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    Predefinito I caratteristi del cinema comico italiano

    Da wikipedia:
    Nel linguaggio teatrale e cinematografico, l'attore caratterista è quello che ricopre un ruolo che è contraddistinto da un forte risalto dei suoi caratteri esteriori, in termini di fisicità e/o di comportamento e/o di atteggiamento: il burbero, il cattivo, la zitella acida, il gioviale, il nobile, il parvenu eccetera.

    Il lèmma, in senso più esteso, indica l'attore impegnato nei ruoli secondari. In svariati casi molti caratteristi riescono, per la loro immediata riconoscibilità, a raggiungere una notevole celebrità. Molti attori di grande successo, superata una certa età, continuano la loro carriera con ottimi esiti da caratterista.
    Di attori caratteristi famosi, nella storia del cinema comico italiano, ce ne sono stati tanti. Alcuni di loro sono stati veri e propri attori sebbene abbiano ricoperto ruoli secondari e fortemente caratterizzanti, appunto.

    Non potremmo associare al termine gente come il bravo Nino Taranto, ad esempio, il quale ha fatto più da spalla che da caratterista, forse a causa dell'interpretazione di alcuni ruoli potremmo inserire la mitica Tina Pica, ma sarebbe una profonda ingiustizia relegarla al pur dignitoso, quanto però limitante ruolo di attrice caratterista.

    Non voglio iniziare andando lontano, c'è tempo per quello.

    Aprirò quindi con il giusto tributo a Bombolo.



    Vero nome: Franco Lechner
    Roma, 22 maggio 1931 – Roma, 23 agosto 1987

    Grazie all'interessamento del regista Bruno Corbucci si dedicò al cinema, e contemporaneamente iniziò la collaborazione con la compagnia cabarettistica del Bagaglino di Castellacci e Pingitore, abbandonando l'attività di piattarolo (venditore di piatti ed ombrelli ai passanti) che esercitava nei vicoli del centro di Roma intorno a Campo de' Fiori.

    Nel 1983, alla trasmissione Domenica In condotta da Pippo Baudo, rivelò che il nome Bombolo gli fu ispirato dalla canzone omonima del 1932 scritta e musicata da Marf e Vittorio Mascheroni.[1][2].

    Utilizzato spesso come spalla di attori come Enzo Cannavale, Pippo Franco e Tomas Milian, interpretò ruoli comici con gag basate principalmente sulla fisicità (famoso per i peti che nella serie di Nico Giraldi, in cui appare in nove degli undici film realizzati, gli guadagnarono il soprannome di "venticello"), sulla mimica facciale e sull'utilizzo dell'onomatopea (famoso il suo Tze Tze!) e del dialetto romanesco, recitando prevalentemente in B-movie.

    Morì il 23 agosto 1987, all'età di 56 anni. Riposa nel cimitero di Prima Porta a Roma.
    da: http://it.wikipedia.org/wiki/Bombolo

    Filmografia:

    Remo e Romolo - Storia di due figli di una lupa (1976)
    La prima notte di nozze (1976)
    Squadra antifurto (1976) (con il nome Franco Necker)
    Squadra antitruffa (1977) (con il nome Franco Lechner)
    Il marito in collegio (1977) (con il nome Franco Lechner)
    Nerone (1977)
    Messalina, Messalina! (1977)
    Squadra antimafia (1978)
    Scherzi da prete (1978)
    Tutti a squola (1979)
    L'imbranato (1979) (con il nome Franco Lechner)
    C'era una volta Roma (1979) (serie TV)
    Assassinio sul Tevere (1979)
    Uno contro l'altro, praticamente amici (1980)
    Il casinista (1980)
    Delitto a Porta Romana (1980)
    Ciao marziano (1980)
    Teste di quoio (1981)
    La settimana bianca (1981)
    Miracoloni (1981)
    Il marito in vacanza (1981)
    I carabbinieri (1981)
    Tutta da scoprire (1981)
    La settimana al mare (1981)
    Una vacanza del cactus (1981)
    Delitto al ristorante cinese (1981)
    La sai l'ultima sui matti? (1982)
    È forte un casino (1982)
    Delitto sull'autostrada (1982)
    W la foca! (1982)
    Attenti a quei P2 (1982)
    Il sommergibile più pazzo del mondo (1982)
    Sturmtruppen 2 - Tutti al fronte (1982)
    Un jeans e una maglietta (1983)
    Sfrattato cerca casa equo canone (1983)
    La discoteca (1983)
    Delitto in Formula Uno (1984)
    Delitto al Blue Gay (1984)
    Vacanze d'estate (1985)
    Giuro che ti amo (1986)

