Pertini e Almirante

[occidentale]

avevo capito che invece in Italia la democrazia è bloccata e limitata perchè la Meloni ha vinto le elezioni grazie alle sue battaglie antifasciste, una cagata pazzesca, dico bene @occidentale? Da dove viene questo vittimismo perenne degli amici filonazisti, sostenitori di leggendarie decennali ma a quanto pare inconcludenti battaglie contro la fantasiosa piaga dell'immigrazione?

La smette di tirarmi in ballo, dottore?
NON ho interesse a discutere con lei, sinceramente.

[brunik]

La smette di tirarmi in ballo, dottore?
NON ho interesse a discutere con lei, sinceramente.

State partecipando alla nostra discussione su Pertini e Almirante, ne vogliamo tutti approfittare, Voi siete da tutti noi considerato un esempio di saggezza e lungimiranza

[Dario]

C'entra eccome.
Milei è la versione argentina del "ci avete rotto le scatole", al mortale impasto cui allude Rampini, che è peraltro uomo di sinistra.

Secondo me Rampini individua i problemi ma toppa un pò sulle cause e sui rimedi. In quanto al narcocapitalista Milei basta l'euforia di Trump e di Bolsonaro per classificarlo. Lasciamo perdere la Meloni, aspetto i complimenti di Vox.

[Alex1939*]

No, basta porre fine alle discriminazione politica che in un paese che si chiama democratico, a distanza di 80 anni, non ha più ragione di essere.
E vedrai che la pantomima fascismo - "antifascismo" finirà e torneremo un paese normale (o quasi).

Tanto vale che in Germania reinstaurare il regime nazista e comincino a preparare i campi di sterminio, qualcuno da mandarci lo troveranno, per esempio i 7 milioni di cittadini turchi. Che ci vo.
Almirante sarebbe contento.

[Dario]

In un gioco democratico l'ultima parola la dovrebbe avere chi ha ottenuto più voti alla gabina elettorale.
O sbaglio ?

P.S. Avanzi umani ? Ma ti sei guardato mai nello specchio ?

Infatti mi sembra che CasaPound e Forza Nuova di voti ne hanno sempre rimediati pochi. Invece i neofascisti che si mascherano da democratici vanno al governo. Se la Meloni e tanti ministri avessero detto come la pensano veramente non credo che avrebbero racimolato il 24,77% dei voti, ma molti di meno. In compenso chi si dichiara "non antifascista" e da giovane guidava le piazze fasciste contro le forze dell'ordine ha fatto una brillante carriera. Tanto per dire quanto i neofascisti siano penalizzati in quella che giustamente definisci una democrazia limitata e bloccata. Peccato che non arrivi a vederne le cause.

[gianc]

Tanto vale che in Germania reinstaurare il regime nazista e comincino a preparare i campi di sterminio, qualcuno da mandarci lo troveranno, per esempio i 7 milioni di cittadini turchi. Che ci vo.
Almirante sarebbe contento.

In Germania il partito nazista è legale se non lo sapessi.

[gianc]

Infatti mi sembra che CasaPound e Forza Nuova di voti ne hanno sempre rimediati pochi. Invece i neofascisti che si mascherano da democratici vanno al governo. Se la Meloni e tanti ministri avessero detto come la pensano veramente non credo che avrebbero racimolato il 24,77% dei voti, ma molti di meno. In compenso chi si dichiara "non antifascista" e da giovane guidava le piazze fasciste contro le forze dell'ordine ha fatto una brillante carriera. Tanto per dire quanto i neofascisti siano penalizzati in quella che giustamente definisci una democrazia limitata e bloccata. Peccato che non arrivi a vederne le cause.

Meloni e compagnia di fascista non hanno neppure le punte delle unghie né le suole delle scarpe.
Liberisti, atlantisti, succubi della nazione occupante, neppure l'ombra, neppure una lontana ombra.
Stai farneticando caro Dario, nient'altro.
Io voglio vedere di nuovo sulle schede elettorali il simbolo e il nome del Nuovo Partito FASCISTA.
Non lo voterei assolutamente ma sarei almeno soddisfatto nel sapere che il mio paese, dopo tanti anni, ha fatto un piccolo passo verso la normalità e la democrazia.

[Dario]

Meloni e compagnia di fascista non hanno neppure le punte delle unghie né le suole delle scarpe.
Liberisti, atlantisti, succubi della nazione occupante, neppure l'ombra, neppure una lontana ombra.
Stai farneticando caro Dario, nient'altro.
Io voglio vedere di nuovo sulle schede elettorali il simbolo e il nome del Nuovo Partito FASCISTA.
Non lo voterei assolutamente ma sarei almeno soddisfatto nel sapere che il mio paese, dopo tanti anni, ha fatto un piccolo passo verso la normalità e la democrazia.

