Egregio Direttore,
più volte mi sono chiesto che tipo di immagine un "foresto" possa avere di noi veneti.
Grandi lavoratori, sicuramente, questa potrebbe essere la prima immagine che viene data di noi all'esterno. D'altronde è vero, alle chiacchiere preferiamo i fatti e la nostra gente da sempre dimostra di sapersi sacrificare, sudare e mettercela tutta, per vedere alla fine il risultato del proprio sforzo e della propria determinazione, nelle piccole come nelle grandi cose.
Veneti inventori: l'ingegno certo non ci manca, pensiamo alle invenzioni di Bepi (Giuseppe) Colombo scienziato alla Nasa per non parlare del celebre processore inventato dal veneto Federico Faggin. E come dimenticare le "galeazze", l'arma segreta che portò alla vittoria di Lepanto nel 1571, piuttosto che i brevetti, nati a Venezia?
E poi, veneti solidali: tutti sanno, o dovrebbero sapere, che il Veneto è ai primissimi posti nelle statistiche di solidarietà, donazione organi e sangue, associazioni di volontariato. Non è un caso che figuriamo come prima Regione per accoglienza verso gli extracomunitari.
E poi... Veneto = turismo: viviamo o no in uno dei più bei territori d'Europa, se non del mondo? Laghi, mare, montagne, pianure e colline fanno di noi la Regione prima per turismo nella penisola.
Ma ci sono anche i prodotti tipici e la cucina veneta e una Storia che conta più di 3.500 anni, a partire dalla civiltà dei veneti antichi.
Davanti a questo elenco, che sicuramente potrebbe arricchirsi di molte altre curiosità e caratteristiche tipiche della nostra gente, stupisce e rammarica leggere in questi giorni quanto riportato in un sussidiario scolastico edito dalla "Mondadori Education" di Milano. Alla pagina dedicata ai "Gerghi e Dialetti" (mamma mia, non facevano prima a chiamarle "Lingue locali"?), se per Piemonte viene associato il "grissino", al Trentino la "baita", alla Liguria il "pesto", al Veneto non hanno trovato niente di meglio che scrivere "imbranato"... Errore, ignoranza o semplicemente un atto di intolleranza? E' questa l'immagine che più ci rappresenta secondo il sussidiario della Mondadori? E' questo l'insegnamento che la scuola italiana vuol trasmettere alle nuove generazioni venete?
Ebbene, caro direttore, davanti a questi incivili e continui esempi di un'intolleranza non troppo velata - si ricorderà senz'altro l'immagine del veneto razzista che si vuol mostrare attraverso il nuovo film di Abatantuono "Cose dell'altro mondo" - credo sempre più nella necessità di inserire finalmente all'interno dei programmi scolastici della nostra Regione temi di cultura, storia e lingua veneta. Facciamo capire ai nostri ragazzi le nostre vere ricchezze culturali, il valore grande della nostra Storia, la bellezza e l'importanza della nostra lingua veneta. Davanti ad un sistema che umilia e sfrutta la nostra gente non ci resta che reagire e riprenderci in mano non solo la nostra identità, ma anche il nostro futuro.
Davide Guiotto
Presidente Ass.ne "Veneto Nostro - Raixe Venete"