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  1. #11
    x il Socialismo Mondiale
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da massimo Visualizza Messaggio
    Veramente l idea della uguaglianza, meglio della umanita di tutti gli uomini è una idea che ci viene dal cristianesimo (anche dall Islam): nel mondo greco romano non esisteva
    Intendi il tipo di umanità che c'era durante la Santa Inquisizione?
    "La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi." Carl von Clausewitz
    "Tanti di loro sono così assuefatti, così dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo." The Matrix
    Cos'è il Socialismo

  2. #12
    x il Socialismo Mondiale
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da massimo Visualizza Messaggio
    La teoria delle religioni come oppio dei popoli è stata superata anche dallo stesso movimento marxista nella seconda meta del secolo scorso e si è passati all’idea che la religione puo essere sia uno strumento della conservazione ma anche un grande spinta rivoluzionario

    Sei veramente un gran comico!
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  3. #13
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da Gian_Maria Visualizza Messaggio
    Le religioni, almeno quelle principali, oltre a basarsi su falsità antiscientifiche, con le loro regole calate dall'alto da un presunto dio, rappresentato in terra da individui privilegiati in carne e ossa, sono sempre state un impedimento all'emancipazione della vasta maggioranza. Le pecorelle devono seguire il pastore, ma devono rimanere pecorelle.
    Almeno per quel che concerne le grandi religioni, esse non fanno leva solo sulla sfera dell'intelletto, ma anche quelle dell'emozione e dell'intuito. La forza delle narrative e dei simboli religiosi risiede proprio nella capacità di stimolare e smuovere tutta l'interiorità dell'essere umano. Non è assolutamente un caso che le arti e le religioni tendano ad avere legami molto stretti. Ovviamente, esse fungono anche da lente interpretativa per le esperienze vissute durante il proprio cammino spirituale.
    L'appropriazione di questo mondo religioso però non è una cosa passiva, ma estremamente attiva su ogni piano: intellettivo, emotivo, intuitivo e conativo, ed il legame costruito con essi dal devoto è speciale. Esso si può comparare al legame che abbiamo con un familiare o degli amici a noi cari, o addirittura a quello che potremmo avere con un partner. Ovviamente tutti questi legami speciali sono diversi tra loro, ma spero si capisce cosa intendo quando parlo di legame speciale.
    L'emancipazione di cui parlo io è diversa da quella sociale. Penso che il fenomeno della religione sia troppo sfaccettato per poter generalizzare sulla sua capacità di emancipare una società, e che ci sono molti modi di approcciarsi ad essa. Soprattutto quando si parla delle tradizioni più influenti, la vastità di materiale spesso permette interpretazioni molto, ma molto diverse, alcune delle quali meno emancipatorie di altre. Per farti un esempio utilizzando una religione che mi sta molto a cuore, il Buddhismo: Io potrei tranquillamente tirarti fuori qui e ora una tesi, con ogni genere di evidenza storica e testuale, che la società Buddhista ideale sarebbe una società orizzontale e democratica, priva di ruoli di genere e dove lo Stato e la proprietà privata sono stati aboliti. Un'altra persona invece potrebbe usare le stesse fonti (magari non i Discorsi specifici, ma ci siamo capiti) per argomentare per la monarchia e per una donna sottomessa all'uomo sia nella vita mondana che spirituale.
    Ci sarebbe molto altro da dire ma per ora mi fermo qui ed attendo una tua risposta.

    P.S.: Se ti interessasse un libro sul rapporto tra socialismo e religione, potresti trovare interessante il libro: "Socialist imaginations: Utopias, myths and the masses" di Stefan Arvidsson, Jakub Benes e Anja Kirsch. Ci sono diverse cose con cui mi trovo in disaccordo ma comunque l'ho trovata una lettura interessante.

