Il Giorno
Violenza sessuale su un bus in pieno giorno: vittima una studentessa di 19 anni
© Fornito da Il Giorno
Monza – Codice Rosso attivato dalla Questura di Monza e Brianza per una 19enne universitaria violentata sull'autobus di linea, arrestato un 36enne egiziano.
La richiesta di aiuto
Verso le 13 di ieri una pattuglia delle Volanti è stata fermata dalla ragazza in lacrime ed in preda ad un forte stato di agitazione, che raccontava come poco prima, tornando dall’Università, aveva preso un autobus di linea dalla stazione di Sesto San Giovanni diretto a Monza, quando sul mezzo pubblico è salito un uomo che le si è avvicinato e ha iniziato a rivolgerle degli apprezzamenti non graditi per poi passare alle vie di fatto aggredendola sessualmente e palpeggiandola nelle parti intime.
Video correlato: Violenza sessuale in stazione a Milano, l'aggressore aveva già colpito? (Mediaset)
Il pedinamento
La ragazza è riuscita a divincolarsi dall’uomo scendendo alla fermata di Via Cavallotti a Monza, venendo seguita dal suo aggressore che ad un certo punto però ha desistito dal proseguire nel suo intento. La 19enne in stato di shock, proprio in quel momento ha notato poco distante i poliziotti della Volante a cui ha chiesto aiuto, fornendo una descrizione accurata dell’aggressore.
Riconosciuto dalla foto
Gli agenti hanno attivato immediatamente la procedura del cosiddetto “Codice Rosso” procedendo ad informare la Procura della Repubblica di Monza ed acquisendo la denuncia della giovane studentessa universitaria che, attraverso una individuazione fotografica, ha riconosciuto il suo aggressore, un 36enne cittadino egiziano con un precedente di polizia per reati contro il patrimonio, titolare di un permesso di soggiorno scaduto e con richiesta di rinnovo alla Questura di Pavia.
I poliziotti l'hanno rintracciato e sottoposto a fermo per violenza sessuale, accompagnandolo al carcere di Monza. Il Questore Marco Odorisio ha immediatamente attivato l’Ufficio Immigrazione per avviare la procedura di sospensione e rigetto dell’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno richiesta dal cittadino egiziano.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
La Repubblica
Stupro di Capodanno, la vittima tradita dalle amiche al processo: "Nessuna violenza, era brilla e consenziente"
toria di di Andrea Ossino • Ieri 14:04
Stupro di Capodanno, la vittima tradita dalle amiche al processo: "Nessuna violenza, era brilla e consenziente"
Stupro di Capodanno, la vittima tradita dalle amiche al processo: "Nessuna violenza, era brilla e consenziente"
© Fornito da La Repubblica
Volti da ragazzini e abiti da adulti, come da adulti sono gli argomenti trattati ieri nella quinta aula del tribunale di piazzale Clodio, dove Simone Maria Ceresani, il nipote dell'ex premier Ciriaco De Mita, è stato catapultato insieme alla sua ragazza, la figlia di un'importante soubrette, e alle altre due amiche che erano con lui la notte di capodanno 2021 nella villetta di Primavalle, dove Bianca, 16 anni, è stata più volte violentata.
Per quei fatti Patrizio Ranieri è a processo. Faceva parte del gruppo di Primavalle, un pugno di ragazzi che quella notte attendeva in casa "le parioline".
È intorno a questa seconda comitiva che gravitano i quattro ragazzi che ieri sono stati chiamati a testimoniare.
Tra "non so" e "non ricordo " è emersa la verità delle amiche della vittima. Una seconda verità, visto che le frasi dette in chat all'indomani della festa hanno lasciato il posto a un linguaggio più consono e a una narrazione più candida. Davanti ai giudici "le pischelle morte" di cui si parlava nelle chat diventano "un po' brille", e lo "stupro" si trasforma in un rapporto consenziente.
Secondo la ragazza con cui Bianca è andata alla festa, sarebbero arrivate nella casa di Primavalle prima di cena, da sobrie. E "brilla", "non completamente ubriaca", sarebbe stata Bianca durante i rapporti, almeno in un primo momento e sempre secondo una testimonianza, quella della figlia della showgirl.
Continua
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Io, nel piccolo di Genova, mi diverto a sentire mentre sono in pattuglia tutte le altre chiamate della centrale operativa per i vari interventi. L'altro giorno con il collega in macchina ci siamo spisciati dalle risate quando il collega della centrale chiamava due pattuglie in ausilio alla Polfer in stazione perchè c'era un tizio (solito africano) definito "mordace"
"La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile" (Corrado Alvaro)
Stordita con la candeggina e stuprata per una notte: la violenza choc del dominicano.
L'ha minacciata con un coltello da cucina, picchiata, stuprata e stordita con un panno imbevuto di candeggina sulla bocca. Un'aggressione sessuale a dir poco agghiacciante, quella che si è consumata qualche giorno fa a Pavia, e che ha portato all'arresto di un 40enne originario della Repubblica Domenicana. L'indagato, ex fidanzato della vittima, peraltro avrebbe agito sotto l'effetto di stupefacenti. Ora si trova recluso nel carcere di Torre del Gallo con l'accusa di stupro.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....