    "Bad karma"

  2. #2
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    Predefinito Rif: I caratteristi del cinema comico italiano

    Grazie al grande successo di questo thread, proseguiamo col volontariato.
    Tiberio Murgia


    (Oristano, 5 febbraio 1929 – Tolfa, 20 agosto 2010)
    Nato da una famiglia povera, inizia a lavorare fin da giovanissimo come manovale. A venti anni è venditore ambulante de l'Unità,[1][2] l'organo di stampa del Partito Comunista Italiano. I dirigenti della locale sezione del partito intravedono in lui particolari doti politiche e lo inviano a Frattocchie, in provincia di Roma, dove ha sede la scuola nazionale per i dirigenti del partito. Al suo rientro, sei mesi dopo, diviene segretario dei Giovani Comunisti e si sposa.

    Dopo qualche tempo però inizia ad intrattenere una relazione con una compagna di partito, a seguito della quale, per lo scandalo destato, viene espulso dal PCI. Murgia emigra quindi in Belgio a Marcinelle, il grande centro carbonifero che vede impiegati come minatori diverse migliaia di lavoratori italiani. Anche lì stabilisce una relazione sentimentale con la moglie di un collega belga e scampa rocambolescamente alla morte quella notte fatale del disastro di Marcinelle, nel quale un'esplosione di gas uccide tutti i minatori del suo turno, compreso il marito della signora. Murgia infatti si era finto malato per potersi intrattenere con la donna.

    Murgia ritorna nella sua città natale ma è costretto ad emigrare a Roma per sfuggire all'ira dei familiari di un'altra giovane donna che egli corteggia nonostante sia già sposato. Nella capitale inizia a lavorare come lavapiatti in una trattoria del centro (Il re degli amici) fin quando viene notato da un'assistente del regista Mario Monicelli, che lo invita in studio per un provino. Il regista toscano gli affida il ruolo di Ferribotte (storpiatura di ferry boat, il traghetto che unisce la Sicilia al continente), il gelosissimo e possessivo immigrato siciliano, nella banda di inesperti e pasticcioni malavitosi romani che, nel capolavoro della commedia all'italiana del 1958, I soliti ignoti, tenta di assaltare senza successo la cassaforte del Monte dei Pegni.

    Pur essendo sardo, Murgia rimarrà fedele al personaggio e allo stereotipo caricaturale del siciliano per gran parte delle sue apparizioni cinematografiche che si articoleranno, con una certa regolarità, per tutti i 40 anni successivi, attraversando i principali generi popolari del nostro cinema recente, e, proprio in quanto sardo, viene doppiato con cadenza sicula da attori quali Renato Cominetti, Ignazio Balsamo e Michele Gammino. Il grande pubblico lo ricorderà certamente per la sua mimica facciale, gli occhi spesso socchiusi e le sopracciglia perennemente arcuate e folte, il capo leggermente rivolto all'indietro nella rappresentazione satirica di un siciliano diffidente e ostinato.

    Lo stesso stereotipo sarà anche sfruttato in pubblicità: Tiberio Murgia infatti sarà per molti anni testimonial di una nota marca di caffè nei caroselli televisivi. Sempre nei panni di Ferribotte prende parte al sequel de I soliti ignoti (Audace colpo dei soliti ignoti) diretto da Nanni Loy nel 1960 e, sempre al fianco di Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman, conclude la saga nel 1987 con il film di Amanzio Todini, I soliti ignoti vent'anni dopo. Sempre per la regia di Mario Monicelli prende parte, nel ruolo secondario del soldato Nicotra, ne La grande guerra del 1959 e, al fianco di Monica Vitti, ne La ragazza con la pistola del 1968.

