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  1. #31
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da Gian_Maria Visualizza Messaggio
    L'emancipazione individuale che intendi tu significa che si può fare a meno di mangiare, per esempio?
    Quello che sto cercando di dire è che il modello sostituto deve facilitare anche quel tipo di emancipazione, niente di più. Non vedo dove sia il conflitto qui.

  2. #32
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da Saddha Visualizza Messaggio
    Da quel che so "saddha" significa fede, che è un elemento ricorrente anche nel Buddhismo. Di fatto, alcune Sutta la piazzano come primo "gradino verso la trascendenza", chiamiamolo così. Certamente nel contesto buddhista può essere intesa come fiducia: Io grazie a te sono cresciuto in un certo modo e ho visto certe cose, e quindi sulla base delle mie esperienze passate scelgo di fidarmi che le cose che ancora non ho visto ci si
    La meditazione nel Buddhismo è considerato uno strumento, ma gli stati meditativi, anche i più fini, non sono il fine ultimo. Ho messo "collassa" tra virgolette per un motivo, ma tutto pare riduttivo di fronte ad esperienze simili, anche il silenzio. Ovviamente se accettiamo che la nostra percezione è l'unica cosa certa, provare certi stravolgimenti della nostra soggettività ordinaria è destinata a far riflettere.
    Credere all'emancipazione di un Buddha o di un Arahant è questione di fede, dato che non puoi tornare indietro nel tempo e/o entrare nella loro mente e vedere che si prova.

    Ho esplorato e sto ancora esplorando anche le tradizioni cristiane, e le trovo ricche e non da meno quando si parla di "verticalità". Poi è chiaro che ogni persona appropria le narrative, simboli e pratiche di una tradizione e le rende sue, e che quindi possano ispirare diversamente le persone. Ogni tradizione secondo me ha comunque bisogno di guardare davanti a sé e non soltanto verso l'alto, e che le istituzioni religiose tendano a guardare più in un modo che nell'altro in un dato periodo è normalissimo. Il buddhismo oggi può apparire più verticale perché non è così centralizzato a livello istituzionale come lo può essere il Cristianesimo Cattolico, ma internamente è molto diverso e non è sempre così.

    Rispondo in ritardo
    Beh veramnte io non tradurrei saddha con fede perche fede viene riferita alla rivelazione di Dio mentre il suddha mi pare la fiducia nel percorso fatto da Gautama o da altri Boddissattva o Arahant: mi paiono cose diverse
    Ma soprattutto io vorrei capire se condividi il concetto di non-permanenza del mondo materiale e anche spirituale che mi pare la cifra fondamentale del buddismo in tutte le sue versioni, Hinayana, Mahayana o adamantina che sia Mi pare cosa diversa dalle due dimensioni del cristianesimo che considerano invece reali e permanenti sia il mondo materiale che quello spirituale

  3. #33
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da massimo Visualizza Messaggio
    Rispondo in ritardo
    Beh veramnte io non tradurrei saddha con fede perche fede viene riferita alla rivelazione di Dio mentre il suddha mi pare la fiducia nel percorso fatto da Gautama o da altri Boddissattva o Arahant: mi paiono cose diverse
    Ma soprattutto io vorrei capire se condividi il concetto di non-permanenza del mondo materiale e anche spirituale che mi pare la cifra fondamentale del buddismo in tutte le sue versioni, Hinayana, Mahayana o adamantina che sia Mi pare cosa diversa dalle due dimensioni del cristianesimo che considerano invece reali e permanenti sia il mondo materiale che quello spirituale
    "Saddha" l'ho sempre visto tradotto in "fede", anche se chiaramente non è fede nel senso Cristiano. Quando ho detto che è questione di fede credere nel loro Nirvana ho usato fede nel senso comune odierno (cioè credo senza prove tangibili) e penso di aver creato confusione.
    Parlando invece di cosmologia buddhista, credo che come tutti i dogmi vada inserito in un contesto soteriologico più vasto, oltre che al contesto storico e culturale. La cosmologia Buddhista propone un modello ciclico del cosmo, che vede una sequenza infinita infinita di formazione, di persistenza, di distruzione e di vuoto. Il cosmo in sé non è eterno, ma i principi che lo regolano sì. Anche i vari piani ultraterreni dei Tre Reami del Samsara sono soggetti a questi principi ed è per questo che la salvezza, almeno nel primo buddhismo, non è rinascere in uno di essi. Dal mio punto di vista il dogma religioso va accettato, o per lo meno compreso nel suo contesto, e non ignorato come fa spesso il convertito moderno perché sente urtate le sue sensibilità moderne.
    Per quel che concerne me nello specifico non mi identifico più come buddhista per diverse ragioni, anche se funge ancora da base per la mia pratica personale (in parte anche dal punto di vista dottrinale). Ho deciso di abbracciare il silenzio per certe questioni, ma credo fermamente nella possibilità di superare il "problema spirituale" in questa vita attraverso l'ascesi.

