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  1. #1
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    Predefinito Il regno d'Italia (1805-1815)

    Ieri stavo girellando per casa quando sono incappato in una moneta...



    Al che mi sono detto... ma guarda un pò... me ne ero completamente scordato... voi avete mai ragionato su questo Regno d'Italia, e prima di lui sulla Repibblica Italiana, vissute entrambe durante il periodo napoleonico?

    http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_d...281805-1814%29

    http://it.wikipedia.org/wiki/Repubbl...281802-1805%29
    Matsudaira Izu no Kami disse al Maestro Mizuno Kenmotsu: "Voi siete un uomo di grande valore, peccato siate così basso".

    Kenmotsu gli rispose: "E' vero. A volte in questo mondo non tutto va come si desidera. Ora, se io vi tagliassi la testa e l'attaccassi sotto i miei piedi, sarei più alto. Ma è qualcosa che non si potrebbe fare".

  2. #2
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    Predefinito Rif: Il regno d'Italia (1805-1815)

    Non male come spunto.
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


    IL DISPUTATOR CORTESE

    Possono tenersi il loro paradiso.
    Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.

  3. #3
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    Predefinito Rif: Il regno d'Italia (1805-1815)

    Citazione Originariamente Scritto da famedoro Visualizza Messaggio
    Ieri stavo girellando per casa quando sono incappato in una moneta...



    Al che mi sono detto... ma guarda un pò... me ne ero completamente scordato... voi avete mai ragionato su questo Regno d'Italia, e prima di lui sulla Repibblica Italiana, vissute entrambe durante il periodo napoleonico?

    http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_d...281805-1814%29

    http://it.wikipedia.org/wiki/Repubbl...281802-1805%29

    Ho ragionato su questa prima esperienza statale moderna in Italia riguardo i l'istituzione del Convitto Nazionale - inizialmente fruibile dagli orfani dei militari , tuttora esistente e aperto a bambini dai 6 anni e ragazzi fino circa ai 18.

    Altra istituzione che risale alla Repubblica Napoleonica: l'Archivio di Stato, formato purtroppo dalla selvaggia spoliazione degli Archivi Francescani (almeno nel Bolognese).
    di necessità virtù

  4. #4
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    Predefinito Rif: Il regno d'Italia (1805-1815)

    Il Regno e la Repubblica Napoleonica, non erano assolutamente accettati dalla stragrande maggioranza della gente, la quale vi si era opposta con le armi in tutta la penisola.

    Per ricordare i massacri perpetuati dai francesi, tante città costruirono cattedrali per ringraziare la Madonna.

    Rimane comunque assodato che Napoleone tra tanti difetti che aveva, aveva forse un merito, quello di aver innovato parecchio il DIRITTO con i codici civili...anche se con i mezzi peggiori a disposizione.

    Per il resto fu comandante di assassini invasori e ladri, secondo il mio modestissimo parere.
    NOI SIAMO LA VERA ITALIA !
    RICOSTRUIAMO LA NOSTRA PATRIA !

  5. #5
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    Predefinito Rif: Il regno d'Italia (1805-1815)

    Grazie al quale preò gli Italiani presero a praticare l'arte delle armi per la prima volta dopo secoli. In un esercito italiano.
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


    IL DISPUTATOR CORTESE

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  6. #6
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    Predefinito Rif: Il regno d'Italia (1805-1815)

    Citazione Originariamente Scritto da occidentale Visualizza Messaggio
    Grazie al quale preò gli Italiani presero a praticare l'arte delle armi per la prima volta dopo secoli. In un esercito italiano.
    più che in un esercito italiano, contro un esercito di mercenari asserviti allo straniero.

    gli eserciti italiani si schierarono viceversa per la prima volta tutti insieme contro i francesi. E poi la guerra continuò come guerriglia contro i francesi.

    L'esercito della rep. Cispadana, peraltro, era trattato con arroganza dai francesi, che spesso non consideravano neanche italiani i soldati con le divise verdi, (e spesso blu di Francia), ma francesi, (e talvolta erano francesi).

    Scrisse giustamente Vignoli (mi pare fosse Vignoli....) comunque l'autore del libro: "La Vandea Italiana", che ti invito a leggere, di come la Francia e Napoleone contribuirono a creare in tutta la penisola un sentimento patrio, ma CONTRO di loro, e fondato su un simbolo unificante per tutti incarnato nelle parole: Trono e Altare.
    Il simbolo comune infatti, accanto ai vari vessilli reali era la croce.
    Solo nella ex repubblica veneziana, la stragrande maggioranza della gente che insorgeva lo faceva con la croce e basta, poiché Venezia era caduta nel disonore più totale.
    Furono pochi i casi di gente che insorse con il Leone di San Marco, anche se significativi. In alcuni posti, la gente piangente andò a deporre questi vessilli nelle chiese, a significare la morte della loro vecchia Patria.

