Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
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    Predefinito Regno Unito, sperimentazione sul reddito di base per 30 cittadini

    Per due anni, trenta cittadini inglesi riceveranno quelli che corrispondono a 1.850 euro al mese senza dover lavorare. Non si tratta di un premio vinto alla lotteria, ma di un test che il think tank Autonomy intende portare avanti per dimostrare gli effetti dell'introduzione di un reddito di base universale (o reddito di cittadinanza, come è stato ribattezzato alle nostre latitudini) nella lotta alla povertà. Per il Regno Unito, non è una novità assoluta: in Galles, ma stavolta con un finanziamento statale, circa 500 giovani a forte rischio di esclusione sociale stanno ricevendo dallo scorso luglio un assegno dello stesso valore. Anche in questo caso il progetto pilota dura due anni. Ma come funzionano nel dettaglio i progetti? E perché la politica e le ong britanniche hanno avviato tali esperimenti?

    Prima di entrare nei dettagli, bisogna fare una precisazione: entrambi gli esperimenti si differenziano dal reddito di cittadinanza per un aspetto fondamentale: non legano la fruizione del sussidio all'obbligo di cercare attivamente un lavoro. In Galles, il governo laburista di Mark Drakeford ha deciso di investire ben 20 milioni di sterline (poco più di 23 milioni di euro) per dare un assegno a 500 giovani che sono usciti da una comunità per minori (care leaver) e che si devono affacciare al mondo del lavoro (o della formazione al lavoro) senza avere alle spalle una famiglia che li possa sostenere. Questi giovani riceveranno, oltre a una dotazione mensile di 1.850 euro, anche consulenza e supporto individuali per gestire al meglio le proprie finanze e intraprendere un percorso formativo.

    Il progetto gallese, però, non intende fermarsi ai care leaver: una volta valutati i risultati, il governo potrebbe estendere il reddito di cittadinanza anche ad altri soggetti deboli della società. "Siamo nel bel mezzo di una crisi del costo della vita come nessun'altra e abbiamo quindi bisogno di nuovi modi per sostenere le persone più bisognose", dice il ministro per la Giustizia sociale Jane Hutt, che aggiunge: "Valuteremo attentamente le lezioni apprese dal progetto pilota. Esamineremo se il reddito di base è un modo efficiente per sostenere i più vulnerabili della società e se va a vantaggio non solo dell'individuo, ma anche della società in generale".

    Sulla stessa linea si muove il progetto di Autonomy, che a differenza di quello gallese non si rivolge ai soli giovani usciti dalle comunità per minori: i 30 partecipanti saranno scelti a caso tra chi presenterà domanda (con il 20% dei posti assegnati a persone con disabilità) e riceveranno un assegno mensile senza alcuna condizione, se non rispondere alle domande dei ricercatori durante il periodo di test. In parallelo, i ricercatori seguiranno un altro gruppo di persone (un gruppo di controllo in gergo sociologico), le quali non riceveranno il reddito di base. Il confronto tra i due gruppi servirà a capire benefici e rischi del reddito di cittadinanza.

    "La nostra società richiederà una qualche forma di reddito di base nei prossimi anni, tra cambiamento climatico, salto tecnologico, e transizione industriale", dice Will Stronge, direttore della ricerca presso Autonomy. L'assegno da 1.850 euro al mese, continua, è senza dubbio "una cifra considerevole. Il reddito di base universale di solito copre i bisogni fondamentali delle persone, ma vogliamo vedere quale effetto ha questa somma forfettaria incondizionata sulla salute mentale e fisica delle persone, indipendentemente dal fatto che scelgano di lavorare o meno". Secondo Stronge, "tutte le prove" fin qui verificate dimostrano che misure di questo tipo "alleviano direttamente la povertà e aumentano il benessere di milioni di persone: i potenziali benefici sono semplicemente troppo grandi per essere ignorati", conclude.

    https://www.today.it/mondo/reddito-c...er%20lavorare.

  2. #2
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    Predefinito Re: Regno Unito, sperimentazione sul reddito di base per 30 cittadini

    Non capisco che tipo di esperimento sia mai questo: se mi danno 1850 euro per non fare nulla io li prendo e sono contento. Diro' poi qualsiasi cosa circa la mia salute psico-fisica che mi garantisca di non perderli...

  3. #3
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    Predefinito Re: Regno Unito, sperimentazione sul reddito di base per 30 cittadini

    Citazione Originariamente Scritto da Gastida Visualizza Messaggio
    Per due anni, trenta cittadini inglesi riceveranno quelli che corrispondono a 1.850 euro al mese senza dover lavorare. Non si tratta di un premio vinto alla lotteria, ma di un test che il think tank Autonomy intende portare avanti per dimostrare gli effetti dell'introduzione di un reddito di base universale (o reddito di cittadinanza, come è stato ribattezzato alle nostre latitudini) nella lotta alla povertà. Per il Regno Unito, non è una novità assoluta: in Galles, ma stavolta con un finanziamento statale, circa 500 giovani a forte rischio di esclusione sociale stanno ricevendo dallo scorso luglio un assegno dello stesso valore. Anche in questo caso il progetto pilota dura due anni. Ma come funzionano nel dettaglio i progetti? E perché la politica e le ong britanniche hanno avviato tali esperimenti?

