuamente prima di capitolare. A Prochorovka, a pochi km da Belgorod, nel 1943, avvenne il più feroce scontro tra mezzi corazzati della storia. Anche grazie alla vittoria di Prochorovka l’Armata Rossa riuscì, nonostante un numero di vittime indicibile, a sconfiggere la Wehrmacht nella battaglia di Kursk che segnò la fine dell’avanzata nazista e l’inizio della controffensiva sovietica. A Prochorovka un’imponente torre celebra la vittoria. Sotto ad essa, a pochi metri da decine di carri-armati sovietici, ci sono le statue dei tre principali liberatori della Paese. Demetrio di Russia che respinse tatari e mongoli a Kulinovo, il generale Kutuzov che decimò l’esercito napoleonico durante la ritirata e Žukov, il Maresciallo dell’Urss che dopo le vittorie a Stalingrado e a Kursk guidò l’Armata Rossa fino a Berlino.
Da queste parti la maggior parte della popolazione ha un parente ucciso dai nazisti. Da queste parti le celebrazioni della vittoria della Grande Guerra patriottica sono particolarmente sentite. Da queste parti quando Putin parla di “denazificazione dell’Ucraina” in molti gli credono, anche perché di rifugiati in fuga dai battaglioni neonazisti ne sono arrivati molti anche prima dell’invasione russa.
Oggi coloro che vivono nel campi e negli hotel della città sono soprattutto profughi che hanno lasciato l’Ucraina nei giorni precedenti l’invasione o durante il primi due mesi di guerra.
Ho visitato uno dei campi. Ospita circa 50 persone. Solitamente chi arriva qui resta un paio di settimane prima che gli venga assegnata un’altra sistemazione. Dimitrij arriva dal Donbass. Parla russo ma è l’ucraino la sua prima lingua. Sua moglie ha perso una gamba ed è in ospedale. Scoppia in lacrime quando parla di suo figlio morto durante un bombardamento ucraino. Il responsabile del campo, un omone dagli occhi azzurri che sembra un militare più che un assistente sociale non mi perde mai di vista. Non mi piace questa cosa. Vorrei parlare con le persone che vivono nel campo e basta. Al contrario lui sembra più interessato a volermi convincere della giustezza dell’“operazione speciale” come la chiama lui. Non mi convince. “Prohorovka è qui vicino”. Dice “Gli europei qui sono arrivati e ci hanno ucciso, eppure siamo tornati ad essere amici. Perché sostenete gruppi neonazisti sapendo cosa hanno fatto i nazisti in questa città? Perché a Belgorod arrivano bombe ucraine se qui non ci sono soldati ma civili?”. “Perché è la guerra” gli rispondo io.
Oleg, un uomo sulla sessantina, abitava a Severodoneck. “Da otto anni abbiamo paura di morire sotto le bombe, da otto sentiamo esplosioni vicino casa, da otto anni ci nascondiamo nei rifugi. Non ci hanno consentito di vivere in pace. A noi russi hanno tolto il lavoro, hanno vietato la nostra lingua nelle scuole. Ci chiamano separatisti ma non ce l’abbiamo con gli ucraini, ce l’abbiamo con i nazisti”. Gli domando quale possa essere la soluzione. “Vogliamo decidere noi come e con chi vivere”. Per Oleg l’intervento militare era la sola soluzione possibile e Putin è un liberatore. È l’unico che lo dice espressamente. Le donne preferiscono raccontare quel che hanno vissuto.
Valentina, una maestra di scuola, è arrivata a Belgorod il 24 febbraio da un villaggio vicino a Donetsk. La scuola dove insegnava non esiste più. Olga viveva a Rubižne, vicino a Severodoneck. Racconta che l’esercito ucraino sta bombardando case ed infrastrutture della zona perché sapendo di non poter riconquistare quelle terre preferisce distruggerle.
Tatjana ha lasciato Donbass il 22 febbraio scorso. Mi racconta che i soldati della Repubblica Popolare di Doneck le hanno consigliato di andarsene alla svelta perché i russi sarebbero entrati i giorni successivi. Ha attraversato il confine in bus poi ha preso un treno per Belgorod. Nel 2014 una famiglia di suoi amici è stata uccisa da miliziani ucraini a Marinka mentre cercava di raggiungere Doneck in macchina. Tutte mi mostrano sul cellulare le foto delle loro case distrutte, dei villaggi bombardati oltre a macabre immagini di cadaveri ai bordi delle strade. “Questo succede da 8 anni, da 8 anni”. Parlano tutte di nazismo. “Ci sono nazisti in Ucraina e per loro noi siamo solo animali”. C’è chi mi parla di stupri e violenze commessi dai miliziani di Azov. Alcune hanno i mariti al fronte e sperano che la guerra finisca al più presto per poter rivederli ritrovare vivi.
https://infosannio.com/2022/07/17/al...i-gli-ucraini/
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Ricordi, fratello, come avevamo schiacciato la feccia elfa per far risplendere la pietra bianca del Mordor.