Follie nazionaliste: in Catalogna specialità
locali obbligatorie per legge nei menu
dal nostro corrispondente Josto Maffeo
MADRID (24 novembre) - Colazione per legge. Insolito, ma non troppo, accade in Catalogna a quattro giorni dalle elezioni che, secondo tutti i sondaggi, costituiranno una batosta per l’esecutivo presieduto dal socialista José Montilla e il ritorno al governo della Comunità autonoma spagnola dei liberal-democristiani di Convergencia i Uniò, la coalizione nazionalista dell’ex presidente Jordi Pujol.
La prima colazione dovrà essere a norma, almeno nei ristoranti degli hotel da quattro stelle in su. Vale a dire che nel menu dovranno comparire, ed essere offerte ai clienti, per legge, specialità catalane come il tipico Pa amb tomàquet, pane al pomodoro. Ma non solo. Il decreto, approvato in zona Cesarini dal governo catalano, dice a chiare lettere che per ottenere le quattro o le cinque stelle, il grande albergo deve offrire obbligatoriamente quelli che la Generalitat, il governo della Catalogna, definisce "prodotti di prossimità".
Tanto per intenderci, è come se il governatore del Lazio, Renata Polverini, imponesse le puntarelle o la coda alla vaccinara o il piemontese Roberto Cota rendesse obbligatoria la bagna cauda, magari precisando nel decreto che dev’essere preparata con aggiughe e senza panna. Queste caratteristiche prevarranno su altre considerazioni come il lusso, l’abitabilità ed i servizi offerti per avere diritto alle stelle delle alte categorie alberghiere.
Pare che per il momento la norma, un’imposizione, sia stata accolta bene dalle grandi catene alberghiere e dagli operatori del settore ricettivo. Ma c’è pure chi storce il naso e inserisce quest’ultimo passo, a colpi di decreto, nella ridda di discusse misure, con tanto di ricorsi alla Corte Costituzionale, quando sono stai imposti l’obbligo delle insegne e dei menu in lingua catalana negli esercizi pubblici ed altri requisiti dalle connotazioni fortemente nazionaliste e coercitive.
Tutti d’accordo, invece, sulla bontà e salubrità del tipico pane catalano al pomodoro, esponente di una nostra comune dieta mediterranea che proprio nei giorni scorsi ha avuto il prestigioso e impegnativo avallo dell’Unesco: patrimonio immateriale dell’umanità. Immateriale, mica tanto, ma in ogni caso, non stiamo a guardare per il sottile: buon appetito.
Follie nazionaliste: in Catalogna specialità locali obbligatorie per legge nei menu*-*Il Messaggero