"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Il paradosso della marina militare italiana (ma lo stesso accadeva nell'esercito) era che un piccolo reparto specializzato (come la Decima) da solo era molto piu combattivo e pericoloso per la marina inglese (contro la quale otteneva grossi successi) della flotta italiana che invece era stata facilmente battuta a Taranto
"Insomma se è in gamba, ti porta l'aereo così basso.. ehehehe...
Lei dovrebbe vederlo, è uno spettacolo: un gigante come il B-52.... BHOOAAAMMM!!!!.. con i gas di scarico t'arrostisce le oche vive!!"
Bhe le cause della disfatta di Taranto sono molteplici, tra le quali forse anche la posizione dello stesso porto in una posizione un po' troppo esposta. C'è anche da dire che all'epoca non si erano ancora ben comprese le potenzialità del connubio portaerei + aerosiluranti, e qua stette probabilmente la genialità degli inglesi di aver compreso prima di altri l'utilità di certe operazioni.
Sul resto della guerra nel mediterraneo le ragioni del fallimento furono tante: la mancanza di collaborazione tra marina e aeronautica, l'assenza di portaerei e di radar, la scarsità di carburanti, l'utilizzo di tattiche antiquate (basti pensare allo scriteriato uso dei sommergibili), ma soprattutto pesò tantissimo la totale mancanza di coraggio ed iniziativa degli ammiragli che procrastinarono sempre lo scontro definitivo con la flotta inglese, cosa che alla fine giovò esclusivamente agli inglesi.
A tal proposito,se non lo avete già fatto, vi consiglio di leggere questo libro (purtroppo il mio ha la copertina rovinata):
Come si può notarare dal titolo,narra le vicende della sommergibile Scirè,ovvero uno dei quattro trasportatori dei mezzi d'assalto della X Flottiglia MAS. Vengono quindi descritti gli attacchi contro Gibilterra,andato praticamente a vuoto, ed Alessandria d'Egitto,in cui vennero gravemente danneggiate le corazzate Valiant Queen Elizabeth e naviglio di tonnellaggio minore.
Sicuramente uno degli atti più coraggiosi mai compiuti dagli italiani.
Un pò come l'affondamento della corazzata austriaca Santo Stefano il 10 giugno (oggi festa della Marina Militare) del 1918.
L'audiacia è un sentimento che agli italiani non è mai mancato. I problemi di allora erano ben altri secondo me.
La Vita è troppo breve per non essere Italiani!
In realtà i nostri siluri erano tra i migliori al mondo. Pochi lo sanno ma a Fiume c'era una fabbrica che li costruiva. Ebbene, i tedeschi si rifornivano lì.
Lo Stato Maggiore della Regia Marina però, considerava inutile il siluro. Non dimentichiamo l'accesa "lotta" di prestigio tra Marina e Aeronautica.
Quando ci si rese conto che gli aerosiluranti potevano fare la differenza era troppo tardi.
La Vita è troppo breve per non essere Italiani!
a Taranto la flotta italiana non é stata sconfitta, é stata solo attaccata in rada da aereosiluranti nemici, ma mesi dopo alcune navi colpite erano di nuovo in linea.
Leggiti "La guerra navale nel Mediterraneo", vedrai che cazzate come quella che hai scritto attrribuendo valore solo alla Decima sono solo scemenze degne solo di una certa propaganda filo repubblichina e antipatriottica.
Ah...l'autore del libro non é monarchico, é a mio parere un opportunista del calibro di Arrigo Petacco, pertanto non lo cito certo perché mi sta simpatico, ma solo perché in questo volume é obbiettivo e riporta dati effettivi.
Ultima modifica di Gilbert; 06-01-11 alle 00:58
NOI SIAMO LA VERA ITALIA !
RICOSTRUIAMO LA NOSTRA PATRIA !