ORDO SANCTI BENEDICTI:
I BENEDETTINI
Si tratta di un ordine di tipo monastico ed è uno dei più antichi della Chiesa. Fondata da san Benedetto (480-547) nella prima metà del VI secolo (pur se va sottolineato che probabilmente nelle intenzioni del santo non v'era quella di costituire un vero e proprio ordine, ma di dare una regola ad un novero limitato di monasteri), non è mai stato dotato di una struttura centralizzata vera e propria e di caratteristiche omogenee al proprio interno (come invece i frati mendicanti o i gesuiti). Ogni monastero è infatti molto indipendente rispetto agli altri, anche se ovviamente il vincolo spirituale tra i monaci è molto forte. Secondo la santa Regola, a capo del monastero è posto l'abate (dall'aramaico “abba”, padre), che nelle intenzioni di san Benedetto ha un ruolo molto forte, quello di essere padre dei monaci che sono affidati alla sua responsabilità. Dice la Regola che “il suo comando e il suo insegnamento devono infondere nelle anime dei discepoli il fermento della santità”, “correggere la cattiva condotta [dei monaci]”. Gli vengono assegnati poteri spirituali e “temporali” (che riguardino cioè la parte profana della realtà) molto estesi (che al giorno d'oggi sono stati un po' limitati), ma l'abate “Si ricordi sempre che nel tremendo giudizio di Dio dovrà rendere conto tanto del suo insegnamento, quanto dell'obbedienza dei discepoli”. Egli è in carica a vita e viene eletto dagli stessi monaci.
Inizialmente la regola non ha particolare successo, nonostante l'appoggio di san Gregorio Magno (540-604), e la sua diffusione si restringe all'ambito italico, dove però sussistevano molte altre regole (come quella di san Colombano, che aveva il suo centro principale nell'abbazia di Bobbio); raramente i monasteri applicavano integralmente una di esse, preferendo dotarsi ognuno di una propria regola che era un insieme di prescrizioni prese un po' da una legislazione monastica e un po' da altre. I sovrani longobardi favorirono i benedettini (non solo loro) e fondarono diversi monasteri, tra cui vorrei segnalare la bellissima abbazia di san Pietro al Monte a Civate (provincia di Lecco), la cui attuale struttura è però di chiara impronta romanica.
Un grande sviluppo per l'ordine giunse però da Carlo Magno e dal figlio di questi, Ludovico il Pio; entrambi decisero di rendere più omogenei e uniti i monasteri dell'impero e favorirono in ogni modo l'adozione universale della regola benedettina. Questa immensa opera fu affidata sostanzialmente a san Benedetto d'Aniane (750-821), che non ha caso è considerato il “secondo fondatore dell'ordine”.
Da questo momento in poi e fino alla nascita e sviluppo degli ordini mendicanti, i benedettini dominano incontrastati la scena europea; culmine di quest'epoca di splendori è l'abbazia borgognona di Cluny, fondata nel 910 (l'anno prossimo si festeggeranno i 1100 anni dalla fondazione), la quale creò una vera e propria congregazione sparsa in tutta Europa e acquistò enorme prestigio, eccellendo in diversi ambiti, tra cui l'appoggio dato alla riforma di san Gregorio VII e quello fornito allo sviluppo dell'arte romanica.
Ecco una ricostruzione di Cluny nel momento del suo apogeo (oggi non rimane quasi nulla).