  4. #34
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Comunque generalmente le religioni hanno una cosa fondamentale in comune: far distogliere agli oppressi e sfruttati l’attenzione nei confronti delle condizioni materiali rendendoli passivi e condiscendenti con l’illusione di una giustizia e di una vita migliore dopo la morte.
    "La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi." Carl von Clausewitz
    "Tanti di loro sono così assuefatti, così dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo." The Matrix
    Cos'è il Socialismo

  5. #35
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da Saddha Visualizza Messaggio
    "Saddha" l'ho sempre visto tradotto in "fede", anche se chiaramente non è fede nel senso Cristiano. Quando ho detto che è questione di fede credere nel loro Nirvana ho usato fede nel senso comune odierno (cioè credo senza prove tangibili) e penso di aver creato confusione.
    Parlando invece di cosmologia buddhista, credo che come tutti i dogmi vada inserito in un contesto soteriologico più vasto, oltre che al contesto storico e culturale. La cosmologia Buddhista propone un modello ciclico del cosmo, che vede una sequenza infinita infinita di formazione, di persistenza, di distruzione e di vuoto. Il cosmo in sé non è eterno, ma i principi che lo regolano sì. Anche i vari piani ultraterreni dei Tre Reami del Samsara sono soggetti a questi principi ed è per questo che la salvezza, almeno nel primo buddhismo, non è rinascere in uno di essi. Dal mio punto di vista il dogma religioso va accettato, o per lo meno compreso nel suo contesto, e non ignorato come fa spesso il convertito moderno perché sente urtate le sue sensibilità moderne.
    Per quel che concerne me nello specifico non mi identifico più come buddhista per diverse ragioni, anche se funge ancora da base per la mia pratica personale (in parte anche dal punto di vista dottrinale). Ho deciso di abbracciare il silenzio per certe questioni, ma credo fermamente nella possibilità di superare il "problema spirituale" in questa vita attraverso l'ascesi.
    Beh io non parlerei di dogma che si riferisce a una rivelazione di dio ma nel buddismo non c’è rivelazione e nemmeno dio in verità
    Vedo pero che il buddismo in Occidente diventa una tecnica di meditazione staccata dal suo contesto di credenze

  6. #36
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da massimo Visualizza Messaggio
    Beh io non parlerei di dogma che si riferisce a una rivelazione di dio ma nel buddismo non c’è rivelazione e nemmeno dio in verità
    Vedo pero che il buddismo in Occidente diventa una tecnica di meditazione staccata dal suo contesto di credenze
    Anche il termine dogma l'ho usato nella sua accezione più comune. Il Buddha è tecnicamente più importante di un Deva nella cosmologia buddhista, ed è considerata l'entità più autorevole sul Dhamma, cioè il principio a cui accennavo nello scorso commento. Non è la stessa cosa sicuramente ma forse qualche parallelismo si può fare.
    Il Buddhismo in Occidente ha preso questa piega per motivi storici molto complessi, come il colonialismo, il movimento del modernismo buddhista e l'orientalismo pre- e post-coloniale. Le pratiche meditative come Samatha e Vipassana sono state isolate totalmente dal loro contesto dottrinale e di crescita spirituale (inclusa la Sila, cioè l'etica), e sono state trasformate in prodotti di consumo per il benessere com'è successo anche con lo Yoga. Vi è in Occidente un "eccezionalismo buddhista" che sostiene che il Buddhismo sia la tradizione religiosa più razionale, e questo è dovuto ai motivi sopracitati (colonialismo e così via). Si è formato il doppio standard che camminare sull'acqua sia assurdo, ma che volare, insegnare ai Deva o eseguire qualcosa come il Miracolo di Savatthi non lo sia. Chiamano il Buddha un semplice uomo quando è chiarissimo che è considerato qualcosa di più nei testi in Pali nonostante mostri anche alcune fragilità umane.

  7. #37
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Ma i figli di buddhana di che religione sono? Battutaccia, lo so.
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  8. #38
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da Gian_Maria Visualizza Messaggio
    Ma i figli di buddhana di che religione sono? Battutaccia, lo so.


    Comunque, sulla passività direi che dipende. Ci sono religioni "passive", cioè disinteressate all'orizzontalità e pacifistiche, ma non penso fosse per (intenzionalmente) fare un favore ai potenti (in più le critiche alla società dei loro tempi spesso non mancano).

  9. #39
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da Saddha Visualizza Messaggio
    Comunque, sulla passività direi che dipende. Ci sono religioni "passive", cioè disinteressate all'orizzontalità e pacifistiche, ma non penso fosse per (intenzionalmente) fare un favore ai potenti (in più le critiche alla società dei loro tempi spesso non mancano).
    Nella stragrande maggioranza dei casi non sono loro a scegliere (o a non scegliere) la religione, è una questione di dove si nasce e dell'educazione ricevuta (famiglia/istituzioni).
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  10. #40
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    Predefinito Re: La religione in Italia oggi e domani

    Citazione Originariamente Scritto da Saddha Visualizza Messaggio
    Anche il termine dogma l'ho usato nella sua accezione più comune. Il Buddha è tecnicamente più importante di un Deva nella cosmologia buddhista, ed è considerata l'entità più autorevole sul Dhamma, cioè il principio a cui accennavo nello scorso commento. Non è la stessa cosa sicuramente ma forse qualche parallelismo si può fare.
    Il Buddhismo in Occidente ha preso questa piega per motivi storici molto complessi, come il colonialismo, il movimento del modernismo buddhista e l'orientalismo pre- e post-coloniale. Le pratiche meditative come Samatha e Vipassana sono state isolate totalmente dal loro contesto dottrinale e di crescita spirituale (inclusa la Sila, cioè l'etica), e sono state trasformate in prodotti di consumo per il benessere com'è successo anche con lo Yoga. Vi è in Occidente un "eccezionalismo buddhista" che sostiene che il Buddhismo sia la tradizione religiosa più razionale, e questo è dovuto ai motivi sopracitati (colonialismo e così via). Si è formato il doppio standard che camminare sull'acqua sia assurdo, ma che volare, insegnare ai Deva o eseguire qualcosa come il Miracolo di Savatthi non lo sia. Chiamano il Buddha un semplice uomo quando è chiarissimo che è considerato qualcosa di più nei testi in Pali nonostante mostri anche alcune fragilità umane.
    si d'accordo: è quello che io dicevo in modo semplicitico

 

 
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