    Gli anni Sessanta lo vedono partecipare, sempre in ruoli di comprimario, in molte produzioni a carattere parodistico e alle commedie leggere tipiche del cinema italiano di quel periodo. Per la regia di Sergio Corbucci è al fianco di Totò ne Il giorno più corto del 1962 mentre nel 1961 aveva recitato a fianco di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia nel film L'onorata società. Nel 1966, per la regia di Vittorio De Sica, veste i panni di un detective ne Caccia alla volpe mentre nei primi anni settanta compare in diverse produzioni appartenenti al genere decamerotico, sotto la regia di Mariano Laurenti.

    Tiberio Murgia è attivo anche per gran parte degli anni Ottanta e compare in diverse delle commedie interpretate da Adriano Celentano per la direzione di Franco Castellano e Giuseppe Moccia, sodalizio artistico di sceneggiatori meglio conosciuto come Castellano e Pipolo, nonché in diversi film diretti da Nando Cicero e appartenenti a quel genere di commedia minore e scollacciata che attingendo soprattutto al vasto repertorio di barzellette popolari, vive in quegli anni un momento di breve ma intensa produzione. Nel 1988 partecipa al fllm giallo per bambini Operazione Pappagallo opera prima del regista romano Marco Di Tillo, su sceneggiatura di Piero Chiambretti, Claudio Delle Fratte e dello stesso Marco Di Tillo (nel cast della pellicola figurano anche Leo Gullotta, Syusy Blady, Didi Perego e Nicola Pistoia). In quel film, per la prima volta nella sua vita, non viene doppiato ma parla con la sua voce (che ha grande inflessione sarda, lui che invece era sempre stato doppiato in siciliano).

    Nel 2001, al fianco di Nino Manfredi, Murgia interpreta un ruolo secondario nel film di Diego Febbraro Una milanese a Roma, e prende inoltre parte alla commedia di Vincenzo Terracciano Ribelli per caso, assieme ad Antonio Catania. Nel 2008 interpreta una piccola parte nel film Chi nasce tondo di Alessandro Valori, al fianco di Valerio Mastandrea.

    Malato da tempo di Alzheimer,[3] Murgia si è spento in una casa di cura per anziani a Tolfa il 20 agosto 2010, l'ultimo sopravvissuto tra i protagonisti maschili de I soliti ignoti.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Tiberio_Murgia

