Sotto l'amministrazione Obama, il 10 marzo 2015 il Venezuela è stato dichiarato una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha risposto che "il presidente Barack Obama, in rappresentanza dell'élite imperialista degli Stati Uniti, ha personalmente deciso assumere il compito di sconfiggere il mio governo e intervenire in Venezuela per controllarlo". Alcuni giorni prima che il presidente Obama lasciasse l'incarico, ha rinnovato l'emergenza nazionale riguardante il Venezuela il 17 gennaio 2017 e le sanzioni mirate contro il paese.
L'11 agosto 2017, il presidente Donald Trump ha dichiarato che non escluderà un'opzione militare per affrontare il governo di Nicolás Maduro e l'aggravarsi della crisi in Venezuela. I consulenti statunitensi di Trump ritengono che non sia saggio nemmeno discutere di una soluzione militare a causa della lunga storia di interventi impopolari in America Latina da parte degli Stati Uniti. I rappresentanti degli Stati Uniti che erano in contatto con ufficiali militari venezuelani dissidenti durante il 2017 e il 2018, hanno rifiutato di collaborare con loro o di fornire loro assistenza.
L'11 gennaio, l'Assemblea nazionale ha annunciato che Juan Guaidó aveva assunto i poteri e le funzioni del presidente del Venezuela. Guaidó viene riconosciuto nei giorni successivi da alcuni stati dell'America Latina e di altri stati. Il 23 gennaio, Guaidó ha prestato giuramento come presidente ad interim, che è stato immediatamente riconosciuto da diversi stati stranieri. inclusi gli Stati Uniti alcuni minuti dopo. Il 26 gennaio, Elliott Abrams, un diplomatico neoconservatore coinvolto in molteplici operazioni all'estero di destabilizzazione[318] è stato designato come inviato speciale in Venezuela.
Mike Pompeo ha affermato che alcune cellule militanti di Hezbollah sarebbero attive in Venezuela e che gli Stati Uniti d'America hanno l'obbligo di eliminare questo rischio per il proprio paese. Alfred de Zayas, ex funzionario dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha anche detto che gli Stati Uniti starebbero violando la legge internazionale tentando un colpo di Stato contro il governo venezuelano.