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Salvo
1. La ragione del crollo, anche a livello amministrativo, del Pd dipende dal fatto che questo partito si è allontanato tanto dalle origini ideologiche e politiche dei suoi fondatori (di sinistra) da non suscitare alcun interesse nella parte più debole della società, oggi più penalizzata di ieri, che non va a votare, lasciando che lo facciano soltanto gli elettori di destra e di estrema destra. Il Pd è diventato un partito liberal che sostiene il liberismo delle élites economiche e finanziarie nonché il radicalismo political-chic dei diritti civili (dei migranti, fottendosene di quelli dei cittadini). Insomma il Pd è diventato una succursale della Bonino. Di diritti sociali non se ne occupa più nessuno, nonostante il formidabile regresso italiano del welfare e la crescita esponenziale dei cittadini economicamente e socialmente disagiati, la quasi totalità dei quali non va a votare (tranne un piccolissima quota di boccaloni disagiati che crede alla destra 'sociale' della Meloni). Insomma, sparita la rappresentanza politica di sinistra (anche quella assai moderata, di colore rosellino pallido), i suoi referenti elettorali se ne stanno a casa e schifano le urne.
2. Il M5S è un partito 'telematico' che come tale, e dunque perché del tutto privo di basi territoriali, può avere successo, grande o piccolo, soltanto nelle elezioni politiche. Ogni valutazione 'politica' dei risultati elettorali (amministrativi) di questo partito è un non-senso perché il M5S non è mai stato, neppure adesso, un partito 'territoriale' e dunque in questo tipo di elezioni è fuori-gioco.
3. Il successo della destra estrema anche nelle elezioni amministrative/territoriali dipende da quanto detto sopra: la maggioranza degli elettori (che sono cittadini fragili e disagiati) non va a votare, mentre chi va a votare è la minoranza di destra, anche estrema, della società, delle classi sociali più ricche e più spregiudicate (come gli evasori fiscali, di ogni rango) che vedono, giustamente, correttamente, nella Meloni una paladina dei loro interessi. Perdurando l'assenza, alle urne e nel panorama politico, della sinistra, anche moderata, il successo della destra, anche estrema, sarà garantito.