Attualità del nazionalbolscevismo

[LupoSciolto°]

Spero di leggere presto un intervento del nostro amico Legionarivs.

[Avanguardia]

Dato che l' Italia è soggetta all' impero anglo-americano-israeliano, l' appoggio ai BRICS è funzionale, se ho bene capito, a indebolire tale impero per dare tempo all' Italia di ritagliarsi uno spazio di sovranità?
Dubito che una volta ritiratosi l' impero, Russia e Cina lascerebbero la possibilità all' Italia di essere sovrana. Russia e Cina hanno i mezzi militari e di altro tipo per imporre il dominio mentre l' Italia è debole. La classe dirigente italiota subito passerebbe armi e bagagli al vincitore, svendendosi senza ritegno. E gli Italiani hanno il vizio storico di imitare gli stranieri in maniera caricaturale, grottesca ed eccessiva, quindi se decidono di accodarsi ai Cinesi, vorranno fare i Cinesi più dei Cinesi stessi; di ciò abbiamo avuto un quadro durante i lockdowns, quando molti politici e giornalisti dicevano "facciamo come in Cina", con tutto quello che ne conseguì.
Non è un problema che ci dobbiamo mettere, perché quella classe dirigente occidentale che non vuole cedere, sarà dura a morire e farà di tutto per rovinare gli avversari, anche a costo di distruggere la civiltà. Quando si entrerà in conflitto diretto con la Cina, vedrete, vi sarà l' appoggio di molta massa popolare perché la Cina è molto più odiata e temuta dal cittadino medio rispetto alla Russia: la propaganda di guerra farà poca fatica.

[LupoSciolto°]

Dato che l' Italia è soggetta all' impero anglo-americano-israeliano, l' appoggio ai BRICS è funzionale, se ho bene capito, a indebolire tale impero per dare tempo all' Italia di ritagliarsi uno spazio di sovranità?
Dubito che una volta ritiratosi l' impero, Russia e Cina lascerebbero la possibilità all' Italia di essere sovrana. Russia e Cina hanno i mezzi militari e di altro tipo per imporre il dominio mentre l' Italia è debole. La classe dirigente italiota subito passerebbe armi e bagagli al vincitore, svendendosi senza ritegno. E gli Italiani hanno il vizio storico di imitare gli stranieri in maniera caricaturale, grottesca ed eccessiva, quindi se decidono di accodarsi ai Cinesi, vorranno fare i Cinesi più dei Cinesi stessi; di ciò abbiamo avuto un quadro durante i lockdowns, quando molti politici e giornalisti dicevano "facciamo come in Cina", con tutto quello che ne conseguì.
Non è un problema che ci dobbiamo mettere, perché quella classe dirigente occidentale che non vuole cedere, sarà dura a morire e farà di tutto per rovinare gli avversari, anche a costo di distruggere la civiltà. Quando si entrerà in conflitto diretto con la Cina, vedrete, vi sarà l' appoggio di molta massa popolare perché la Cina è molto più odiata e temuta dal cittadino medio rispetto alla Russia: la propaganda di guerra farà poca fatica.

Paesi come il Venezuela o Cuba, hanno ottimi rapporti con la Cina eppure non vengono schiacciati o comandati a bacchetta. Certo, ci sono tante (forse troppe) contraddizioni nel paese del socialismo di mercato. Ma io non l'ho mai immaginato come modello per l'Italia. Detto ciò, l'importante è per noi liberarsi dal potere politico-economico e militare degli USA.

[Legionarivs]

Scusate se rispondo solo adesso, ma ultimamente non sono praticamente entrato sul forum perché sono in un periodo abbastanza giù.
Comunque secondo me per quanto riguarda l'esperienza storica del Nazionalbolscevismo ritengo Paetel avesse ragione a dire che è una stagione conclusasi nel '33 se non già prima, perché erano venute meno le circostanze particolari scaturite dal trattato di Versailles che avevano portato allo sviluppo di tale ideologia.
Come è già stato detto, oggi sarebbe impossibile far rivivere il Nazionalbolscevismo nella sua interezza, al massimo si potrebbero prendere alcuni elementi propri di tale dottrina e farli confluire in una nuova ideologia che sia adatta al contesto sociale e geopolitico contemporaneo.

