Rispondo in ritardo
Beh veramnte io non tradurrei saddha con fede perche fede viene riferita alla rivelazione di Dio mentre il suddha mi pare la fiducia nel percorso fatto da Gautama o da altri Boddissattva o Arahant: mi paiono cose diverse
Ma soprattutto io vorrei capire se condividi il concetto di non-permanenza del mondo materiale e anche spirituale che mi pare la cifra fondamentale del buddismo in tutte le sue versioni, Hinayana, Mahayana o adamantina che sia Mi pare cosa diversa dalle due dimensioni del cristianesimo che considerano invece reali e permanenti sia il mondo materiale che quello spirituale
"Saddha" l'ho sempre visto tradotto in "fede", anche se chiaramente non è fede nel senso Cristiano. Quando ho detto che è questione di fede credere nel loro Nirvana ho usato fede nel senso comune odierno (cioè credo senza prove tangibili) e penso di aver creato confusione.
Parlando invece di cosmologia buddhista, credo che come tutti i dogmi vada inserito in un contesto soteriologico più vasto, oltre che al contesto storico e culturale. La cosmologia Buddhista propone un modello ciclico del cosmo, che vede una sequenza infinita infinita di formazione, di persistenza, di distruzione e di vuoto. Il cosmo in sé non è eterno, ma i principi che lo regolano sì. Anche i vari piani ultraterreni dei Tre Reami del Samsara sono soggetti a questi principi ed è per questo che la salvezza, almeno nel primo buddhismo, non è rinascere in uno di essi. Dal mio punto di vista il dogma religioso va accettato, o per lo meno compreso nel suo contesto, e non ignorato come fa spesso il convertito moderno perché sente urtate le sue sensibilità moderne.
Per quel che concerne me nello specifico non mi identifico più come buddhista per diverse ragioni, anche se funge ancora da base per la mia pratica personale (in parte anche dal punto di vista dottrinale). Ho deciso di abbracciare il silenzio per certe questioni, ma credo fermamente nella possibilità di superare il "problema spirituale" in questa vita attraverso l'ascesi.
Comunque generalmente le religioni hanno una cosa fondamentale in comune: far distogliere agli oppressi e sfruttati l’attenzione nei confronti delle condizioni materiali rendendoli passivi e condiscendenti con l’illusione di una giustizia e di una vita migliore dopo la morte.
Bisogna urgentemente dichiarare le risorse produttive del mondo l’eredità comune di tutta l’umanità per poterle impiegare democraticamente nell’interesse di tutti.
Che cos'è il Socialismo
Anche il termine dogma l'ho usato nella sua accezione più comune. Il Buddha è tecnicamente più importante di un Deva nella cosmologia buddhista, ed è considerata l'entità più autorevole sul Dhamma, cioè il principio a cui accennavo nello scorso commento. Non è la stessa cosa sicuramente ma forse qualche parallelismo si può fare.
Il Buddhismo in Occidente ha preso questa piega per motivi storici molto complessi, come il colonialismo, il movimento del modernismo buddhista e l'orientalismo pre- e post-coloniale. Le pratiche meditative come Samatha e Vipassana sono state isolate totalmente dal loro contesto dottrinale e di crescita spirituale (inclusa la Sila, cioè l'etica), e sono state trasformate in prodotti di consumo per il benessere com'è successo anche con lo Yoga. Vi è in Occidente un "eccezionalismo buddhista" che sostiene che il Buddhismo sia la tradizione religiosa più razionale, e questo è dovuto ai motivi sopracitati (colonialismo e così via). Si è formato il doppio standard che camminare sull'acqua sia assurdo, ma che volare, insegnare ai Deva o eseguire qualcosa come il Miracolo di Savatthi non lo sia. Chiamano il Buddha un semplice uomo quando è chiarissimo che è considerato qualcosa di più nei testi in Pali nonostante mostri anche alcune fragilità umane.
Ma i figli di buddhana di che religione sono? Battutaccia, lo so.![]()
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Che cos'è il Socialismo
Comunque, sulla passività direi che dipende. Ci sono religioni "passive", cioè disinteressate all'orizzontalità e pacifistiche, ma non penso fosse per (intenzionalmente) fare un favore ai potenti (in più le critiche alla società dei loro tempi spesso non mancano).
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