Ultima modifica di Laurentius AnthroposLogos; 04-11-10 alle 00:56
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simpatica vignetta... anche se un po' in ritardo...
Edit moderazione: in questi luoghi non si scherza su certe cose. Se vuoi essere blasfemo fallo da qualche altra parte.
Rieditato da Alessandro perchè la vignetta era ricomparsa dall'hosting.
Polemiko, per cortesia, rispetto per gli atri. Grazie.
Ultima modifica di Alessandro; 18-11-10 alle 11:54
“In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”
Cerchiamo di fare un pò d'ordine nelle tue idee:
Lo spiega Eraldo Baldini: «Con l'affermarsi della nuova religione cristiana, la Chiesa cercò di cancellare le antiche feste pagane: non abolendole, ma appropriandosene, riconducendole nel proprio ambito e mantenendone la data, e in parte anche il significato. Così, per "cristianizzare" il Capodanno Celtico, la Chiesa collocò al 1° novembre la festa di Ognissanti, alla cui diffusione contribuì soprattutto Alcuino (735-804), l'autorevole consigliere di Carlo Magno. Qualche decennio dopo, l'imperatore Ludovico il Pio, su richiesta di papa Gregorio IV (827-844), la estese a tutto il regno franco. Ma ci vollero ancora molti secoli perché il 1° novembre diventasse per tutta la Chiesa d'Occidente la festa di Ognissanti: fu infatti papa Sisto IV a renderla obbligatoria nel 1475.
Per non snaturare le caratteristiche di "festa dei morti" dell’antico Capodanno Celtico, prendendo atto che comunque il popolo (e in larga parte anche il clero) continuava a rispettarle, la Chiesa dedicò poi il giorno successivo, 2 novembre, alla commemorazione dei defunti: fu Odilone di Cluny, nel 998, a ordinare ai Cenobi dipendenti dell’abbazia di celebrare l’ufficio dei defunti a partire dal vespro del primo di novembre, mentre il giorno seguente i sacerdoti avrebbero offerto al Signore l’Eucarestia pro requie omnium defunctorum. Il rito poi si diffuse a poco a poco al resto d'Europa, giungendo a Roma solo nel XIV secolo.
Al di là dei dati storici e degli aspetti della religiosità ufficiale, quel che è certo è che nel folklore europeo, e quindi anche italiano, i primi giorni di novembre hanno conservato aspetti che riportano a un antico capodanno. Per esempio, si può registrare l’usanza delle strenne in quei giorni in varie parti d’Italia: e in quel caso i doni, vuole la tradizione, sono portati dai morti. Infatti l’aspetto più evidente in questo periodo è, come abbiamo detto, legato ad una celebrazione dei defunti.»
Da "La festa di Halloween in Romagna e nella Padania: moda importata o tradizione millenaria?" - Eraldo Baldini
(appendice a Romagna Celtica di Anselmo Calvetti - Longo Editore, Ravenna 2000)
http://forum.politicainrete.net/esot...gnissanti.html
Grazie per aver illuminato il mio disordine mentale... hefico:
Ironia a parte, non ho detto (e nemmeno la Gatto-Trocchi) che non esistesse alcuna ricorrenza pre-cristiana nel periodo d'inizio novembre, ma solo che l'Halloween contemporaneo non ha radici celtiche, e se mi sono spiegato male chiedo vènia. Come dice proprio la Gatto-Trocchi, la cultura cristiana rivoluzionò dal suo principio il culto dei morti e lo rese assolutamente ed inequivocabilmente centrale nel Cristianesimo, tant'è che i luoghi di culto più importanti sorgono sulla sepoltura (o presunta tale) di un santo almeno dal IV secolo. La morte diventa una nuova nascita, il dies natalis, e le tombe dei luoghi del sonno, dei cubicula annessi a basiliche di diversi tipi. La venerazione dei santi è dunque una realtà inequivocabile già dai primi secoli dopo Cristo. Nella Roma pre-cristiana vi era l'altissima considerazione degli antenati familiari come veri e propri dèi, celebrati con l'esposizione periodica delle loro maschere di cera mortuarie e si è ben lungi dall'idea di seppellire i morti all'interno delle mura cittadine, men che meno sotto o nei pressi di luoghi di culto, dato che i morti erano impuri (come impuri lo erano in Grecia e nel Vicino Oriente) e portavano impurità verso chiunque vi si accostasse. Inoltre, la Gatto-Trocchi sottolinea che << è certo che in ambito celtico e gallico si celebravano i defunti e si consacrava un giorno alla loro rievocazione, anche se non esistono testimonianze storiche scritte. I riti riguardavano la natura, il cosmo e la comunità dei vivi e dei morti >>, mentre oggi si evocano i morti, gli spiriti, con collegamenti alla narrativa e alla cinematografia horror americaneggiante e New Age, quando le popolazioni sopra citate sapevano bene che << i morti vanno pacificati e mai evocati inutilmente >>. E tale esplosione consumistica viene giustificata con cosa? Con le 'radici celtiche'?? Ma andiamo...
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