Risultati da 1 a 8 di 8
  1. #1
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    Predefinito Tremonti: "Duriamo fino a dicembre"

    ROMA - Tre conferenze stampa, al termine del Consiglio dei ministri di ieri, dovrebbero fissare l'idea di un iper-attivismo del "governo del fare". Ma è la rinuncia forzata ad aprire la conferenza sulla Famiglia la fotografia più vera dell'impotenza nella quale si dibatte il Cavaliere. "Il governo non sta bene - ha ammesso ieri Berlusconi in uno dei tanti incontri a Palazzo Grazioli - ma quegli altri, Fini e la sinistra, stanno peggio di noi. Hanno paura delle elezioni, non sono organizzati, per cui possiamo ancora stare tranquilli: non si andrà a votare".

    Così, nonostante non ci sia più un solo provvedimento che Berlusconi possa pensare di portare a casa senza sottostare ai diktat di Futuro e libertà, il governo "va avanti". Paolo Bonaiuti contesta l'immagine di un premier "anatra zoppa" e si dilunga sul "grande rilancio" che sarebbe iniziato con il Consiglio dei ministri di ieri: "È questa la nostra risposta a Fini". Ma l'atmosfera che si respira nella maggioranza è da ultimi giorni di Salò. Un siparietto di due sere fa, nello studio del leghista Giancarlo Giorgetti alla Camera, rende bene il disincanto che ha contagiato i ministri più consapevoli. Giulio Tremonti, alla presenza di Roberto Calderoli, si è rivolto con un sorriso ai deputati del Pdl che gli si affollavano intorno: "Ragazzi, io ve l'avevo detto che l'accordo con Fini andava fatto subito, altrimenti sarebbe stato meglio andare a votare. Non mi hanno dato retta". Calderoli, sempre in apparenza scherzando, ci aggiungeva un carico: "Sì, ormai dobbiamo rassegnarci. Il vero presidente del Consiglio è Fini". L'ora è tarda, una chiacchiera tira l'altra e si passa a parlare dell'ultimo scandalo a luci rosse del premier.

    I deputati si rivolgono a Tremonti, sono preoccupati, si lamentano per la "leggerezza" del Cavaliere. E il ministro dell'Economia, alzando gli occhi al cielo, si lascia sfuggire: "Già abbiamo tanti problemi...". Un pessimismo condito da una profezia, espressa sempre in forma di battuta: "Inutile che vi affatichiate troppo, tanto il governo dura fino a dicembre". Si capisce dunque quanto sia fragile l'immagine di iper-attivismo berlusconiana. E le inchieste sulla vita privata del Cavaliere aggiungo piombo alle ali del governo. Se ne è avuta una prova ieri mattina a palazzo Chigi, quando Mara Carfagna ha provato a far inserire nel decreto Maroni le norme contro la prostituzione arenate da un anno in Parlamento (a causa dello scandalo D'Addario).

    Il progetto Carfagna punisce infatti anche "l'utilizzatore finale", il cliente della prostituta, e ieri a molti ministri sono venuti i sudori freddi quando Berlusconi in persona, forse non consapevole dei dettagli del ddl, si è mostrato entusiasta dell'idea. "Brava Mara, così dimostriamo a tutti che non abbiamo nulla da temere". Ma ai più è sembrato che il governo stesse costruendo un reato ad hoc applicabile proprio al caso Ruby&Co. Così, senza dare troppo nell'occhio, le norme della Carfagna sono sparite dal decreto legge (immediatamente operativo) e sono ricomparse nel più innocuo disegno di legge. "Tanto, se cade il governo, quel ddl non vedrà mai la luce", spiega un membro del governo. Segnali di disincanto.

    Così si arriva alla rinuncia a partecipare al Forum sulla Famiglia. Una decisione presa da Berlusconi in persona, dopo un consulto con Gianni Letta e Carlo Giovanardi prima dell'inizio del Consiglio dei ministri. Il Pd, l'Idv, i grillini: fuori dal convegno si sarebbe scatenato l'inferno contro Berlusconi. Ma le contestazioni rischiavano di essere accese anche dentro, tra i partecipanti. "Meglio evitare strumentalizzazioni", ha concluso il premier, "questi non aspettano altro per attaccarci". Un forfait che ha indispettito gli ambienti vaticani, che speravano in una presenza del premier per fargli prendere "impegni concreti sul sostegno alla famiglia". Berlusconi si è consolato ieri ricevendo a Palazzo Grazioli Francesco Pionati, dell'Adc. L'ex centrista gli ha annunciato infatti che la prossima settimana qualche deputato arriverà a rimpolpare la maggioranza. Anche Deborah Bergamini e Alessio Bonciani, dati in uscita verso Fli, rimarranno per ora nel Pdl. Per il Cavaliere è già un successo.