    Prima di entrare nei dettagli, bisogna fare una precisazione: entrambi gli esperimenti si differenziano dal reddito di cittadinanza per un aspetto fondamentale: non legano la fruizione del sussidio all'obbligo di cercare attivamente un lavoro. In Galles, il governo laburista di Mark Drakeford ha deciso di investire ben 20 milioni di sterline (poco più di 23 milioni di euro) per dare un assegno a 500 giovani che sono usciti da una comunità per minori (care leaver) e che si devono affacciare al mondo del lavoro (o della formazione al lavoro) senza avere alle spalle una famiglia che li possa sostenere. Questi giovani riceveranno, oltre a una dotazione mensile di 1.850 euro, anche consulenza e supporto individuali per gestire al meglio le proprie finanze e intraprendere un percorso formativo.

    Il progetto gallese, però, non intende fermarsi ai care leaver: una volta valutati i risultati, il governo potrebbe estendere il reddito di cittadinanza anche ad altri soggetti deboli della società. "Siamo nel bel mezzo di una crisi del costo della vita come nessun'altra e abbiamo quindi bisogno di nuovi modi per sostenere le persone più bisognose", dice il ministro per la Giustizia sociale Jane Hutt, che aggiunge: "Valuteremo attentamente le lezioni apprese dal progetto pilota. Esamineremo se il reddito di base è un modo efficiente per sostenere i più vulnerabili della società e se va a vantaggio non solo dell'individuo, ma anche della società in generale".

    Sulla stessa linea si muove il progetto di Autonomy, che a differenza di quello gallese non si rivolge ai soli giovani usciti dalle comunità per minori: i 30 partecipanti saranno scelti a caso tra chi presenterà domanda (con il 20% dei posti assegnati a persone con disabilità) e riceveranno un assegno mensile senza alcuna condizione, se non rispondere alle domande dei ricercatori durante il periodo di test. In parallelo, i ricercatori seguiranno un altro gruppo di persone (un gruppo di controllo in gergo sociologico), le quali non riceveranno il reddito di base. Il confronto tra i due gruppi servirà a capire benefici e rischi del reddito di cittadinanza.

    "La nostra società richiederà una qualche forma di reddito di base nei prossimi anni, tra cambiamento climatico, salto tecnologico, e transizione industriale", dice Will Stronge, direttore della ricerca presso Autonomy. L'assegno da 1.850 euro al mese, continua, è senza dubbio "una cifra considerevole. Il reddito di base universale di solito copre i bisogni fondamentali delle persone, ma vogliamo vedere quale effetto ha questa somma forfettaria incondizionata sulla salute mentale e fisica delle persone, indipendentemente dal fatto che scelgano di lavorare o meno". Secondo Stronge, "tutte le prove" fin qui verificate dimostrano che misure di questo tipo "alleviano direttamente la povertà e aumentano il benessere di milioni di persone: i potenziali benefici sono semplicemente troppo grandi per essere ignorati", conclude.

    https://www.today.it/mondo/reddito-c...er%20lavorare.
    Laburista ah ecco spiegato, non tanto il regalo (che fa sempre bene, a riceverlo) ma le presunte incognite su cui studiare: alle nostre latitudine abbisogneremmo di un ente con almeno 10 direttori, due vice cadauno, una pletora di raccomandati pardon di professionalità varie...

  4. #4
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    Predefinito Re: Regno Unito, sperimentazione sul reddito di base per 30 cittadini

    Citazione Originariamente Scritto da ciddo Visualizza Messaggio
    Non capisco che tipo di esperimento sia mai questo: se mi danno 1850 euro per non fare nulla io li prendo e sono contento. Diro' poi qualsiasi cosa circa la mia salute psico-fisica che mi garantisca di non perderli...
    Perché? Il reddito di base per sé è dato a tutti senza nessuna condizione, neanche sulla salute personale.
    Anch'io negazionista e ne vado fierissimo: nego che esista almeno un negazionista intelligente

  5. #5
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    Predefinito Re: Regno Unito, sperimentazione sul reddito di base per 30 cittadini

    Citazione Originariamente Scritto da Coccone Visualizza Messaggio
    Perché? Il reddito di base per sé è dato a tutti senza nessuna condizione, neanche sulla salute personale.
    Anche a Berlusconi che è ammalato

 

 

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