Tornando alla teoria quantistica, modello di Shrodinger-Born-Dirac-Heisenberg.
Quando lo sperimentatore si chiede: 'questo' elettrone raggiungerà il rivelatore? La teoria risponde: sì con probabilità 50%. E infatti circa nella metà dei casi il rivelatore rivela l'elettrone.
E' possibile che non sia la risposta che contiene intrinsecamente un dubbio statistico sul risultato, né che il procedimento sperimentale facendo interagire l'elettrone con il resto del modo determina il 'collasso' della sua funzione d'onda, distruggendo così una parte dell'informazione.
Per non farci domande sbagliate, potremmo invece intendere che la parola 'questo' relativa ad un'entità sfuggente come un'elettrone sia del tutto impropria, in quanto:
1> nessun elettrone (protone, fotone, …) é distinguibile da nessun altro.
2> non é possibile tenere d'occhio un elettrone per sapere dove va,
3> non é possibile mettere un cappellino sulla testa di un elettrone per poterlo distinguere in futuro dai suoi fratelli gemelli.
4> la stessa parola elettrone (,,,) non rappresenta secondo alcuni qualcosa che 'esiste', cioé che ha continuità nel tempo e che se sta in questo momento in un certo luogo fra un picosecondo starà in un luogo vicino, ma soltanto un concetto che aiuta a schematizzare dei fenomeni.