Questa autentica PORCHERIA che vede una femmina vendere il figlio che porta in grembo come si chiama?
Qualcuno la definisce "utero in affitto" volendole dare una connotazione negativa presupponendo, magari, che l'affitto possa essere continuativo?
Ma c'è anche chi, più furbescamente, la definisce "maternità surrogata" quasi a volerla legittimare in nome di persone impotenti, incapaci di procreare, per rifiuto del dolore o per accontentare certe "diversità".
E allora, egregi Kolleghi, qual è la definizione corretta?
Kobra ( Apartitico )