Pochi minuti di intervento per il Presidente, ma una promessa che sa di minaccia
"Abbiamo progetti ambiziosi!"
Pochi minuti di intervento per il Presidente, ma una promessa che sa di minaccia
"Abbiamo progetti ambiziosi!"
Sul palco il sen. Pasquale Viespoli. Ragazzi la batteria sta finendo
Di una cosa siamo certi, e lo dico da elettore di centro sinistra; il centro destra si sta rinnovando e, usando un eufemismo calcistico, in questo momento ha il possesso di palla (m'era venuto palle chissà perchè) e detta il gioco con un giocatore che attacca e un altro che sta per andare in panchina.
Ultima modifica di TiziusMCMLXVI; 06-11-10 alle 19:43
Amico inimicoque bonum semper praebe consilium, quia amicus accepit, inimicus spernit
All'amico e al nemico dà sempre buoni consigli, perchè l'amico li accetta il nemico li rifiuta
toh...c'è pure Tiberio Timperi...
ma briguglio è un falco o una colomba? Purché sta dicendo delle cose pesantucce sul suo geverno.
Il fascismo è morto: Benito La Russa è il nostro nuovo vice Presidente della Repubblica. Wow!
No banner coockie - Meloni: "no ai fondi europei, meglio l'aiuto del FMI"
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Idioti!!!!!!!!!!!!
rilievo
Ultima modifica di Razionalista; 07-11-10 alle 13:02
"Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue" Phineas Taylor Barnum
UE, mondo, futuro Michio Kaku:
https://www.youtube.com/watch?v=7NPC47qMJVg
fini HA L'APPOGGIO ESTERNO DELLA 'ADDARIO:sofico:
di Paolo Bracalini
La escort pugliese si presenta alla convention di Fli. Il partito la allontana dalla sala, ma lei insiste: "Mi hanno invitata, voglio ascoltare Gianfranco. Mi interessa questo nuovo orientamento politico"
È uno scherzo? No, lei è davvero «interessata a questo nuovo orientamento politico» spiega l’ex escort dalla grande passione per la res publica. Non è uno scherzo, «Patti» è lì nella platea per assistere alla fondazione della nuova destra della legalità e dell’etica.
Appena si diffonde la notizia, l’ufficio stampa di Fli si precipita a prendere le distanze dalla protagonista del primo sexygate alla barese: «La presenza di Patrizia D’Addario alla nostra convention è imprevista e non gradita e rappresenta una evidente provocazione che non ci interessa e che respingiamo al mittente». Ma il mittente chi è? Nessuno, a quanto pare, si è autoinvitata. Poi si scopre che è stato il suo assistente e addetto stampa (ormai è una diva e si permette uno staff), pugliese, a invitarla, in qualità di «esponente del Pdl barese» (parole sue). Intanto, il duo spiega che sono lì «perché siamo di centrodestra e vogliamo ascoltare cosa ha da dire Fini, non abbiamo aderito al Fli, vedremo e poi prenderemo le nostre decisioni». Nessuno l’ha contestata al suo arrivo, «anzi» dice lei, e poi aggiunge: «Non sono qui per vendicarmi di Berlusconi, non mi vendico mai su nessuno».
Che il popolo finiano gradisca (Gradisca presidente era il titolo della sua autobiografia per Aliberti) è improbabile, perché chiunque si accorge che qui l’ingrediente D’Addario, aggiunto al cocktail di marchettare e ricattini degli ultimi giorni, produce un effetto paradossale nell’happy birthday della destra anti-Cav. Infatti la mozione D’Addario finisce malissimo, dopo che lei si è attirata più attenzioni della metà dei parlamentari, la Generazione italia si accorge della minaccia di Generazione escort, e la prende a male parole («vattene, questo non è il Pdl!») facendola fuggire in lacrime. Il peggio, però, è già fatto. La convention finiana, di fatto e controvoglia, nasce sotto le luci rosse, dentro quell’ambiente equivoco e fangoso in cui più volte - e ancora adesso - si è sperato potesse affondare per sempre il berlusconismo e il suo fondatore.
È quella in fondo la speranza che anima il padiglione finiano a Perugia, e che tra gli alti valori, l’inno d’Italia, la patria, l’ostruzionismo e le tattiche parlamentari, si ritrova un alleato sgradito e imbarazzante, ma unito nella stessa battaglia: una schiera di escort che hanno ben imparato la lezione della fondatrice di Filmino e libertà, la signora D’Addario. «Ho sempre avuto molta stima per Fini» ci spiega mentre le tv accendono i fari per riprenderla, e si capisce quanto sia d’accordo sulle reprimende (indirette, perché siamo in piena trattativa col Pdl) per le serate di Berlusconi e tutto quel che emerge dai fantastici racconti delle D’Addario girls, le proselite del sexy-scandalismo che, tuttavia, sembra l’unica vera arma per indebolire l’avversario e costringerlo alla resa. Oggi si vedrà se Fli proporrà un rimpastino di governo, per schiacciare la Lega all’angolo (l’altro detestato nemico del popolo finiano, che accompagna con applausi e buuh ogni riferimento a Bossi e alla Padania), oppure un appoggio esterno.
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quel che è certo è che si è già conquistato l’appoggio esterno delle escort, e una consulenza politica della D’Addario, preziosa più che mai in frangenti del genere. La modalità del coming out migottesco però è inopportuna e quanto mai molesta per Fli, che vorrebbe adoperare sottotraccia il tema delle escort e non scopertamente (a parte la Maiolo che parla di «affaristi e prostitute» nel Pdl), e che certo non si aspettava di ritrovarsi, nel nobile giorno della Fondazione, una di loro a inquinare al festa. Si doveva parlare di Costituzione offesa dalle leggi ad personam, di Paese dimenticato e sofferente, di diritti e di sacro suolo nazionale, non doveva palesarsi in questo standing di virtù repubblicane lo spettro della marchetta ricattatrice, della melma a squillo, che pure resta il partito di opposizione più forte al momento. L’inatteso però è rivelatore, come sempre, e l’asse Fli-escort trova l’evento storico per saldarsi. In un nuovo governo, alla D’Addario spetterebbero quantomeno le Pari opportunità.
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Che vergogna quando dicono :''A noi non interessano le poltrone ma il futuro degli italiani'' di quale futuro parlano?
Ma loro che fanno parte dalla maggioranza, adesso parlano male del governo
Ma cosa facevano nella maggioranza? Ovviamente tenevano calde le poltrone
"Non seguire l'ombra, ma fa' che l'ombra segua te."
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Con tutti accenti strani che avette per me e o è sono uguali
La mia lingua e romeno
Dal discorso iniziale di Fini mi sembra che si vuol dimettere se no e un bufone
"Non seguire l'ombra, ma fa' che l'ombra segua te."
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Con tutti accenti strani che avette per me e o è sono uguali
La mia lingua e romeno