Orvieto, la Santa Sede gli nega il sacerdozio: diacono suicida - Il Messaggero
Orvieto, il diacono suicida:
“mi hanno negato il sacerdozio”
La spiegazione del gesto in una lettera: volevo diventare
sacerdote, solo così la mia vita avrebbe avuto uin senso
ORVIETO (1 dicembre) - Un giovane diacono, Luca Seidita, è stato trovato morto ieri sera ai piedi della rupe di Orvieto. L' ipotesi è quella del suicidio. Proprio oggi la diocesi orvietana aveva reso noto che la sua ordinazione sacerdotale era stata fermata «per diretto intervento della Santa Sede». Sulla morte del giovane sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri che mantengono il massimo riserbo sulla vicenda. Il diacono era tra l'altro segretario vescovile.
La vicenda relativa alla mancata ordinazione sacerdotale del diacono era stata oggetto ieri di un comunicato diffuso dalla diocesi. «Sua Eccellenza Mons.Giovanni Scanavino, vescovo di Orvieto-Todi - informa l'ufficio stampa della diocesi - ha comunicato che 'l'ordinazione sacerdotale del diacono Luca Seidita, prevista per il 7 dicembre prossimo, è stata sospesa e rimandata per diretto intervento della Santa Sede. Le ragioni saranno presto oggetto di chiarificazione e discernimento ecclesiale. Preghiamo perchè don Luca - conclude la nota - si possa presto riprendere da questa grande prova».
Ha spiegato di essersi suicidato per il diniego a diventare sacerdote il diacono Luca Seidita, trovato morto ieri sera ad Orvieto. Lo ha lasciato scritto lui stesso in una lettera lasciata nella sua camera presso la curia orvietana. A renderlo noto è stato il procuratore di Orvieto Francesco Novarese. La lettera è stata scritta al computer, ma secondo gli inquirenti non ci sono dubbi che l'autore sia stato il diacono. Nessuna incertezza - ha confermato il procuratore - anche sul fatto che Seidita si sia suicidato. «Volevo diventare sacerdote e tutta la mia vita è stata dedicata a questo, ma mi è stato negato», così il diacono ha sintetizzato il motivo che lo ha indotto a togliersi la vita.
TuttOrvieto - quotidiano di Orvieto
Luca Seidita veniva da Ficulle dove aveva aiutato l'ex parroco don Maurizio ed era stato chiamato al palazzo vescovile per svolgere le funzioni di segretario in attesa della tanto agognata ordinazione che il Vaticano aveva tuttavia bloccato per motivi che non sono stati ancora resi ufficialmente noti, ma che avevano dato da tempo adito ad alcune illazioni, sopratttuo considerando che la "carriera" dell'aspirante sacerdote avrebbe già subito degli ostacoli nel passato. A questo punto, è inevitabile una parola di chiarezza per fare luce su una tragedia che ha gettato nella più profonda costernazione il vescovo e tutto il clero orvietano.