Originariamente Scritto da
Gilbert
più che in un esercito italiano, contro un esercito di mercenari asserviti allo straniero.
gli eserciti italiani si schierarono viceversa per la prima volta tutti insieme contro i francesi. E poi la guerra continuò come guerriglia contro i francesi.
L'esercito della rep. Cispadana, peraltro, era trattato con arroganza dai francesi, che spesso non consideravano neanche italiani i soldati con le divise verdi, (e spesso blu di Francia), ma francesi, (e talvolta erano francesi).
Scrisse giustamente Vignoli (mi pare fosse Vignoli....) comunque l'autore del libro: "La Vandea Italiana", che ti invito a leggere, di come la Francia e Napoleone contribuirono a creare in tutta la penisola un sentimento patrio, ma CONTRO di loro, e fondato su un simbolo unificante per tutti incarnato nelle parole: Trono e Altare.
Il simbolo comune infatti, accanto ai vari vessilli reali era la croce.
Solo nella ex repubblica veneziana, la stragrande maggioranza della gente che insorgeva lo faceva con la croce e basta, poiché Venezia era caduta nel disonore più totale.
Furono pochi i casi di gente che insorse con il Leone di San Marco, anche se significativi. In alcuni posti, la gente piangente andò a deporre questi vessilli nelle chiese, a significare la morte della loro vecchia Patria.
Nel 1807, quando l'Austria liberò il Veneto, il popolo festante esultò e si sentì fieramente suddito dell'Imperatore fino al 1848, quando, con la prima guerra di indipendenza, prevalse lo spirito unitario, alimentato dalle condizioni di vita duro del popolo, da ex giacobini, ora mazziniani (pochi ma ricchi), dallo spirito indomito di Casa Savoia, una Casa Reale Italiana, in guerra contro lo straniero per liberare e unire tutti i popoli d'Italia!