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  1. #31
    Praticamente innocuo
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    Predefinito Rif: Roberto Saviano: RIFIUTI E VELENI

    RIASSUNTO
    Gli imprenditori napoletani in sinergia con i contadini napoletani e la camorra hanno messo su un sistema per scaricare i rifiuti industriali nei terreni agricoli di Napoli, e forti della loro organizzazione hanno proposto contratti iperconvenienti per lo smaltimento dei rifiuti agli imprenditori del nord che, essendo brutti e cattivi, hanno accettato.
    Adesso che i terreni agricoli di Napoli sono pieni di rifiuti tossici, si lamentano perchè in realtà Gli imprenditori napoletani in sinergia con i contadini napoletani e la camorra hanno messo su quel sistema perchè volevano che gli industriali del nord gli dicessero di no, che i loro rifiuti tossici non glie li davano.
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  2. #32
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    Predefinito Rif: Roberto Saviano: RIFIUTI E VELENI

    Citazione Originariamente Scritto da Marximiliano Visualizza Messaggio
    RIASSUNTO
    Gli imprenditori napoletani in sinergia con i contadini napoletani e la camorra hanno messo su un sistema per scaricare i rifiuti industriali nei terreni agricoli di Napoli, e forti della loro organizzazione hanno proposto contratti iperconvenienti per lo smaltimento dei rifiuti agli imprenditori del nord che, essendo brutti e cattivi, hanno accettato.
    Adesso che i terreni agricoli di Napoli sono pieni di rifiuti tossici, si lamentano perchè in realtà Gli imprenditori napoletani in sinergia con i contadini napoletani e la camorra hanno messo su quel sistema perchè volevano che gli industriali del nord gli dicessero di no, che i loro rifiuti tossici non glie li davano.
    adesso stafaboy, come minimo, ti reputa..... repapelle:
    Il politically correct è la distruzione del pensiero mediante la distruzione dei suoi archetipi.
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  3. #33
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    Predefinito Rif: Roberto Saviano: RIFIUTI E VELENI

    L'articolo di oggi da Repubblica:

    "Napoli pattumiera del nord la camorra guadagna 20 miliardi" - Repubblica.it




    "Napoli pattumiera del nord
    la camorra guadagna 20 miliardi"


    Berlusconi ha detto 7 volte che l'emergenza era finita. Ma la Campania è invasa dalle ecoballe. Ci vorranno 56 anni per smaltirle tutte. Problemi dal '94. Un'incapacità pagata 780 milioni l'anno, 8 miliardi in 10 anni di ROBERTO SAVIANO



    IL MONTE più alto d'Europa è il Monte Bianco: 4810 metri. Il più alto del mondo è l'Everest, con i suoi 8848 metri. Ma se noi immaginassimo una montagna fatta con i rifiuti illegali supererebbe la somma dei due: qualcuno ha calcolato che avrebbe una base di tre ettari e sarebbe alta più di 15mila metri. Quest'immensa mole è una preziosa fonte di reddito per la criminalità organizzata.

    Questo spiega perché in Campania la storia dell'immondizia lasciata a marcire per strada è, purtroppo, una storia infinita. Gli ispettori europei sono arrivati a Napoli e ci hanno detto quello che i napoletani sapevano già: e cioè che nulla è cambiato rispetto a due anni fa. In realtà è peggio. L'emergenza dura dal 1994. È moltissimo tempo. Vuol dire che un ragazzo che oggi ha 16 anni è cresciuto con l'idea che i sacchetti di plastica abbandonati sui marciapiedi sono la normalità, come lo è il caldo d'estate e il freddo d'inverno. I cassonetti regolarmente svuotati, invece, sono un'eccezione.

    In questa terra la raccolta differenziata è un sogno. Tranne che in piccole isole felici, non viene fatta mai. Quella non differenziata dovrebbe essere - per legge - al massimo il 35%. Qui arriviamo all'84%. E pensare che erano stati per primi i Borbone a lanciare la diversificazione dei rifiuti. Sembra incredibile, ma così recita un editto di Ferdinando II: "Gli abitanti devono tenere pulita la strada davanti alla casa usando l'avvertenza di
    ammonticchiarsi le immondezze al lato delle rispettive abitazioni e di separarne tutt'i frantumi di cristallo o di vetro che si troveranno riponendoli in un cumulo a parte".