    Filmografia

    I soliti ignoti (1958)
    Uomini e nobiluomini (1959)
    Il raccomandato di ferro (1959)
    Rififì fra le donne (1959)
    Le cameriere (1959)
    Costa Azzurra (1959)
    La cento chilometri (1959)
    La grande guerra (1959)
    Il terrore dell'Oklahoma (1959)
    Juke box urli d'amore (1959)
    Tu che ne dici? (1960)
    I baccanali di Tiberio (1960)
    Il carro armato dell'8 settembre (1960)
    I Teddy boys della canzone, regia di Domenico Paolella (1960)
    A qualcuna piace calvo (1960)
    Genitori in blue-jeans (1960)
    Audace colpo dei soliti ignoti (1960)
    La regina delle Amazzoni (1960)
    Fontana di Trevi (1960)
    Meravigliosa (1960)
    Le svedesi (1960)
    Ferragosto in bikini (1960)
    Mariti a congresso (1961)
    Mina... fuori la guardia (1961)
    I soliti rapinatori a Milano (1961)
    L'onorata società (1961)
    Rocco e le sorelle, regia di Giorgio Simonelli (1961)
    Maurizio, Peppino e le indossatrici (1961)
    Cacciatori di dote (1961)
    Che femmina... e che dollari!, regia di Giorgio Simonelli (1961)
    La ragazza sotto il lenzuolo (1961)
    Le ambiziose (1961)
    Bellezze sulla spiaggia (1961)
    Vacanze alla baia d'argento (1961)
    Pesci d'oro e bikini d'argento, regia di Carlo Veo (1961)
    Nerone '71 (1962)
    Canzoni a tempo di twist (1962)
    Il mio amico Benito (1962)
    Il tiranno di Siracusa (1962)
    I dongiovanni della Costa Azzurra (1962)
    Canzoni in... bikini (1963)
    La ragazza che sapeva troppo (1963) (non accreditato)
    Il giorno più corto (1963)
    Divorzio alla siciliana (1963)
    Follie d'estate (1963)
    Il treno del sabato (1964)
    Tre notti d'amore (1964)
    Cadavere a spasso (1965)
    Tre gendarmi a New York (1965) (non accreditato)
    L'uomo di Casablanca (1966)
    Caccia alla volpe (1966)
    Il Santo prende la mira (1966)
    Ric e Gian alla conquista del West (1967)
    Io non protesto, io amo (1967)
    Colpo di sole (1968)
    La ragazza con la pistola (1968)
    Una ragazza di Praga (1969)
    Mercanti di vergini (1969)
    Beato fra le donne (1970)
    I due maghi del pallone (1971)
    All'ovest di Sacramento (1971)
    Ma che musica maestro (1971)
    Violentata sulla sabbia (1971)
    Darsela a gambe (1971) (non accreditato)
    I due assi del guantone (1971)
    Anche se volessi lavorare, che faccio? (1972)
    Le notti peccaminose di Pietro l'Aretino (1972)
    La bella Antonia, prima Monica e poi Dimonia (1972)
    Il figlioccio del padrino (1973)
    I giochi proibiti dell'Aretino Pietro (1973)
    I sette magnifici cornuti (1974)
    4 marmittoni alle grandi manovre (1974)
    La commessa (1975)
    Il gatto mammone (1975)
    La sposina (1976)
    Taxi love servizio per signora (1975)
    Per amore di Poppea (1977)
    La vergine, il toro e il capricorno (1977)
    La soldatessa alla visita militare (1977)
    Quando c'era lui...caro lei! (1978)
    La soldatessa alle grandi manovre (1978)
    L'albero della maldicenza (1979)
    La liceale, il diavolo e l'acquasanta (1979)
    L'ombrello bulgaro (1980)
    Innamorato pazzo (1981)
    Pierino la Peste alla riscossa (1982)
    Vigili e vigilesse (1982)
    Biancaneve & Co. (1982)
    Grand Hotel Excelsior (1982)
    Attila flagello di Dio (1982)
    Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento (1983)
    Stesso mare stessa spiaggia (1983)
    Segni particolari: bellissimo (1983)
    Il turno (1984)
    I soliti ignoti vent'anni dopo (1985)
    Il ragazzo del Pony Express (1986)
    La tempesta (1988)
    Operazione pappagallo (1988)
    Diceria dell'untore (1990)
    Miele dolce amore (1994)
    L'amico di Wang (1997)
    I volontari (1998)
    Un giudice di rispetto (2000)
    Una milanese a Roma (2001)
    Ribelli per caso (2001)
    Leone e Giampiero (2006)
    E guardo il mondo da un oblò (2007)
    Chi nasce tondo (2008)
    Holy Money (2009)

    "Bad karma"

  3. #3
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    Predefinito Rif: I caratteristi del cinema comico italiano

    senza alcun dubbio prediligo Aldo Valletti, reso immortale da Pasolini in Salò



    canale youtube dedicato a Valletti YouTube - Il canale di Ciglio

  4. #4
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    Predefinito Rif: I caratteristi del cinema comico italiano


  5. #5
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    Predefinito Rif: I caratteristi del cinema comico italiano

    Citazione Originariamente Scritto da Sandinista Visualizza Messaggio
    Giusto, il mai troppo compianto:

    Mario Brega (Roma, 5 marzo 1923 – Roma, 23 luglio 1994)

    Formatosi nella scuola di Federico Fellini e di Sergio Leone, inizia la sua carriera con Dino Risi ne La marcia su Roma del 1962, in cui interpreta il ruolo del truce camerata Marcacci, detto il Mitraglia.

    Memorabili le sue interpretazioni sotto la regia prima di Sergio Leone (come El Niño in Per qualche dollaro in più) e poi, in ruoli comici, di Carlo Verdone, che lo conobbe a casa di Sergio Leone e gli propose di fare ritorno al cinema. Nei film di Verdone il suo innato e spontaneo umorismo romanesco ha regalato frasi che sono diventate celebri[1][2][3].