    Il Cavaliere teme l'effetto anatra zoppa e Tremonti: "Duriamo fino a dicembre" - Repubblica.it
    "Il potere non è un mezzo, è un fine. Non si stabilisce una dittatura nell'intento di salvaguardare una rivoluzione, ma si fa una rivoluzione nell'intento di stabilire una dittatura."

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  2. #2
    fiamma verde
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    Predefinito Rif: Tremonti: "Duriamo fino a dicembre"

    ottimo, giusto per votare a marzo

  3. #3
    In un CD degli 883
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    Predefinito Rif: Tremonti: "Duriamo fino a dicembre"

    Citazione Originariamente Scritto da Abbott Visualizza Messaggio
    Paolo Bonaiuti contesta l'immagine di un premier "anatra zoppa

    Si capisce dunque quanto sia fragile l'immagine di iper-attivismo berlusconiana.
    Questi due sono passaggi-chiave. Fino ad oggi i fan del Cavaliere hanno sempre detto che Berlusconi era meglio della sinistra perchè "faceva, faceva, faceva", sfornava leggi in quantità ed era quello che gli importava più della qualità. Ora non più, il governo e il parlamento sono inchiodati e non fanno più nulla, e l'immagine del Cavaliere che corre, invincibile ed infallibile, si sta offuscando sempre di più.
    Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema, comprendi?

    Mangio sempre i bambini bolliti.

  4. #4
    Liberale Dubbioso
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    Predefinito Rif: Tremonti: "Duriamo fino a dicembre"

    A Gennaio scadono i termini per modificare i decreti sul federalismo.
    "REPUBLICAN IN NAME ONLY"

  5. #5
    In un CD degli 883
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    Predefinito Rif: Tremonti: "Duriamo fino a dicembre"

    Citazione Originariamente Scritto da MIKE_ Visualizza Messaggio
    A Gennaio scadono i termini per modificare i decreti sul federalismo.
    La pensioncina è già maturata... quindi direi che le condizioni per mandare finalmente a casa questo governo di incapaci ci sono tutte... :giagia:
    Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema, comprendi?

    Mangio sempre i bambini bolliti.

  6. #6
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    Predefinito Rif: Tremonti: "Duriamo fino a dicembre"

    Citazione Originariamente Scritto da Abbott Visualizza Messaggio
    ROMA - Tre conferenze stampa, al termine del Consiglio dei ministri di ieri, dovrebbero fissare l'idea di un iper-attivismo del "governo del fare". Ma è la rinuncia forzata ad aprire la conferenza sulla Famiglia la fotografia più vera dell'impotenza nella quale si dibatte il Cavaliere. "Il governo non sta bene - ha ammesso ieri Berlusconi in uno dei tanti incontri a Palazzo Grazioli - ma quegli altri, Fini e la sinistra, stanno peggio di noi. Hanno paura delle elezioni, non sono organizzati, per cui possiamo ancora stare tranquilli: non si andrà a votare".

    Così, nonostante non ci sia più un solo provvedimento che Berlusconi possa pensare di portare a casa senza sottostare ai diktat di Futuro e libertà, il governo "va avanti". Paolo Bonaiuti contesta l'immagine di un premier "anatra zoppa" e si dilunga sul "grande rilancio" che sarebbe iniziato con il Consiglio dei ministri di ieri: "È questa la nostra risposta a Fini". Ma l'atmosfera che si respira nella maggioranza è da ultimi giorni di Salò. Un siparietto di due sere fa, nello studio del leghista Giancarlo Giorgetti alla Camera, rende bene il disincanto che ha contagiato i ministri più consapevoli. Giulio Tremonti, alla presenza di Roberto Calderoli, si è rivolto con un sorriso ai deputati del Pdl che gli si affollavano intorno: "Ragazzi, io ve l'avevo detto che l'accordo con Fini andava fatto subito, altrimenti sarebbe stato meglio andare a votare. Non mi hanno dato retta". Calderoli, sempre in apparenza scherzando, ci aggiungeva un carico: "Sì, ormai dobbiamo rassegnarci. Il vero presidente del Consiglio è Fini". L'ora è tarda, una chiacchiera tira l'altra e si passa a parlare dell'ultimo scandalo a luci rosse del premier.

    I deputati si rivolgono a Tremonti, sono preoccupati, si lamentano per la "leggerezza" del Cavaliere. E il ministro dell'Economia, alzando gli occhi al cielo, si lascia sfuggire: "Già abbiamo tanti problemi...". Un pessimismo condito da una profezia, espressa sempre in forma di battuta: "Inutile che vi affatichiate troppo, tanto il governo dura fino a dicembre". Si capisce dunque quanto sia fragile l'immagine di iper-attivismo berlusconiana. E le inchieste sulla vita privata del Cavaliere aggiungo piombo alle ali del governo. Se ne è avuta una prova ieri mattina a palazzo Chigi, quando Mara Carfagna ha provato a far inserire nel decreto Maroni le norme contro la prostituzione arenate da un anno in Parlamento (a causa dello scandalo D'Addario).

