Originariamente Scritto da
Silvia
Ildegarda, che trovava sempre modo di aver ragione, riuscì a predire il giorno della propria morte: il 17 settembre 1179. Ed è questa la data in cui viene festeggiata come santa in tutto il mondo. Ma c'è un mistero che riguarda questa santità, perché, in effetti, non è mai stata riconosciuta ufficialmente. Il suo processo di canonizzazione, iniziato da Gregorio IX nel 1227 venne interrotto e mai più ripreso: si parla di documenti smarriti, ostacoli, impedimenti.
A tutt'oggi, la Chiesa sembra essersi dimenticata di canonizzarla. Il calendario ufficiale riporta un'altra Ildegarda, seconda moglie di Carlo Magno, ma si parla tranquillamente di una santa Hildegard von Bingen, nominata nel Martirologio romano di Baronio e nel calendario ecclesiastico (si ritiene quindi che il suo culto
ab immemorabili e l'inclusione nel Martirologio siano equivalenti a una vera e propria canonizzazione).
Nel suo saggio/biografia
Ildegarda badessa, visionaria, esorcista (Mondadori), Claudia Salvatori fa dire a Ildegarda, rivolta a Gilberto di Gembloux (il suo ultimo segretario che aveva provato a proclamarla santa scrivendo una
Vita sanctae Hildegardis, incompleta): «Non avere troppa fretta, il tuo potrebbe rivelarsi un lavoro privo di fondamento». Ildegarda ha profetizzato la crisi spirituale dei tempi a venire, la fine del Sacro Romano Impero, l'avvento dell'Anticristo con parole che fanno rabbrividire per la loro attinenza ai tempi moderni:
"Farà volare gli esseri umani, strapperà tutto il verde dalle foreste e la sua medicina sembrerà in grado di guarire ogni male". Non è impossibile che sapesse che non avrebbe mai avuto il suo rito di canonizzazione.