Puoi rispondermi solo se mi tagghi, grazie.
Utenti non taggabili: the fool, pippo palla e pertica, Querion, Scipione
Le guerre che l'Italia fa al séguito degli americani, per impulso Onu o Nato, qui in Italia non vengono mai chiamate "guerre", perché se così si facesse si dovrebbe rispettare la 'procedura' costituzionale: deliberazione delle Camere (art. 78 Cost.) e dichiarazione del presidente della repubblica (art. 87 Cost.). Le guerre "legittime" (secondo la qualificazione della dottrina costituzionalistica che le ammette) vengono annunciate ed eseguite, senza la suddetta procedura costituzionale, con le denominazioni scelte volta per volta dai bovari americani, che le scatenano, con espressioni in lingua inglese, che non contengono mai la parola "war" e lasciano immaginare "operazioni militari speciali" (come quella di Putin in Ucraina, che però noi pretendiamo di chiamare "guerra"!). Insomma, anche se le guerre italiane vengono (erroneamente) qualificate "legittime" non devono però chiamarsi così, perché è contro il nostro ipocrita bon ton.
L'importante è essere in sintonia con i propri padroni.
L’Italia ripudia la guerra, ma non gli affari!
Puzzo Dalla Testa
Il problema è che la Costituzione non si ferma all'art.11 Forse dovresti leggere anche il resto
Invecchiando non presto più grande attenzione alle parole, ma giudico solo i fatti
"Si possono beffare tutte le persone per alcuni periodi di tempo e alcune persone per tutto il tempo, ma non si possono beffare tutte le persone per tutto il tempo". Abramo Lincoln
A me sembra chiaro e lampante che la sovranità decade di fronte ai trattati internazionali
Infatti per realizzare la pace, la Costituzione esorta a stringere accordi e costituire organizzazioni con altri Paesi. E fin qui ci siamo
Solo che poi certe decisioni non possono più essere prese in totale autonomia
Quindi se cambiano i rapporti di forza, come diceva Ilyich, la norma scritta non conta più nulla
Invecchiando non presto più grande attenzione alle parole, ma giudico solo i fatti