    Nel film Per un pugno di dollari (1964) di Sergio Leone e in Buffalo Bill, l'eroe del far west recita con lo pseudonimo di Richard Stuesant.

    Durante le riprese di Buffalo Bill, l'eroe del far west l'attore Gordon Scott si è scontrato più volte con Mario Brega che impersonava il cattivo trafficante d'armi Donaldson, ne scaturì addirittura una rissa davanti alla macchina da presa che finì con il ko dell'attore americano, il tutto è documentato da un video su Youtube in cui Brega racconta l'episodio.
    "Bad karma"

  6. #6
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    Predefinito Rif: I caratteristi del cinema comico italiano

    Ho dimenticato l'illustre filomografia di Mario Brega. Sinceramente relegarlo ai caratteristi, mi pare sminuente per una figura come la sua.

    La marcia su Roma of Dino Risi (1962)
    Diciottenni al sole (1962)
    I motorizzati (1962)
    La parmigiana (1962)
    I mostri (episodio La nobile arte) (1963)
    Le ore dell'amore (1963)
    Se permettete parliamo di donne (1963)
    Uno strano tipo (1964)
    Due mafiosi nel Far West (1964)
    Per un pugno di dollari by Sergio Leone (1964)
    Per qualche dollaro in più by Sergio Leone (1965)
    Il buono, il brutto, il cattivo by Sergio Leone (1966)
    Da uomo a uomo by Giulio Petroni (1967)
    Tenderly (1968)
    Il Grande Silenzio by Sergio Corbucci (1968)
    Il divorzio (1969)
    Death Knocks Twice (1969)
    La taglia è tua... l'uomo l'ammazzo io di Edoardo Mulargia (1970)
    Cose di Cosa Nostra (1971)
    New York Parigi per una Condanna a Morte (1972)
    Sotto a chi Tocca! (1972)
    Le mille e una notte e un’altra ancora… (1972)
    Decameron No. 2 - Le altre novelle del Boccaccio di Mino Guerrini (1972)
    Il mio nome è Nessuno (1973)
    Anche gli angeli tirano di destro (1974)
    Quant'è bella la Bernarda, tutta nera, tutta calda by Lucio Dandolo (1975)
    Basta con la guerra, facciamo l'amore (1975)
    Genio, due compari, un pollo, Un (1975)
    Due cuori, una cappella (1975)
    Simone e Matteo, un gioco da ragazzi di Giuliano Carnimeo (1975)
    Il gatto (1977)
    La banda del trucido (1977)
    I sette del gruppo selvaggio by Gianni Crea (1977)
    Il giocattolo (1979)
    Un sacco bello di Carlo Verdone (1980)
    Bianco, rosso e Verdone by Carlo Verdone (1981)
    Una vacanza del cactus (1981)
    Borotalco by Carlo Verdone (1982)
    Pierino la Peste alla riscossa (1982)
    Vacanze di Natale (1982)
    Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio (episodio Il mago) (1983)
    Amarsi un po' (1984)
    Sogni e bisogni (1984)
    C'era una volta in America by Sergio Leone (1984)
    Troppo forte di Carlo Verdone (1986)
    Asilo di polizia (1986)
    Montecarlo Gran Casinò (1986)
    Crack (1991)
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  7. #7
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    Predefinito Rif: I caratteristi del cinema comico italiano

    Citazione Originariamente Scritto da Rexal Visualizza Messaggio
    Giusto, il mai troppo compianto:

    Mario Brega (Roma, 5 marzo 1923 – Roma, 23 luglio 1994)
    Toh un incontro tra caratteristi (anche se effettivamente Brega non può essere considerato solo un caratterista):

    Mario Brega e Guido Nicheli


  8. #8
    .
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    Predefinito Rif: I caratteristi del cinema comico italiano

    Lucio Montanaro


  9. #9
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    Predefinito Re: I caratteristi del cinema comico italiano

    https://lindro.it/il-primato-della-t...di-amici-miei/

    Il primato della toscanità nel cinema: è di Monicelli e di ‘Amici miei’
    Socio Fondatore di AS - Alternativa Sociale

 

 

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