La patologia mentale degli omofobi.

[Roberto il Guiscardo]

Riflettevo fa su cosa possa realmente esserci dietro l'omofobia.
Perché mai una persona normale, con una vita sessuale equilibrata e senza particolari problemi di ordine psicologico, dovrebbe sentirsi condizionato dalla sessualità altrui?

Da uno studio personale, partendo da ricerche e analisi compiute in decenni da psicologi e sociologi, è chiaramente emerso che dietro le argomentazioni di chi si oppone all'omosessualità, c'è una morbosa attenzione all'altrui sessualità.

Allora mi vien da pensare che l'omofobo soffra di una qualche forma di devianza e forse sono anche riuscito ad identificare la più diffusa.

Parlando con molte persone affette da questo problema, che ovviamente per loro non è percepito come tale, la rilevazione più ricorrente è che queste persone provino schifo all'idea di due uomini che fanno sesso. Alcuni lo ammettono chiaramente, altri no ma emerge comunque quando gli si fanno le domande giuste.

Alla luce di questo si delinea la natura del problema: si tratta di una relazione disfunzionale con la sessualità.

Per farvi capire meglio vi faccio una domanda.

Quando vedete una coppia di fidanzati, magari vostri commensali in una serata tra amici o semplicemente per strada che camminano mano nella mano, ve li immaginate mentre fanno sesso insieme?
Li riuscite a vedere nudi nel letto che amoreggiano?
Questa immagine vi sorge spontaneamente?

Se la risposta è no siete persone normali con un approccio sano alla sessualità.

Se invece la risposta è sì avete un problema e ve ne rendete anche conto.

Nella maggior parte dei casi in cui una persona ha questo problema, come per buona parte delle patologie mentali, non ne è del tutto consapevole senza un aiuto esterno.

L'omofobo molto probabilmente soffre di questa devianza e indagarne l'origine può essere d'aiuto al malato per superare il trauma che l'ha generata.

Un percorso terapeutico può guarire l'omofobo dalla sua devianza, farne una persona serena, normale, che non vada un giro a rompere i coglioni a persone che non conosce.

Diciamo che vorremmo che viveste la vostra vita senza cercare di coinvolgere il mondo intero sulla vostra "omosessualità", che poi consiste in quella manovra sessuale per cui uno se lo prende nel di dietro; perché in fondo è tutta qui la questione, vero? E voi di questo ne vorreste fare una filosofia di vita. Complimenti!

Ma, per cortesia, lasciate fuori i bambini.

[claudiop7878]

Gli omofili sono peggio.

i fondatori della civiltà occidentale cioè greci e romani molti di loro erano bisex vedasi Giulio cesare o Alessandro magno,semmai i ridicoli sono i guidaci cristiani islamici e la loro morale sessuale, visto che l omosessualità esiste anche fra altre specie animali,

[claudiop7878]

Diciamo che vorremmo che viveste la vostra vita senza cercare di coinvolgere il mondo intero sulla vostra "omosessualità", che poi consiste in quella manovra sessuale per cui uno se lo prende nel di dietro; perché in fondo è tutta qui la questione, vero? E voi di questo ne vorreste farne una filosofia di vita. Complimenti!

Ma,per cortesia, lasciate fuori i bambini.

ti sbagli quello che ci domandiamo é perché agli omofobi initeressa tanto la vita degli omosessuali che cmq in italia o in europa saranno si no l 2%

[Roberto il Guiscardo]

ti sbagli quello che ci domandiamo é perché agli omofobi initeressa tanto la vita degli omosessuali che cmq in italia o in europa saranno si no l 2%

Guarda che se voi omofili non ne parlaste in continuazione, nessuno ne parlerebbe. Siete sempre voi che continuamente avanzate pretese sulla vostra collocazione sociale. Come se prenderlo nel di dietro potesse classificarsi come una classe sociale.

[Giò]

Riflettevo fa su cosa possa realmente esserci dietro l'omofobia.
Perché mai una persona normale, con una vita sessuale equilibrata e senza particolari problemi di ordine psicologico, dovrebbe sentirsi condizionato dalla sessualità altrui?

Da uno studio personale, partendo da ricerche e analisi compiute in decenni da psicologi e sociologi, è chiaramente emerso che dietro le argomentazioni di chi si oppone all'omosessualità, c'è una morbosa attenzione all'altrui sessualità.

