Originariamente Scritto da
Grifo
23 febbraio 2009....
L’ultimo bidone, in ordine di tempo e’ da soli 8 miliardi: è questa l’accusa mossa dalla Sec al numero uno di Stanford Financial Group, Robert Allen Stanford, e a due manager della società. La frode, secondo la Sec (Security and Exchange Commission, l’ente che controlla il mercato finanziario), riguarda uno schema di investimento sui certificati di deposito di oltre 8 miliardi di dollari (6,35 miliardi di euro), che era da tempo al centro di forti polemiche, per gli eccessivi ritorni che ”garantiva” agli investitori.
Le attivita’ di Stanford sono state temporaneamente congelate. Il magnate texano si trova al 205° posto nella classifica di Forbes dei più ricchi del mondo, con un patrimonio netto personale di 2,2 miliardi di dollari. La regina di Inghilterra lo hanno nominato “sir”. I giornali inglesi, sempre ligi amnche in questi momenti, si riferiscono a lui come sir Robert Allen.
Ora che il tappo è saltato, gli investigatori hanno scoperto, anche grazie a una causa intentata dalla sua compagna, madre dei suoi due figli, molti particolari interessanti sul suo tenore di vita: una flotta di aerei privati da 1oo milioni di dollari, una villa in Florida da 10, regali di natale da 75 mila dollari al colpo.
Le operazioni sugli strumenti messi sul mercato dalla Stanford International Bank sarebbero avvenute attraverso le divisioni di brokeraggio del gruppo con base a Houston. Quando si e’ accorto che gli inquirenti gli erano alle calcagna il miliardario texano e’ fuggito.
Ma l’Fbi ha fatto presto a trovare le sue tracce, e’ stato scovato e fermato dagli asgenti a Fredricksburg, in Virginia.
Stanford aveva fatto perdere le sue tracce da martedì 17 febbraio, quando è stato accusato dalla Sec di aver venduto certificati di deposito promettendo ai clienti guadagni iperbolici. In una e-mail ai suoi dipendenti Stanford aveva promesso di contribuire all’inchiesta della Sec e giurato di «combattere con tutte le sue forze per mantenere il nostro buon nome e salvare l’eredità che abbiamo costruito assieme». Anche i familiari affermavano di non avere più notizie del fuggiasco. «Ho parlato con lui una settimana fa, ma non posso credere che mio figlio abbia fatto ciò di cui è accusato, non posso credere che sia scappato» aveva dichiarato James Stanford, l’81enne padre di Allen.
Stanford è cittadino di Antigua e possiede due banche sull’isola, banche i cui sportelli hanno dovuto affrontare file di correntisti in preda al panico che volevano ritirare il loro denaro. Scene analoghe si sono verificate davanti alle filiali della Stanford Bank in Venezuela. Due giorni fa la Sec aveva accusato Stanford di aver venduto obbligazioni per 9,2 miliardi di dollari «promettendo tassi di interesse improbabilmente elevati».
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Stanford è finito in una prigione del Texas, dove sembra abbia incontrato alcuni ex clienti della sua banca.