    Quello che i Borbone sapevano, le giunte di centrosinistra e di centrodestra, i commissari straordinari, da Rastrelli, a Bassolino, da Bertolaso a De Gennaro, non hanno più saputo.
    Tutti hanno provato a risolvere il problema, ma nessuno ci è riuscito. A Napoli sembra impossibile ciò che riesce a Milano, Bologna e Genova perché la regione è prigioniera di un gigantesco circolo vizioso. Il ciclo è basato sull'occupazione del territorio: si mettono i rifiuti in una discarica, la discarica si riempie, viene chiusa o sequestrata per versamenti di materiali tossici, i camion si fermano, si cerca l'ennesima discarica, la popolazione protesta, la spazzatura resta a terra e spesso viene addirittura bruciata, con pericoli serissimi per la salute. I clan pagavano 50 euro per ogni cumulo di immondizia messo al rogo.

    Si è tentato di risolvere il problema con gli inceneritori, che dovrebbero per legge produrre energia, ma per funzionare al meglio devono essere alimentati da ecoballe che nascono dalla raccolta differenziata, in cui l'umido è eliminato. Non è così, naturalmente, e la Campania è invasa dalle ecoballe, che ne hanno addirittura modificato la geografia e che sono potenziali bombe ecologiche. Ci vorranno 56 anni per smaltirle tutte. Sempre che sia possibile.

    Tutta questa incapacità è costata ai cittadini 780 milioni di euro all'anno, in emolumenti, consulenze, affitti degli immobili: circa 8 miliardi di euro in 10 anni, quasi una finanziaria. Tutti hanno perso, ma qualcuno ha guadagnato, e parecchio. Nel 2009 le ecomafie hanno fatturato oltre 20 miliardi di euro: un quarto dell'intero fatturato della criminalità organizzata.

    Il grande business dei clan è quello dei rifiuti tossici: hanno trasformato la Campania nel secchio dell'immondizia delle imprese del Nord. (La monnezza di Napoli è la monnezza di tutta l'Italia. Ricordiamocelo, ogni volta che il Nord chiude le porte come se fosse un problema del Sud). Smaltire un rifiuto speciale costa moltissimo, fino a 62 centesimi al chilo, i clan sono capaci di offrire un prezzo di 9/10 centesimi. Un risparmio dell'80 per cento che mette a tacere la coscienza di tanti imprenditori. Il trucco è nella bolla di accompagnamento che viene falsificata, per cui il rifiuto come per magia non è più tossico, o nel miscelare i veleni ai rifiuti ordinari, in modo da diluirne la concentrazione tossica. Il meccanismo è talmente malato che a volte il composto viene trasformato in fertilizzante: così la malavita incassa i soldi due volte con lo stesso veleno.

    Decine di inchieste giudiziarie testimoniano l'avvelenamento delle terre del Sud. Ne elenco alcune: nel 2003 si scopre che ogni settimana 40 Tir ricolmi di rifiuti sversano cadmio, zinco, scarto di vernici, fanghi da depuratori, plastiche varie, arsenico e piombo nel napoletano e nel casertano; nel 2006 la Procura di Santa Maria Capua Vetere accerta che tra Villa Literno, Castelvolturno e San Tammaro, vengono scaricati i toner delle stampanti d'ufficio della Toscana e della Lombardia. Il terreno è pieno di cromo esavalente. L'inchiesta "Eldorado" del 2003 ferma un traffico illecito di rifiuti pericolosi, che da Sud sono spediti in Lombardia per essere "miscelati" con terre di spazzatura delle strade milanesi e altri materiali, per passare poi come rifiuti non pericolosi smaltiti in una discarica pugliese. La Procura di Napoli ordina nel 2007 il sequestro di 5 aziende del Nord per traffico illecito di residui di lavorazioni siderurgiche.

    Così il sottosuolo della bella, dolce, fertile Campania è diventato un fango nauseabondo e pericoloso: a Giugliano della Campania,, ci sono 590 mila tonnellate di fanghi e liquami contenenti amianto e tricloruro di etilene; a Pianura tra il 1988 e il 1991 sono stati sversati i seguenti rifiuti provenienti dall'Acna di Cengio: 1 miliardo e 300 milioni di metri cubi di fanghi; 300 mila metri cubi di sali sodici; 250 mila tonnellate di fanghi velenosi a base di cianuro; 3 milioni e mezzo di metri cubi di peci nocive contenti diossine, ammine, composti organici derivanti dall'ammoniaca e contenenti azoto; nelle campagne di Acerra tra il 1995-2004 sono stati nascosti 1 milione di tonnellate di fanghi industriali provenienti da Porto Marghera e 300 mila tonnellate di solventi clorurati.

    E questo solo per citare alcuni esempi. Non c'è da meravigliarsi se l'agricoltura è crollata a picco, se i frutti spuntano malati, se le terre diventano infertili. Soprattutto non c'è da meravigliarsi se aumentano malattie e tumori. È quello che succede, nel silenzio generale. Il cancro, in Campania, non è una sventura, una tragedia ineliminabile, ma il frutto di una scelta sciagurata dell'imprenditoria criminale.