[LupoSciolto°]

Scusate se rispondo solo adesso, ma ultimamente non sono praticamente entrato sul forum perché sono in un periodo abbastanza giù.
Comunque secondo me per quanto riguarda l'esperienza storica del Nazionalbolscevismo ritengo Paetel avesse ragione a dire che è una stagione conclusasi nel '33 se non già prima, perché erano venute meno le circostanze particolari scaturite dal trattato di Versailles che avevano portato allo sviluppo di tale ideologia.
Come è già stato detto, oggi sarebbe impossibile far rivivere il Nazionalbolscevismo nella sua interezza, al massimo si potrebbero prendere alcuni elementi propri di tale dottrina e farli confluire in una nuova ideologia che sia adatta al contesto sociale e geopolitico contemporaneo.

Mi spiace per questo dannato periodo nero, spero che tu riesca a riprenderti in fretta. Per il resto sono d'accordo con te: c'è la necessità di rilanciare un'idea nuova, che attinga dal marxismo (nella sua accezione più ampia e non dogmatica), dal nazionalbolscevismo, dal comunitarismo previano e dal socialismo di Michea. Quello che un po' ci divide è il neo-eurasiatismo, ma credo siano piccolezze. Bentornato.

[Legionarivs]

Mi spiace per questo dannato periodo nero, spero che tu riesca a riprenderti in fretta. Per il resto sono d'accordo con te: c'è la necessità di rilanciare un'idea nuova, che attinga dal marxismo (nella sua accezione più ampia e non dogmatica), dal nazionalbolscevismo, dal comunitarismo previano e dal socialismo di Michea. Quello che un po' ci divide è il neo-eurasiatismo, ma credo siano piccolezze. Bentornato.

Grazie, spero di riuscire a partecipare più attivamente al forum. Comunque come dicevo il neo-eurasiatismo duginiano è differente da quello di Thiriart e compagnia e non postula un unico blocco politico che vada da Lisbona a Vladivostok, piuttosto si focalizza sulla sfera di influenza russa all'interno dei territori ex sovietici. Quindi non va a collidere con la situazione da te (e anche da me) auspicata di un'Italia maggiormente integrata all'interno del contesto Mediterraneo.

[LupoSciolto°]

Grazie, spero di riuscire a partecipare più attivamente al forum. Comunque come dicevo il neo-eurasiatismo duginiano è differente da quello di Thiriart e compagnia e non postula un unico blocco politico che vada da Lisbona a Vladivostok, piuttosto si focalizza sulla sfera di influenza russa all'interno dei territori ex sovietici. Quindi non va a collidere con la situazione da te (e anche da me) auspicata di un'Italia maggiormente integrata all'interno del contesto Mediterraneo.

Io ho letto "Metafisica del Nazionalbolscevismo" e un piccolo trattato riguardante la questione ebraica in Russia. Dici che devo recuperare anche "La Quarta Teoria Politica"?

[Plusgodimento]

Scusate se rispondo solo adesso, ma ultimamente non sono praticamente entrato sul forum perché sono in un periodo abbastanza giù.

Coraggio.

[Legionarivs]

Io ho letto "Metafisica del Nazionalbolscevismo" e un piccolo trattato riguardante la questione ebraica in Russia. Dici che devo recuperare anche "La Quarta Teoria Politica"?

Secondo me conviene sempre iniziare dalle sue opere geopolitiche, come "Geopolitica. Manuale della scienza delle civiltà", "Teoria del mondo multipolare" e "L'ultima guerra dell'isola-mondo".

Coraggio.

Grazie

[LupoSciolto°]

Secondo me conviene sempre iniziare dalle sue opere geopolitiche, come "Geopolitica. Manuale della scienza delle civiltà", "Teoria del mondo multipolare" e "L'ultima guerra dell'isola-mondo".

Grazie per la dritta.