Non saranno fascisti ma ne adottano molte caratteristiche, a partire dal corporativismo, la tendenza a comandare anzichè governare, una "sfumatura" di razzismo, sovranismo (ministero del Made in Italy che non significa niente, istruzione e "merito") presidenzialismo, ecc.

In Germania i nazisti sono rappresentati dall'AfD come in Italia i fascisti sono rappresentati da CasaPound e Forza Nuova, più una miriade di gruppuscoli fascisti e nazisti. Dai, non fare il finto tonto.

Il simbolo PNF nelle schede potrai vederlo quando in Italia riusciremo a fare la pacificazione nazionale, quando cioè fascisti e antifascisti riconosceranno i relativi torti e ragioni. Cosa che non vedo all'orizzonte, allora si potrà anche cancellare la norma transitoria e "finale".

[markk]

https://it.wikipedia.org/wiki/Sindacalismo_fascista
Immediatamente dopo l'apice della Marcia su Roma si accese però lo scontro tra il fascismo di sinistra ed i settori più conservatori dello Stato. Tra il 1921 ed il 1923 avvennero alcuni episodi chiave:

la creazione dei gruppi di competenza,] da parte di Massimo Rocca, limitanti lo spazio sindacale della Confederazione nazionale delle corporazioni sindacali;
il tentativo di bloccare il corporativismo da parte di Confindustria e Confagricoltura, contrapposti alla minaccia di Rossoni di assalti, scontri ed occupazione delle fabbriche da parte dei lavoratori fascisti;
l'appoggio diretto al sindacalismo fascista da parte di tutta la sinistra fascista nazionale, compresi Michele Bianchi e Roberto Farinacci;
il lancio del sindacalismo integrale (1923) da parte di Rossoni, che puntava ad inglobare nelle corporazioni Confindustria e Confagricoltura (ossia le rappresentanze sindacali dei datori di lavoro);
la creazione della Federazione italiana dei sindacati agricoltori (FISA) e della Corporazione dell'Industria e del Commercio da parte di Rossoni;
i primi tentativi di trasformare le organizzazioni sindacali da associazioni di fatto in organi di diritto pubblico da parte di Armando Casalini;
il patto siglato tra Confederazione nazionale delle corporazioni sindacali e Confindustria nel dicembre del 1923 a Palazzo Chigi, in ottica di limitazione dei conflitti di classe.
«(Sia il Capitale sia il Lavoro, ndr) devono essere disciplinati. L'appetito all'infinito è malefico e assurdo. Per queste ragioni il sindacalismo fascista è per la collaborazione (...) ma con gli industriali che si impuntano e dicono comandiamo noi, occorre lottare decisamente per dare ai lavoratori il posto degno nella vita della nazione»

(Edmondo Rossoni, adunata al Teatro Regio di Torino, 16 gennaio 1926)

In questo periodo di tensioni tra industriali e sindacati fascisti, difficile per l'attecchimento della collaborazione di classe vagheggiata dal fascismo per il mondo del lavoro, assurgono agli onori del sindacalismo fascista le personalità di Mario Gianpaoli, sindacalista e federale del PNF di Milano, e di Domenico Bagnasco, segretario dei sindacati fascisti di Torino. Organizzatore e combattente di piazza, Bagnasco fu deciso a prendere di petto gli industriali, accusando il padronato di "spietata intransigenza antioperaia". Spesso i sindacalisti fascisti di questo periodo pagarono con la fine della propria carriera politica l'attivismo sfrenato, a causa di un fascismo ancora non abbastanza forte da poter far fronte ad uno scontro con la grande industria, appoggiata dai molti uomini del precedente regime ancora posizionati nelle istituzioni dello Stato. Essi ebbero però il merito di infondere risolutezza in molti sindacalisti di periferia

Si evidentemente sei troppo giovane e troppo credulone alla propaganda del dopo guerra.
Il padronato si dovette piegare alla pratica antica, di poter fare ciò che voleva, ora c'era uno stato che riteneva preminente l'interesse nazionale e quell'interesse perseguiva, anche senza rovesciare il sistema liberale (la terza via appunto).

Guarda che quello che hai copiato da Wikipedia conferma esattamente le mie parole. Il sindacalismo fascista era monosindacalismo, com'era monopartitico, e questa è storia, non arrampicate sui vetri.

[occidentale]

State partecipando alla nostra discussione su Pertini e Almirante, ne vogliamo tutti approfittare, Voi siete da tutti noi considerato un esempio di saggezza e lungimiranza

Interessantissimo.
Cinque anni fa.
Se vuole ho giudizi più rudi su di lei, di qualche anno prima.
Ah, Grillo recentemente ha fatto autocritica sul suo comportamento, riconoscendo di aver fallito nel cacciare i suoi eroi, dottore.