    Nel 1807, quando l'Austria liberò il Veneto, il popolo festante esultò e si sentì fieramente suddito dell'Imperatore fino al 1848, quando, con la prima guerra di indipendenza, prevalse lo spirito unitario, alimentato dalle condizioni di vita duro del popolo, da ex giacobini, ora mazziniani (pochi ma ricchi), dallo spirito indomito di Casa Savoia, una Casa Reale Italiana, in guerra contro lo straniero per liberare e unire tutti i popoli d'Italia!
    Ultima modifica di Gilbert; 06-11-10 alle 13:36
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  7. #7
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    Predefinito Rif: Il regno d'Italia (1805-1815)

    Posso condividere sui sentimenti di molte parti d'Italia, ma sul Veneto e suoi suoi sentimenti filo austriaci ho qualche dubbio.
    Sta di fatto che le divisioni italiche e napoletane fecero meraviglie in Russia, a Maroslavets, per esempio. E che questo sarebbe rimasto eccome nel sentire comune.
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


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    Predefinito Rif: Il regno d'Italia (1805-1815)

    Citazione Originariamente Scritto da occidentale Visualizza Messaggio
    Posso condividere sui sentimenti di molte parti d'Italia, ma sul Veneto e suoi suoi sentimenti filo austriaci ho qualche dubbio.
    Sta di fatto che le divisioni italiche e napoletane fecero meraviglie in Russia, a Maroslavets, per esempio. E che questo sarebbe rimasto eccome nel sentire comune.
    molto meglio gli austriaci dei francesi!!!!
    In veneto era sicuramente così !

    Riguardo ai napoletani, ho i miei dubbi che sentissero comunemente le imprese napoleoniche come loro!
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  9. #9
    in silenzio
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    Predefinito Rif: Il regno d'Italia (1805-1815)

    Io credo che il popolo italiano sia abituato da millenni a sopportare, osservare, criticare e - sfruttato l'invasore del momento - conservarne ciò che può essere utile all'evoluzione della propria storia e al miglioramento del proprio territorio.

    Così è stato con bizantini, longobardi, franchi, svevi, spagnoli, francesi, austrungarici, inglesi, australiani (avendo distrutto Cassino questi ultimi hanno parecchio da fare per meritare redenzione), americani & coetera . Avanti il prossimo, se desidera venire macinato e diventare farina per il nostro sacco

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  10. #10
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    Predefinito Rif: Il regno d'Italia (1805-1815)

    Citazione Originariamente Scritto da Gilbert Visualizza Messaggio
    più che in un esercito italiano, contro un esercito di mercenari asserviti allo straniero.

    gli eserciti italiani si schierarono viceversa per la prima volta tutti insieme contro i francesi. E poi la guerra continuò come guerriglia contro i francesi.

    L'esercito della rep. Cispadana, peraltro, era trattato con arroganza dai francesi, che spesso non consideravano neanche italiani i soldati con le divise verdi, (e spesso blu di Francia), ma francesi, (e talvolta erano francesi).

    Scrisse giustamente Vignoli (mi pare fosse Vignoli....) comunque l'autore del libro: "La Vandea Italiana", che ti invito a leggere, di come la Francia e Napoleone contribuirono a creare in tutta la penisola un sentimento patrio, ma CONTRO di loro, e fondato su un simbolo unificante per tutti incarnato nelle parole: Trono e Altare.
    Il simbolo comune infatti, accanto ai vari vessilli reali era la croce.
    Solo nella ex repubblica veneziana, la stragrande maggioranza della gente che insorgeva lo faceva con la croce e basta, poiché Venezia era caduta nel disonore più totale.
    Furono pochi i casi di gente che insorse con il Leone di San Marco, anche se significativi. In alcuni posti, la gente piangente andò a deporre questi vessilli nelle chiese, a significare la morte della loro vecchia Patria.

    Nel 1807, quando l'Austria liberò il Veneto, il popolo festante esultò e si sentì fieramente suddito dell'Imperatore fino al 1848, quando, con la prima guerra di indipendenza, prevalse lo spirito unitario, alimentato dalle condizioni di vita duro del popolo, da ex giacobini, ora mazziniani (pochi ma ricchi), dallo spirito indomito di Casa Savoia, una Casa Reale Italiana, in guerra contro lo straniero per liberare e unire tutti i popoli d'Italia!
    hefico:

 

 
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