
Originariamente Scritto da
fradall
E' perfino commovente la tua dedizione ai valori che dovrebbero renderci coesi come comunità. Ahime, per essere coesi, l'idea è che si persegua gli stessi fini, si dividano gioie e dolori con piena compartecipazione agli "utili" del vivere in una comunità, che purtroppo non è. Ma questo mio è un discorso un po' come il tuo, si intinge nella retorica, per cui non lo continuo.
Nel caso specifico delle Frecce Tricolori, a parte i morti, tra cui anche i piloti, è fin troppo ovvia l'inutilità di reparti del genere, il cui addestramento acrobatico non ha niente a che vedere con il fatto di appartenere ad una aviazione militare, perchè di militare non ha proprio nulla. Oggi il combattimento aereo non comporta acrobazie stile battaglia d'Inghilterra, perchè si fa con i missili da 50 km di distanza.
Personalmente reputo come inutili, oltre che costosi inutilmente, tutti i simboli che dovrebbero servire a farci sentire orgogliosi di essere italiani, sopratutto quando voglio prenotare una visita specialistica e mi rispondono che ci vogliono 14 mesi.
Non so che età abbia tu, ma io ne ho 80, ed ho fatto il militare, 15 mesi. Ho fatto il giuramento col mal di piedi per le vesciche da anfibi stretti , ho fatto la sfilata del 4 novembre sotto un temporale che mi ha inzuppato come un pulcino, e non mi sono mai sentito commosso o appartenente ad un insieme di orgogliosi militi pronti a morire per la patria. Ti assicuro che non ne ho visto nemmeno uno fra i miei commilitoni di allora
Ricordo in particolare un povero diavolo, mio commilitone, che aveva dovuto andare a lavorare in Germania, ed ha perso il lavoro per fare il militare; immaginati il suo senso di appartenenza.
Quando sono tornato io, che lavoravo in proprio, ho dovuto ricominciare daccapo, e per fortuna che avevo "l'appartenenza" alla mia famiglia, altrimenti avrei fatto la fame.