Allora mi vien da pensare che l'omofobo soffra di una qualche forma di devianza e forse sono anche riuscito ad identificare la più diffusa.

Parlando con molte persone affette da questo problema, che ovviamente per loro non è percepito come tale, la rilevazione più ricorrente è che queste persone provino schifo all'idea di due uomini che fanno sesso. Alcuni lo ammettono chiaramente, altri no ma emerge comunque quando gli si fanno le domande giuste.

Alla luce di questo si delinea la natura del problema: si tratta di una relazione disfunzionale con la sessualità.

Per farvi capire meglio vi faccio una domanda.

Quando vedete una coppia di fidanzati, magari vostri commensali in una serata tra amici o semplicemente per strada che camminano mano nella mano, ve li immaginate mentre fanno sesso insieme?
Li riuscite a vedere nudi nel letto che amoreggiano?
Questa immagine vi sorge spontaneamente?

Se la risposta è no siete persone normali con un approccio sano alla sessualità.

Se invece la risposta è sì avete un problema e ve ne rendete anche conto.

Nella maggior parte dei casi in cui una persona ha questo problema, come per buona parte delle patologie mentali, non ne è del tutto consapevole senza un aiuto esterno.

L'omofobo molto probabilmente soffre di questa devianza e indagarne l'origine può essere d'aiuto al malato per superare il trauma che l'ha generata.

Un percorso terapeutico può guarire l'omofobo dalla sua devianza, farne una persona serena, normale, che non vada un giro a rompere i coglioni a persone che non conosce.

Discorso che, detto francamente, non sta minimamente in piedi.

In primis, l'efficacia descrittiva del termine "omofobia" è decisamente discutibile. Perché chi ha repulsione per l'omosessualità o chi ritiene che le relazioni omosessuali siano immorali dovrebbe essere "omofobo", cioè avere paura - addirittura in termini paranoici o comunque patologici - degli omosessuali?

Ed ammesso che esista una quota di persone che ha paura stricto sensu dell'omosessualità e/o degli omosessuali, per quale motivo in tale categoria dovrebbe rientrare chiunque ritiene che l'omosessualità sia un orientamento intrinsecamente disordinato e gli atti omosessuali qualcosa che contraddice la naturale inclinazione umana alla riproduzione?

Non c'è una ragione che sia una.

È evidente quindi che l'insistenza sul concetto di "omofobia" è del tutto funzionale alla delegittimazione di chiunque non ritenga che l'omosessualità vada vista come un fatto positivo e normale. Insomma, si tratta della classica scomunica del politicamente corretto.

Altra argomentazione priva di senso è ritenere "deviato" chi prova repulsione all'idea che due persone dello stesso sesso consumino fra loro un rapporto sessuale: è ciò che prova istintivamente qualsiasi eterosessuale normale, anche se personalmente è favorevole alle rivendicazioni LGBT.

Nemmeno è chiaro perché chiunque provi repulsione all'idea che due persone del medesimo sesso consumino un rapporto sessuale fra loro alla vista di una coppia omosessuale debba per forza figurarsela mentre fa sesso. È un non sequitur.

Ma ce la fai ad accettare che qualcuno non la veda come te su certi argomenti senza essere un malato mentale o un deviato? Se sì, allora non si capisce perché tu debba "patologizzare" chi non ha le tue stesse opinioni sulle tematiche LGBT.

[Seyen]

Hai sollevato una questione che non avevo ancora definito in questo thread.

Le questioni di ordine religioso e morale o sociale che dir si voglia.

Nel prendere delle decisioni o posizioni la mente umana adotta un particolare meccanismo.

Prima lo fa con la parte emotiva e poi subentra la neocorteccia che deve dare una motivazione razionale alla decisione istintuale.

Il che significa che l'omofobia ha una componente più istintiva, derivante da traumi o squilibri della sfera sessuale, e la mente razionale cerca sostegno a questa presa di posizione con concetti condivisi dal gruppo sociale di riferimento.

Certamente, ma vogliamo anche dire che ci sono molti che si dichiarano omosessuali, sebbene non lo siano realmente, solo perchè cercano di risolvere le loro problematiche sociali e psicologiche nell'approcciarsi con l'altro sesso?