  4. #14
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da massimo Visualizza Messaggio
    La teoria delle religioni come oppio dei popoli è stata superata anche dallo stesso movimento marxista nella seconda meta del secolo scorso e si è passati all’idea che la religione puo essere sia uno strumento della conservazione ma anche un grande spinta rivoluzionario ( cristiani per il socialismo, teologia della liberazione)
    Quando poi il marxismo è collassato definitivamente io direi che quello che è rimasto è proprio la aspirazione alla uguaglianza, alla giustizia sociale , al riscatto dei poveri che sono in effetti i valori base della cristianità
    Noi ora diciamo che siamo socialisti e cristiani ( lo diceva un secolo fa Ignazio Silone)
    In effetti anche dire che la religione è una invenzione dei capitalisti è una banalizzazione, diciamo pure fraintendimento del pensiero marxiano stesso, ma lasciamo stare questi problemi del passato
    Io direi che il concetto giusto è che la religione puo essere usata come istrumentum regni, coe come mezzo del potere : non è cioe che il potere inventa la religione ma cerca si servirsene pretendendo una qualche connessione con il divino Perfino adesso Berlusconi e Salvini e Meloni, non credenti, si richiama ai principi cristiani
    La prospettiva marxista sulla religione è più complessa di così. Secondo me ha delle falle e c'è un motivo per cui non è dominante negli studi accademici religiosi odierni.
    Per quel che concerne le tue risposte al mio post, nelle tradizioni religiose solitamente troviamo veramente di tutto: Dalla filosofia, alla storia (anche se spesso miticizzata), alle arti di ogni genere. Il vuoto di cui parlo io però non può essere colmato da un qualcosa come le arti, ma neanche dalla famiglia, dall'amore e dell'amicizia. La filosofia e l'arte, almeno nelle grandi religioni, vengono strumentalizzate a fine soteriologico ma non sono di per sé liberatorie in quel senso lì.
    Il vuoto a cui mi riferisco io non penso scomparirà mai, e nemmeno determinate esperienze profonde che noi chiameremmo religiose (e non sto parlando di sentire voci o robe del genere). Fintanto che esisteranno, ci saranno sempre le religioni e la possibilità che nascano nuove tradizioni.

  5. #15
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da Gian_Maria Visualizza Messaggio

    Sei veramente un gran comico!
    Come dicevano i latini: risus abundat in ore stultorum
    Beh non è che sono io a farti ridere ma l’ultima parte pensiero del grande movimento marxista. Ma a quanto vedo tu non hai la minima idea del marxismo, ripeti solo banalizzazioni e slogan : non ci provo nemmeno a spiegartelo

  6. #16
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da Saddha Visualizza Messaggio
    Almeno per quel che concerne le grandi religioni, esse non fanno leva solo sulla sfera dell'intelletto, ma anche quelle dell'emozione e dell'intuito. La forza delle narrative e dei simboli religiosi risiede proprio nella capacità di stimolare e smuovere tutta l'interiorità dell'essere umano. Non è assolutamente un caso che le arti e le religioni tendano ad avere legami molto stretti. Ovviamente, esse fungono anche da lente interpretativa per le esperienze vissute durante il proprio cammino spirituale.
    L'appropriazione di questo mondo religioso però non è una cosa passiva, ma estremamente attiva su ogni piano: intellettivo, emotivo, intuitivo e conativo, ed il legame costruito con essi dal devoto è speciale. Esso si può comparare al legame che abbiamo con un familiare o degli amici a noi cari, o addirittura a quello che potremmo avere con un partner. Ovviamente tutti questi legami speciali sono diversi tra loro, ma spero si capisce cosa intendo quando parlo di legame speciale.
    L'emancipazione di cui parlo io è diversa da quella sociale. Penso che il fenomeno della religione sia troppo sfaccettato per poter generalizzare sulla sua capacità di emancipare una società, e che ci sono molti modi di approcciarsi ad essa. Soprattutto quando si parla delle tradizioni più influenti, la vastità di materiale spesso permette interpretazioni molto, ma molto diverse, alcune delle quali meno emancipatorie di altre. Per farti un esempio utilizzando una religione che mi sta molto a cuore, il Buddhismo: Io potrei tranquillamente tirarti fuori qui e ora una tesi, con ogni genere di evidenza storica e testuale, che la società Buddhista ideale sarebbe una società orizzontale e democratica, priva di ruoli di genere e dove lo Stato e la proprietà privata sono stati aboliti. Un'altra persona invece potrebbe usare le stesse fonti (magari non i Discorsi specifici, ma ci siamo capiti) per argomentare per la monarchia e per una donna sottomessa all'uomo sia nella vita mondana che spirituale.
    Ci sarebbe molto altro da dire ma per ora mi fermo qui ed attendo una tua risposta.