    Le malattie legate alla presenza di rifiuti tossici sono una piaga silenziosa, difficile da monitorare ma assolutamente evidente. Una ricerca del 2008 dell'Istituto superiore di Sanità nelle province di Napoli e Caserta certifica un aumento della mortalità per tumore del polmone, fegato, stomaco, rene e vescica e di malformazioni congenite. Questi sono più numerosi vicino ai siti di smaltimento illegale. Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità parla di un aumento vertiginoso delle patologie di cancro in questa zona: la percentuale è più alta del 12% rispetto alla media nazionale.

    Ecco, questo è lo stato in cui 16 anni di impotenza dello Stato e di potere criminale hanno ridotto la Campania. Eppure la fine dell'emergenza è stata annunciata per ben sette volte dal nostro capo del governo: era già risolta nel luglio di due anni fa.

    Dopo decenni di crisi dei rifiuti, di napoletani identificati con la spazzatura, della perdita di ogni speranza di veder cambiare la propria città, mi viene in mente Eduardo che recitava: è cos 'e niente. Ci siamo abituati a dire sempre è cos 'e niente. Ci levano il diritto della vita, ci tolgono l'aria, e è cos 'e niente". Temo che a forza di sentircelo dire rischiamo di diventare anche noi cose 'e niente.

    Il testo è una sintesi del monologo trasmesso a "Vieni via con me"


    (23 novembre 2010)
    Ultima modifica di Napoli Capitale; 23-11-10 alle 11:12

  4. #34
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    Predefinito Rif: Roberto Saviano: RIFIUTI E VELENI

    Certo, sono delle vittime.
    Figliolo, lei è un asino...
    (D.Pastorelli, cit.)


  5. #35
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    Predefinito Rif: Roberto Saviano: RIFIUTI E VELENI

    Citazione Originariamente Scritto da benjamin_linus Visualizza Messaggio
    Certo, sono delle vittime.
    incredibile... anche repubblica riprende il delirio di saviano...

    ma io dico: non si rendono conto dei voti che ci stanno facendo prendere???

    comincio seriamente a pensare che siano sul libro paga della lega.....


    stamattina, mentre arrivavo in ufficio, ascoltavo radio number one.... che e' una rete locale qui del nord....

    al mattino ci sono 2 dj simpatici che giuro, non hanno mai, ripeto, mai parlato di politica.

    stamattina hanno parlato di saviano, e hanno fatto il seguente commento, tra le solite risate e stupidate : (il programma e' comico, non politico)

    "beh dai... alla fine saviano ha detto che napoli e' quella che e', per colpa nostra...."

    l'altro dj : "beh certo, non lo sapevi??? provenzano, e' nato a bollate, e riina, e' nato in val brembana..."

    risate di sottofondo... poi continuano per altri 2 minuti su questa linea.....


    questa e' mediamente la reazione che scatena saviano, santoro, repubblica....

    grazie signori!!! vi dobbiamo molto!!! :sofico:
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  6. #36
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    Predefinito Rif: Roberto Saviano: RIFIUTI E VELENI

    Lo dicevo io che Saviano vota lega nord
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  7. #37
    Super Troll
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    Predefinito Rif: Roberto Saviano: RIFIUTI E VELENI

    Forse per il fatto che mi sono alzato alle sei del mattino,

    probabilmente perchè ero comodamente sdraiato sul divano in salotto dove mi avevano spedito per non guardare Rai 3,

    certamente il caminetto acceso mi ha fatto effetto,

    ma vi confesso che non sono riuscito a reggere Saviano senza addormentarmi.

    Ammesso che abbia ragione su tutto, non so spiegarmi perchè SALERNO non è sommerso di immondizia come Napoli, a parità di camorra e di rifiuti inviati dal nord.

    Giunti a questo punto, per salvare Napoli serve la SECESSIONE da quel nord razzista, sfruttatore, approfittatore, inquinatore.


    SECESSIONE PER IL BENE DEL SUD!!!!!!
    Ultima modifica di ugolupo; 23-11-10 alle 12:07
    "... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"

    (G. D'Annunzio)

  8. #38
    Super Troll
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    Predefinito Rif: Roberto Saviano: RIFIUTI E VELENI

    Se le cifre di Rai Tre fossero veritiere, il "nostro" ha segnato un meno 20% di ascolti, essendo scivolato a 10 milioni di utenti duri e puri che amano farsi "tafazziare" lo scroto da uno "scrittore" che dice cose ovvie con un tono da Passio Chisti .

    Ha tentato di "strappare colpevolizzando il nord per la munnezza di Napoli, ma SALERNO con la sua raccolta differenziata è li a sbugiardarlo.


    Che vajassate!
    "... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"

    (G. D'Annunzio)

 

 
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