Originariamente Scritto da
Saddha
Introduzione
Le società umane da sempre hanno riprodotto, in modo più o meno cosciente, desideri ed attaccamenti verso cose come narrative, idee, simboli, pratiche, figure, organizzazioni e così via. Quello di cui vi voglio parlare è l'evoluzione di questo processo e delle sue potenziali implicazioni politiche. Desideri ed attaccamenti sono, almeno dal mio punto di vista, elementi integrali delle società umane che ne condizionano lo sviluppo. Di questa "economia" del desiderio ne tratterò soltanto in breve.
L'evoluzione della loro riproduzione sociale
Dal mio punto di vista vi è stata una trasformazione radicale, ma progressiva, della quantità e dell'intensità dei desideri e degli attaccamenti riprodotti socialmente. La tendenza generale che ho notato è verso una "fluidificazione" di questi elementi. Siamo passati da desideri e attaccamenti:
- Intensi - Desideri ed attaccamenti forti
- Scarsi - Presenti in bassa quantità
- Asimmetrici - Posti su diversi livelli d'importanza
- Discernibili - Facilmente riconoscibili per la loro scarsità e carattere intenso ed asimmetrico
A desideri e attaccamenti:
- Tenui - Desideri ed attaccamenti deboli
- Numerosi - Presenti in alta quantità
- Simmetrici - Posti sullo stesso livello d'importanza
- Invisibili - Difficilmente riconoscibili per via della loro abbondanza e carattere tenue e simmetrico
E possiamo riconoscere quindi un processo di:
- Moltiplicazione - Aumento della quantità e della velocità di riproduzione a discapito dell'intensità
- Livellamento - Una distruzione della gerarchia dei desideri ed attaccamenti
- Occultamento - Il confine di un oggetto di desiderio e attaccamento si sfuma in una massa edonicamente uniforme di suoi simili
Dietro questi processi a parer mio vi è primo tra tutti l'avanzamento tecnologico, che ha permesso la proliferazione della cultura materiale ed il movimento di merci e persone. La tecnologia ha anche sconvolto gli organi e metodi di diffusione, portando alla società di massa. Vi è stata, almeno secondo me, una transizione tra organi di riproduzione centralizzati ed autorevoli (come le istituzioni religiose, artistiche etc) ad organi di riproduzione sempre più frammentari (come internet).
Implicazioni
Questa trasformazione la ritengo una parte integrante della condizione postmoderna. La crisi dei valori e delle identità di cui alcune persone si lamentano tanto è ricollegabile anche a questo fenomeno: Non cambia solo infatti il rapporto che un individuo ha con il mondo ma anche quello che ha con se stesso. A differenza di quello che pensano alcuni l'uomo contemporaneo non è privo d'identità, ma al contrario è saturo di identità a cui è poco legato.
Le grandi narrative, inclusa quella del progresso tipica della modernità, faticano a far presa sulla gente. E questo può essere un bene sfruttabile politicamente, ma l'efficacia di richiami ad identità come quella di classe, quella religiosa, quella linguistica, o quella etnica faticano a smuovere grossi gruppi di persone.
Per quel che concerne la spiritualità, questi cambiamenti pongono difficoltà del tutto nuove. Se prima era l'ostacolo al distacco dalla mondanità risiedeva nell'intensità dei desideri e degli attaccamenti, oggi risiede soprattutto nella loro difficile discernibilità e velocità di riproduzione. Nuovi desideri ed attaccamenti si formano ad una rapidità molto superiore alla nostra capacità di distruggerli, e distinguerli diventa difficile per la sottigliezza del loro tono edonico.