Ho conosciuto un ragazzo che non era e non ha mai avuto tendenze omosessuali, ma per meri motivi di timidezza e poca beltà, sempre in difficoltà ad approcciarsi con le ragazze lo è diventato.
Ha trovato nel mondo omesessuale un accettazione che non sperava, visto le sue difficoltà nel gestire gli approcci, e le ha risolte finendo a fare il passivo nel mondo omessuale.

Ribadisco...sono cazzi suoi (in tutti i sensi), ma si sta facendo passare una questione meramente fisiologica (donna in un corpo da uomo o viceversa) ad una psicologica.

[claudiop7878]

Guarda che se voi omofili non ne parlaste in continuazione, nessuno ne parlerebbe. Siete sempre voi che continuamente avanzate pretese sulla vostra collocazione sociale. Come se prenderlo nel di dietro potesse classificarsi come una classe sociale.

guarda che qui ed in internet in generale chi apre piu discussioni sul mondo gay sono quelli si dichiarano omofobi

[claudiop7878]

Discorso che, detto francamente, non sta minimamente in piedi.

In primis, l'efficacia descrittiva del termine "omofobia" è decisamente discutibile. Perché chi ha repulsione per l'omosessualità o chi ritiene che le relazioni omosessuali siano immorali dovrebbe essere "omofobo", cioè avere paura - addirittura in termini paranoici o comunque patologici - degli omosessuali?

Ed ammesso che esista una quota di persone che ha paura stricto sensu dell'omosessualità e/o degli omosessuali, per quale motivo in tale categoria dovrebbe rientrare chiunque ritiene che l'omosessualità sia un orientamento intrinsecamente disordinato e gli atti omosessuali qualcosa che contraddice la naturale inclinazione umana alla riproduzione?

Non c'è una ragione che sia una.

È evidente quindi che l'insistenza sul concetto di "omofobia" è del tutto funzionale alla delegittimazione di chiunque non ritenga che l'omosessualità vada vista come un fatto positivo e normale. Insomma, si tratta della classica scomunica del politicamente corretto.

Altra argomentazione priva di senso è ritenere "deviato" chi prova repulsione all'idea che due persone dello stesso sesso consumino fra loro un rapporto sessuale: è ciò che prova istintivamente qualsiasi eterosessuale normale, anche se personalmente è favorevole alle rivendicazioni LGBT.

Nemmeno è chiaro perché chiunque provi repulsione all'idea che due persone del medesimo sesso consumino un rapporto sessuale fra loro alla vista di una coppia omosessuale debba per forza figurarsela mentre fa sesso. È un non sequitur.

Ma ce la fai ad accettare che qualcuno non la veda come te su certi argomenti senza essere un malato mentale o un deviato? Se sì, allora non si capisce perché tu debba "patologizzare" chi non ha le tue stesse opinioni sulle tematiche LGBT.

mi fa ridere (senza cattiveria, spiego il perché)quando sento parlare di naturale inclinazione umana alla riproduzione e mi domando 1 Gesù ha avuto i figli??i preti ed i papi??no,ed allora perche li citano coloro che parlano di famiglie 2 naturale??continuare una specie animale che nella realtà é la vera rovina del pianeta e della natura stessa 3 se in africa fossero furbi come noi misantropi libertini sarebbero di meno vivrebbero meglio e voi vedreste meno sbarchi forse pure nessuno

[ryanmaverick]

ti sbagli quello che ci domandiamo é perché agli omofobi initeressa tanto la vita degli omosessuali che cmq in italia o in europa saranno si no l 2%

Ti sei risposto da solo

[alfa-beta]

Chissà perchè si deve sempre catalogare ogni cosa?
Io ho imparato a non rubare perchè mi hanno insegnato il rispetto, non perchè sono nata con l'idea del rispetto della proprietà altrui insito
Oppure lo avrei imparato a mie spese visto che ognuno è portato a farla rispettare e a difendere ciò che è proprio. E non si tratta di egoismo, ma di logica attribuzione di un bene come personale perchè si è lottato per averlo o lo si è ricevuto in dono.
Quindi il concetto di proprietà nasce soprattutto dall'istinto dell'uomo
Lo stesso dicasi per il sesso che normalmente è volto alla riproduzione. E' un istinto naturale di conservazione.
Ora che possano esistere persone che non l'hanno è nella media delle cose visto che la perfezione non esiste. Volerlo spacciare per normalità un po' meno.