La Padania 4-11-20101
«Questione grave: ormai anche tante compagnie sono sull'orlo del collasso»
La Lega: chissà perché qui al Nord certe cose non si vedono
Nel Meridione il 40 per cento degli incidenti provoca feriti. Più del doppio che nel Nord...
Dietro si nasconde il malcostume
I raggiri valgono complessivamente circa 15 miliardi ogni anno che pesano però, alla fine, su tutti i contribuenti
Iva Garibaldi
ROMA -
«Dopo 150 anni per l'unità d'Italia di strada da fare ce n'è ancora tanta, e credo che ad un'unità sostanziale
non si arriverà mai».
Cesarino Monti, come di consueto, non utilizza mezze misure per commentare i dati forniti dalle assicurazioni sui falsi incidenti stradali.
E sul perché la stragrande maggioranza delle truffe avvenga al Sud non ha dubbi: «rispetto al Nord - sottolinea Monti - c'è una mentalità diversa. Poi è vero è differente anche il livello delle infrastrutture, i mezzi sono
diversi, ma di fondo c'è molta disonestà e tanti al Sud vivono di queste truffe».
D'altra parte, ragiona il senatore leghista, «è difficile avere un'opinione diversa quando si vedono certi dati. Quando ci sono personaggi che fanno i testimoni di professione perché i loro nomi compaiono anche in cento cause allora c'è poco da speculare. Così come quando si vede che il più frequente danno a seguito di un incidente è il classico "colpo di frusta".
Insomma sono «dati incontrovertibili» dice Monti che significano solo una cosa:truffa.
La questione però è grave e tante assicurazioni sono sull'orlo del collasso: «non reggono più e il rischio è che le compagnie scappino dal Sud. Molte l'hanno già fatto con conseguenze disastrose per gli utenti costretti a pagare polizze più salate e a spostarsi anche per centinaia di chilometri per trovare una compagnia disponibile ad assicurare i veicoli».
Senza contare, prosegue Monti, che l'aumento dell'rc auto è generalizzato perché «interessa certo la zona dove avvengono maggiori incidenti ma, di fatto, il peso delle truffe viene spalmato su tutti gli utenti».
In commissione queste considerazioni Monti le ha espresse con molta chiarezza e «per questo - racconta - mi sono ritrovato metà commissari contro. Perché sostengono che se accadono più incidenti al Sud la colpa non è di chi fa le truffe ma delle strade e delle infrastrutture in genere che sono in condizioni pessime».
Interviene il collega Luciano Cagnin che, dati alla mano, spiega: «le cattive condizioni delle infrastrutture - dice - influiscono solo per il 20% sugli incidenti, che accadono soprattutto come conseguenza di cattivi comportamenti». Ma Cagnin denuncia «un vero e proprio sistema al Sud dove gli incidenti avvengono spesso solo virtualmente ma i soldi che sono chiesti, e spesso ottenuti grazie alla complicità di avvocati, falsi testimoni, medici e periti, sono veri».
Il costo delle truffe per la collettività è altissimo:«si tratta di 150 miliardi di euro l'anno - dice Cagnin - e sono il frutto di falsi sinistri, evasione dei pagamenti delle polizze o contraffazione delle stesse. Basti pensare che a Napoli il 30% degli autoveicoli circolasenza nessuna copertura assicurativa». La conseguenza è che le assicurazioni in molti casi fanno le valigie: in Campania abbiamo il 12% di casi di compagnie che lasciano la piazza mentre in Puglia la percentuale è del 7.4 mentre la Calabria si attesta al 4%. In queste condizioni le assicurazioni aumentano le polizze
fino al 60% e c'è un alto tasso di perdita di posti di lavoro».