    P.S.: Se ti interessasse un libro sul rapporto tra socialismo e religione, potresti trovare interessante il libro: "Socialist imaginations: Utopias, myths and the masses" di Stefan Arvidsson, Jakub Benes e Anja Kirsch. Ci sono diverse cose con cui mi trovo in disaccordo ma comunque l'ho trovata una lettura interessante.
    Certamente ogni movimento religioso ha tante fasi e aspetti diversi Il cristianesimo dei primi secoli è cosa diversa da quello dei crociati, cosi come quello della inquisizione diverso da quello odierno di un papa Francesco. Per questo come dicevo il marxismo più maturo ritenne che poteva essere non solo un nemico ma anche una spinta alla rivoluzione
    Tuttavia io penso pure che il cristianesimo, come ogni religione, ha una sua cifra fondamentale anche se viene vissuta in modi molto diversi secondo il contesto storico. Come diceva Maritain i valori sono eterni ma vengono sempre rinverditi

  7. #17
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da Saddha Visualizza Messaggio
    La prospettiva marxista sulla religione è più complessa di così. Secondo me ha delle falle e c'è un motivo per cui non è dominante negli studi accademici religiosi odierni.
    Per quel che concerne le tue risposte al mio post, nelle tradizioni religiose solitamente troviamo veramente di tutto: Dalla filosofia, alla storia (anche se spesso miticizzata), alle arti di ogni genere. Il vuoto di cui parlo io però non può essere colmato da un qualcosa come le arti, ma neanche dalla famiglia, dall'amore e dell'amicizia. La filosofia e l'arte, almeno nelle grandi religioni, vengono strumentalizzate a fine soteriologico ma non sono di per sé liberatorie in quel senso lì.
    Il vuoto a cui mi riferisco io non penso scomparirà mai, e nemmeno determinate esperienze profonde che noi chiameremmo religiose (e non sto parlando di sentire voci o robe del genere). Fintanto che esisteranno, ci saranno sempre le religioni e la possibilità che nascano nuove tradizioni.
    Se capisco bene quello che dici, e non ne sono sicuro, tu ritieni che comunque gli uomini sentiranno sempre il bisogno della visione religiosa della vita che non puo essere sostituita da altro
    A me veramente non sembra: in Europa come in Cina solo una piccola parte è ancora credente e la maggioranza non sente il bisogno religioso anche se accetta i valori che esse hanno dato all’umanità Vero è che in altre parti del mondo la religione è ancora molto viva

  8. #18
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da massimo Visualizza Messaggio
    Come dicevano i latini: risus abundat in ore stultorum
    Beh non è che sono io a farti ridere ma l’ultima parte pensiero del grande movimento marxista. Ma a quanto vedo tu non hai la minima idea del marxismo, ripeti solo banalizzazioni e slogan : non ci provo nemmeno a spiegartelo
    Sì, certo, sono io che non ho idea di che cosa sia il marxismo che sono un marxista (antileninista) da quasi vent'anni.
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  9. #19
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da massimo Visualizza Messaggio
    Vero è che in altre parti del mondo la religione è ancora molto viva
    Soprattutto nei paesi poveri sottosviluppati.
    "La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi." Carl von Clausewitz
    "Tanti di loro sono così assuefatti, così dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo." The Matrix
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  10. #20
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da massimo Visualizza Messaggio
    Se capisco bene quello che dici, e non ne sono sicuro, tu ritieni che comunque gli uomini sentiranno sempre il bisogno della visione religiosa della vita che non puo essere sostituita da altro
    A me veramente non sembra: in Europa come in Cina solo una piccola parte è ancora credente e la maggioranza non sente il bisogno religioso anche se accetta i valori che esse hanno dato all’umanità Vero è che in altre parti del mondo la religione è ancora molto viva
    Per come la vedo io una volta che una persona è consapevole dalla natura insoddisfacente del mondo le sue opzioni sono due: Arrendersi oppure cercare una soluzione. Se sceglie la seconda opzione ella si aggregherà a una tradizione esistente che ritiene possa fornirgli ciò che gli serve per trovare quello che cerca oppure la cercherà per conto suo, trovando i propri metodi. Ci sarà sempre qualcuno che si metterà a cercare perché il peso di questa consapevolezza è pesante.
    Ci sono anche esperienze profonde ed ineffabili dove ogni cosa "collassa". Esse sono in grado di farci dubitare ogni cosa che consideriamo come reale o veritiera, e quando avvengono ci colpiscono immediatamente come qualcosa di speciale. Ne ho avute un paio abbastanza intenso spontaneamente, anche prima che perdessi i miei cari e che iniziassi ad esplorare le tradizioni religiose. Se queste esperienze possono capitare a me spontaneamente, senza essere indotte in alcun modo e per pura casualità, allora per analogia ritengo che possano capitare anche qualcun altro.
    Per questi due motivi ritengo che la religione non scomparirà, e che ci sia sempre una possibilità della nascita di nuove tradizioni legittime.

 

 
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