    Il progetto Carfagna punisce infatti anche "l'utilizzatore finale", il cliente della prostituta, e ieri a molti ministri sono venuti i sudori freddi quando Berlusconi in persona, forse non consapevole dei dettagli del ddl, si è mostrato entusiasta dell'idea. "Brava Mara, così dimostriamo a tutti che non abbiamo nulla da temere". Ma ai più è sembrato che il governo stesse costruendo un reato ad hoc applicabile proprio al caso Ruby&Co. Così, senza dare troppo nell'occhio, le norme della Carfagna sono sparite dal decreto legge (immediatamente operativo) e sono ricomparse nel più innocuo disegno di legge. "Tanto, se cade il governo, quel ddl non vedrà mai la luce", spiega un membro del governo. Segnali di disincanto.

    Così si arriva alla rinuncia a partecipare al Forum sulla Famiglia. Una decisione presa da Berlusconi in persona, dopo un consulto con Gianni Letta e Carlo Giovanardi prima dell'inizio del Consiglio dei ministri. Il Pd, l'Idv, i grillini: fuori dal convegno si sarebbe scatenato l'inferno contro Berlusconi. Ma le contestazioni rischiavano di essere accese anche dentro, tra i partecipanti. "Meglio evitare strumentalizzazioni", ha concluso il premier, "questi non aspettano altro per attaccarci". Un forfait che ha indispettito gli ambienti vaticani, che speravano in una presenza del premier per fargli prendere "impegni concreti sul sostegno alla famiglia". Berlusconi si è consolato ieri ricevendo a Palazzo Grazioli Francesco Pionati, dell'Adc. L'ex centrista gli ha annunciato infatti che la prossima settimana qualche deputato arriverà a rimpolpare la maggioranza. Anche Deborah Bergamini e Alessio Bonciani, dati in uscita verso Fli, rimarranno per ora nel Pdl. Per il Cavaliere è già un successo.

    Il Cavaliere teme l'effetto anatra zoppa e Tremonti: "Duriamo fino a dicembre" - Repubblica.it
    La solita noiosa e ipervirgolettata ricostruzione di repubblica2000, scritta per compiacere i propri lettori. A sentir loro il governo doveva cadere dopo 2 mesi.

    Questo governo cadrà (sempre che succeda) senza il bisogno di fare i melodramamtici.
    Ultima modifica di Juv; 06-11-10 alle 14:16
    "Insomma se è in gamba, ti porta l'aereo così basso.. ehehehe...
    Lei dovrebbe vederlo, è uno spettacolo: un gigante come il B-52.... BHOOAAAMMM!!!!.. con i gas di scarico t'arrostisce le oche vive!!"

  7. #7
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    Predefinito Rif: Tremonti: "Duriamo fino a dicembre"

    Citazione Originariamente Scritto da Juv Visualizza Messaggio
    La solita noiosa e ipervirgolettata ricostruzione di repubblica2000, scritta per compiacere i propri lettori. A sentir loro il governo doveva cadere dopo 2 mesi.

    Questo governo cadrà senza il bisogno di fare i melodramamtici.
    Per via dell'affare Villa Certosa che era in cantiere.
    Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
    Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.

  8. #8
    Io non mi vendo
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    Predefinito Rif: Tremonti: "Duriamo fino a dicembre"

    Citazione Originariamente Scritto da Gualerz Visualizza Messaggio
    La pensioncina è già maturata... quindi direi che le condizioni per mandare finalmente a casa questo governo di incapaci ci sono tutte... :giagia:
    Mandiamolo pure a casa, ma dopo ?
    Oggettivamente pernsi che le cose cambino ?

    a) vince berluschiere: siamo punto a capo, l'unica differenza: la lega aumenta i suoi voti.
    b) vince la sin.: con il miscuglio di partitini,partitoni,movimmenti e correnti se va bene dura due anni, e in quei due anni rimarrà bloccato.
    Troppe voci da accontentare, senza dimenticare i comunisti che si coalizzano per batter berluschiere , ma hanno già detto che in casa di vittoria non entreranno nel governo.
    Sti ca..zi , sarà dura governare.

    c) Vince il centro: forse, e dico forse, sarebbe la cosa migliore, ma non vincerà mai.

    risultato finale: aumentano non voto e aumetna la lega.
    Grosso problema questa carenza di politici, vuoto di potere, conflitto tra poteri, nuvoli scuri all'orizzonte. prepariamoci al peggio

    A mio parere ci sarebbe solo una soluzione:
    cambio vertice totale a centro sinistra, renzi a capo di tutto e altri giovani di contorno, esclusione di qualsiasi coalizzione con la sin. estrema e dialogo con il centro.
    Forse così si riesce a provare qualcosa di nuovo.
    Federalismo per un' Italia unita.

 

 

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