Sì, perché la crescita da una parte si ridireziona, complice la tanto incensata mobilità dei fattori di produzione, dove il costo del lavoro è più basso o dove esistono agevolazioni di varia natura.
Inoltre la crescita di Spagna, Grecia ed Irlanda è stata costruita - ora lo sappiamo - su una politca del debito, che ha prodotto uno sviluppo veramente impetuoso, ma... non altrettanto solido, soprattutto perché presuppone un miglioramento congiunturale costante, e una permanenza della convenienza dei fattori della produzione (lavoro, soprattutto, ça va sans dir) in quelle medesime regioni.
Le regioni del meridione italiano e più o meno tutta la Francia (meno la regione di Parigi, che non è una regione produttiva in senso classico ma ricca grazie soprattutto ai redditi dei servizi pubblici e amministrativi) crescono più velocemente del centronord ma in modo assai più lento delle regioni spagnole per un motivo molto più semplice: sono regioni dove è conveniente investire quanto spararsi su un piede per la tutela del lavoro (ma situazioni alla Rosarno rimediano, verrebbe da dire) e non per la malavita, visto che in Francia son messi come al Sud.