La nuova onda migratoria via Tunisia-Lampedusa: dalle chat dei trafficanti la verità

[Avanguardia]

Posso solo commentare che è un grande casino. Non vedo soluzioni. La modernità ha creato i mezzi per spostarsi da un continente ad un altro, ha creato miraggi, ha fatto della mobilità un valore morale quasi, ed infine si sono creati i gruppi di interesse che ci sguazzano sul fenomeno.
Tra 2 anni la maggioranza dei residenti in Italia sarà di africani neri, nordafricani, afghani, pakistani, ucraini, sudamericani, iraniani, indiani, iraqeni, chissà chi altri. Il vaccino sta liberando molti posti per i nuovi arrivati.

[Avanguardia]

Siamo sicuri che un'immigrazione "insostenibile" non costituisca una soluzione, più che un problema? Mi sembra sia più probabile che la rivoluzione venga fatta da masse di immigrati senza nulla da perdere, se ben guidati, piuttosto che dagli italiani imborghesiti e completamente sottoposti al potere delle élite liberal-capitaliste. Nei decenni scorsi l'immigrazione regolata non ha fatto altro che integrare gli immigrati all'interno del sistema borghese, tant'è che oggi i loro figli sono degenerati né più né meno dei giovani italiani. Ma un'immigrazione davvero di massa impedirebbe (per fortuna) un'integrazione degli immigrati all'interno della società borghese e dei suoi "valori occidentali", e gli ultimi arrivati sarebbero certo molto più portati a combattere il sistema, se organizzati a dovere in tal senso.

Presso alcuni popoli poveri diciamo, nell' est Europa e nell' Africa nera, certe politiche globaliste hanno difficoltà ad attecchire, mi riferisco alla vaccinazione anti-covid ed al denaro elettronico, miseramente fallito in Nigeria dove avevano provato a renderlo del tutto obbligatorio. Analogo discorso per il "gender". Può dunque diventare l' immigrazione di massa un classico boccone che causa indigestione? Staremo a vedere. Però dovrebbe verificarsi dappertutto, non solo in Europa o in Nord America, per distruggere il sistema veramente!

[Kavalerists]

Posso solo commentare che è un grande casino. Non vedo soluzioni. La modernità ha creato i mezzi per spostarsi da un continente ad un altro, ha creato miraggi, ha fatto della mobilità un valore morale quasi, ed infine si sono creati i gruppi di interesse che ci sguazzano sul fenomeno.
Tra 2 anni la maggioranza dei residenti in Italia sarà di africani neri, nordafricani, afghani, pakistani, ucraini, sudamericani, iraniani, indiani, iraqeni, chissà chi altri. Il vaccino sta liberando molti posti per i nuovi arrivati.

Due anni mi sembrano un pò pochi, ma sì, la tendenza è quella.

[Legionarivs]

Mah, sinceramente non scorgo alcun potenziale rivoluzionario in quelle masse di immigrati che non si adattano all'idea-prassi del "produci, consuma, crepa". Molti di loro, se non la maggioranza, finiscono nel giro della droga o della più comune microcriminalità (che danneggia in primis il neo proletariato). Partiti od organizzazioni rivoluzionarie, dal fronte loro, non ne vedo e credo che questo sia dovuto a due posizioni che contraddistinguono le masse allogene: quella religiosa e quella del guadagno facile. C'è chi avversa l'occidente in nome di Dio e chi, pur non amandolo, cerca di sguazzarci dentro. Penso che non saranno loro a cambiare l'ordine delle cose e a portare maggiore giustizia.

Tralasciando il discorso criminalità, come dice Avanguardia generalmente gli afro-asiatici sono molto più restii a lasciarsi imporre le ideologie progressiste, green e marciume vario. E si fanno molti meno problemi a fare casino contro chi tenta di imporgli un'agenda contraria alla loro morale religiosa/tribale: https://www.repubblica.it/esteri/202...ani-414944310/

[LupoSciolto°]

Tralasciando il discorso criminalità, come dice Avanguardia generalmente gli afro-asiatici sono molto più restii a lasciarsi imporre le ideologie progressiste, green e marciume vario. E si fanno molti meno problemi a fare casino contro chi tenta di imporgli un'agenda contraria alla loro morale religiosa/tribale: https://www.repubblica.it/esteri/202...ani-414944310/

Ah su questo non c'è dubbio!

[Angkar Padevat]

@LupoSciolto° (non mi tagghi mai, sono un poco geloso ) già nei primi anni '90 l'allora Comunità Politica di Avanguardia, con Maurizio Lattanzio quale ideologo, sostenne che il nuovo "soggetto rivoluzionario" del periodo della "fine della storia" fosse da ravvisarsi nelle masse sottoproletarie ed allogene, per la loro completa esclusione dal sistema borghese, che aveva 'inglobato' tanto i proletari/operai che i contadini.

[LupoSciolto°]

@LupoSciolto° (non mi tagghi mai, sono un poco geloso ) già nei primi anni '90 l'allora Comunità Politica di Avanguardia, con Maurizio Lattanzio quale ideologo, sostenne che il nuovo "soggetto rivoluzionario" del periodo della "fine della storia" fosse da ravvisarsi nelle masse sottoproletarie ed allogene, per la loro completa esclusione dal sistema borghese, che aveva 'inglobato' tanto i proletari/operai che i contadini.

Eh ma tu hai un nome difficilissimo da scrivere/digitare. Conosco il significato, ma non riesco a buttarlo giù correttamente.

Sì, sapevo di queste teorizzazioni della rivista "Avanguardia" ma, oltre a non essere il mio campo, devo dire di non averci mai creduto. Gli immigrati si imborghesiscono , mentalmente almeno, appena partono per l'occidente consumista. I combattenti di Dio, invece, edificherebbero un ordine che non gradirei. Nonostante tutto, infatti, sono per uno stato laico.

[Angkar Padevat]

Eh ma tu hai un nome difficilissimo da scrivere/digitare. Conosco il significato, ma non riesco a buttarlo giù correttamente.

Sì, sapevo di queste teorizzazioni della rivista "Avanguardia" ma, oltre a non essere il mio campo, devo dire di non averci mai creduto. Gli immigrati si imborghesiscono , mentalmente almeno, appena partono per l'occidente consumista. I combattenti di Dio, invece, edificherebbero un ordine che non gradirei. Nonostante tutto, infatti, sono per uno stato laico.

È vero che coloro i quali non sono 'radicati' in un credo religioso tendono ad imborghesirsi (o quantomeno 'bramerebbero' farlo), ma de facto, proprio per via della condizione di sradicati, costituirebbero una "massa quantitativa" adoperabile contro gli apparati di repressione del Sistema.

Anche perché, vagliando bene la realtà, tutte le aree che avrebbero dovuto rappresentare un concreto 'antagonismo' allo stato di cose vigente si sono liquefatti come la neve al sole.
Faccio riferimento, oltre al proletariato ed al contadinato già citati, anche a contesti come gli "Ultras" degli stadi, che dal principio degli anni 2010, salvo sparuti episodi, hanno dismesso l'ascia di guerra dei decenni 1990-2000.

[LupoSciolto°]

È vero che coloro i quali non sono 'radicati' in un credo religioso tendono ad imborghesirsi (o quantomeno 'bramerebbero' farlo), ma de facto, proprio per via della condizione di sradicati, costituirebbero una "massa quantitativa" adoperabile contro gli apparati di repressione del Sistema.

Anche perché, vagliando bene la realtà, tutte le aree che avrebbero dovuto rappresentare un concreto 'antagonismo' allo stato di cose vigente si sono liquefatti come la neve al sole.
Faccio riferimento, oltre al proletariato ed al contadinato già citati, anche a contesti come gli "Ultras" degli stadi, che dal principio degli anni 2010, salvo sparuti episodi, hanno dismesso l'ascia di guerra dei decenni 1990-2000.

Personalmente vedo queste masse di disperati come incapaci di portare avanti qualsiasi discorso rivoluzionario. Le istanze e le idee che le animano , non sono nemmeno omogenee. Inoltre manca una struttura organizzata e disciplinata, come faceva notare giustamente Legionarivs, quale un partito o una seria sigla sindacale. E' difficile parlare di rivoluzione di questi tempi. Sia per quanto concerne gli autoctoni che gli allogeni.